Non c’è mutazione che non sia governabile. Abbandonare il paradigma dello scontro di civiltà e accettare l’idea di una mutazione in atto non significa che si debba prendere quel che accade così com’è, senza lasciarci l’orma del nostro passo. Quel che diventeremo continua ad esser figlio di ciò che vorremo diventare. Così diventa importante la cura quotidiana, l’attenzione, il vigilare. Tanto inutile e grottesco è il ristare impettito di tante muraglie avvitate su un confine che non esiste, quanto utile sarebbe piuttosto un intelligente navigare nella corrente, capace ancora di rotta, e di sapienza marinara. Non è il caso di andare giù come sacchi di patate. Navigare, sarebbe il compito. Detto in termini elementari, credo che si tratti di essere capaci di decidere cosa, del mondo vecchio, vogliamo portare fino al mondo nuovo. Cosa vogliamo che si mantenga intatto pur nell’incertezza di un viaggio oscuro. I legami che non vogliamo spezzare, le radici che non vogliamo perdere, le parole che vorremmo ancora sempre pronunciare, e le idee che non vogliamo smettere di pensare. È un lavoro raffinato. Una cura. Nella grande corrente, mettere in salvo ciò che ci è caro. È un gesto difficile perché non significa, mai, metterlo in salvo dalla mutazione, ma, sempre, nella mutazione. Perché ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
I barbari
Alessandro Baricco
-….non significa metterlo in salvo dalla mutazione, ma nella mutazione…..-Una frase che racchiude il senso del nostro esistere e crescere allo stesso tempo,perchè pur restando noi stessi attraverso il cambiamento possiamo migliorarci e migliorare il contesto in cui viviamo.
Grazie a “loptis” tutto è possibile.Fino a qualche tempo fa, non avrei immaginato di crescere e mutare nello spazio multimediale.
pronta per andare avanti, in un luogo dove esiste il rispetto delle differenze, dei tempi, dei dubbi; dove esiste l’entusiasmo di chi rimane sempre un poco bambino, e sa di potere credere nei miracoli, che poi sono proprio la capacità di mutare; dove esiste la virtù della calma, della pazienza, dell’avere lo sguardo ampio, lungo, riflessivo, unito alla tenacia del metodo e dell’impegno… dunque buon lavoro a tutti i compagni di viaggio, vecchi e appena arrivati… ciao
🙂
ciao Andreas, grazie per essere così paziente con tutti…
La vita ci chiede continuamente di mutare. Non ce lo impone ma ci invita a farlo, stuzzicando la nostra curiosità, l’elemento che ci può portare al di là del tempo e dello spazio così come li abbiamo già conosciuti, per riconsiderarli e reinventarli, guidati dal nostro bagaglio di esperienza.
#loptis è un’occasione per provarci ancora!
“…perche’ ridiventasse se stesso in un tempo nuovo…” Una frase che identifica il nostro vivere ed essere nella mutazione, rivedere e riuscire ad essere noi stessi in nuove situazioni, sicuramente difficile, ma in #loptis faremo anche questo!