
La Italian University Line (IUL) è un’università telematica riconosciuta dal MIUR e quindi sottoposta al controllo dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca.
La IUL è partecipata da INDIRE e da alcune università italiane: Catania, Chieti–UNIDAV, Firenze, Macerata, Milano-Bicocca, Palermo, Roma-LUMSA. Si prefigge di dare a docenti in servizio che non sono laureati e ad altri operatori impegnati nella scuola un titolo accademico nell’ambito della formazione continua.
Il modello formativo della IUL rappresenta un esperimento che è stato molto apprezzato dai suoi studenti. Vale la pena di estendere queste esperienze ad una popolazione più ampia.
La locandina che vedete è stata scritta dopo avere posto agli studenti una domanda di questo tipo: – Se l’esperienza in IUL ti è piaciuta cosa diresti ad un tuo collega per invogliarlo ad iscriversi?
Il testo che leggete sulla locandina è un remix di quelli inviati dagli studenti in risposta al sondaggio.
Confermo tutto quello che hanno scritto i miei “compagni di viaggio”, mi associo nei ringraziamenti e aggiungo che alla IUL, grazie ad insegnanti come Andreas, ho ritrovato la curiosità e la voglia di continuare ad imparare.
Andreas, la locandina è molto bella. Io sono veramente contenta di aver scoperto la IUL ed essermi laureta, certo il percorso non è tutto in discesa, ma le soddisfazioni ripagano di ogni sforzo.
Io ed altre colleghe “iulline” recentemente abbiamo partecipato a dei seminari tenuti da una prestigiosa università italiana, e ci siamo rese conto di come la nostra preparazione sia completa e ricca.
Certamente il merito è anche tuo, la tua modalità non usuale di fare lezione ci ha permesso di essere insegnanti migliori.
Monica
posso dire … mi piace … io sto concludendo il percorso della IUL a 55 anni… resettato la vita? un po’ sì perchè di certo mi ha ringiovanito molto e mi ha ridato la voglia di studiare (anche se non avevo mai smesso forse…)
Ceccayo scriveva che “la felicità non è un dono; è un compito! Bisogna studiare!” … è vero!
Luigi
Ah! Dimenticavo… che emozione riscrivere qui!………….. 🙂
Sì Claude, concordo, “resetta la tua vita” è un’espressione alquanto ambigua… (ho fatto pure rima!! 🙂 )
Comunque sia, penso che l’esperienza IUL abbia contribuito a cambiare (o forse a completare) tanti aspetti del nostro modo di pensare, elaborare e progettare (per chi mi leggerà e giustamente non mi conosce: sono un’ex studentessa IUL che da pochissimo ha terminato questo per-corso).
Vorrei aggiungere, però, che alla IUL ci si sente un po’ meno studenti e un po’ più prosumer. Ed è qui che sta la differenza.
E poi… la differenza la fanno anche i docenti e i tutor. Il primo della lista? Andreas, naturalmente! 🙂
Bello! Detto da una che ha partecipato a un tuo (per)corso IUL da cybercuriosa. Solo un dubbio su “Resetta la tua vita”: mi ricorda l’esclamazione incazzata di un co-partecipante ad un altro corso di formazione “Aiuto! mi vogliono resettare il cervello”. E anche Sleeper di Woodie Allen: vedi My Second Favorite Organ.
😀
l’ha detto uno studente… 🙂