Estraggo queste brevi note su MedWiki dal buco nero di Facebook – dove il tutto finisce con l’appiattirsi nel nulla – a beneficio degli studenti che ogni tanto vengono a chiedermi che fine abbia fatto quel servizio.
Ogni tanto qualche studente chiede di MedWiki, il servizio di condivisione delle risorse didattiche, ufficiali e non, gestito dagli studenti stessi. Non me lo chiedono in tanti ma qualcuno sì.
Medwiki nacque una decina di anni fa nell’ambito dell’insegnamento di informatica che ancora tengo (ma solo per un anno ancora).
Era un bel modo per rendere le persone consapevoli dei vantaggi che si potevano avere con l’impiego di software libero e con la collaborazione. Gli studenti imparavano qualcosa di informatica pratica e imparavano a collaborare.
Esistevano già dei servizi, realizzati da organizzazioni studentesche di vario orientamento politico. Facevano un buon lavoro perché erodevano il commercio di fotocopie esercitato da qualche astuto negoziante nei paraggi. Era tuttavia un peccato che si facessero concorrenza fra loro e anche che lavorassero solo sulla riproduzione cartacea dei materiali.
La cosa più bella fu riunire le forze di questi giovani che avevano idee diverse e convogliare le loro attività verso tecnologie al passo con i tempi. Ci vollero un certo numero di pizze. Ho un ricordo meraviglioso di quelle cene.
I ragazzi ci credevano. Allora utilizzai dei fondi di ricerca per acquistare uno scanner da ufficio e altro materiale per scansionare tutto il cartaceo esistente. Ci vollero alcuni anni ma con la collaborazione di molti si portò a termine il lavoro.
MedWiki era diventato popolarissimo ed ha finito con l’essere consultato anche da altre città ma, allo stesso tempo, in un contesto di sempre maggior solipsismo da parte delle nuove leve, e di sostanziale disinteresse delle istituzioni – a volte anche ostilità da parte di qualche collega – sono alla fine mancate le risorse per mantenerlo, sia umane che economiche.
Allo stesso tempo è comparso il fenomeno dell’auto-organizzazione in Facebook e Dropbox. Fenomeno di per sé positivo ma altro sarebbe stato collaborare con strumenti propri e non industriali.
Per alcuni anni ho continuato a esortare dall’interno del corso di informatica i ragazzi a partecipare, ma le adesioni sono crollate rapidamente. Un caro amico, allora venticiquenne, mi disse – Andreas, queste generazioni non sono più come la nostra – si riferiva a cinque anni prima.
Sicuramente la responsabilità è anche del sottoscritto, avendo sempre optato per una forma di gestione tutta giovanile – tant’è che non me ne sono mai avvalso per la mia produzione scientifica o di altro genere. Ho lasciato anche che la mia presenza sfumasse del tutto perché volevo che fosse una cosa tutta dei ragazzi, l’unico modo perché l’iniziativa mantenesse la freschezza e l’utilità che lo contraddistingueva. Forse anche per questo non è garbata a vari colleghi.
Ormai è andata così. È stata una bella avventura. In fin dei conti le cose più vere hanno una vita vera, quindi anche una fine.
Ora sto riflettendo, insieme all’amico che è il principale artefice tecnico di MedWiki, su come farlo rinascere in un’altra forma, forse più ampia. Chissà…