Un appello per la pace in Ucraina, riletto da M. Boldrin e C. De Blasi

Quello dell’invasione russa dell’Ucraina è un tema che mi coinvolge e mi atterrisce al punto di non riuscire a rielaborare adeguatamente la massa di informazioni che sto assorbendo. Chissà se un giorno riuscirò a spiegarmi, per ora mi nascondo dietro l’alibi del poco tempo disponibile. Tuttavia, malgrado la deriva del pensiero debole in atto — che non risparmia nemmeno diversi “intellettuali” — ci sono persone pensanti e intellettualmente oneste in grado di accedere a fonti adeguate che riescono ad esprimersi.

Propongo ad esempio questa rilettura di Boldrin e De Blasi del recente appello di un gruppo di intellettuali (appunto) per la pace in Ucraina o, sarebbe meglio dire, per la resa dell’Ucraina.

Un appello per la pace in Ucraina, riletto.

M. Boldrin e C. De Blasi — Liberi Oltre le Illusioni

https://www.liberioltreleillusioni.it/news/articolo/un-appello-per-la-pace-in-ucraina-riletto

Andrea e Cesvi accanto a chi fugge dalla guerra

Raccolta fondi creata da Andrea Ricci, ex studente dell’Università di Firenze, che con Cesvi – in coordinamento con la municipalità di Záhony e World Central Kitchen– sta organizzando il primo Entry Point Hub sul confine tra l’Ucraina e l’Ungheria, in prossimità della stazione ferroviaria, diventata ormai un punto critico di raccolta di persone in fuga dalla guerra:

Link alla raccolta fondi

Da ASGI: Criminalizzare la solidarietà significa tradire la Costituzione

Condivido il comunicato ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) sulla sentenza del Tribunale di Locri per i fatti legati alla gestione del sistema di accoglienza a Riace fino al 2017. Qui l’articolo originale e di seguito la trascrizione.


ASGI esprime sconcerto per la condanna e la palese sproporzione delle pene inflitte, il 30 settembre 2021, dal Tribunale di Locri nei confronti di vari imputati, tra i quali l’ex sindaco di Riace Domenico Lucano, per fatti legati alla gestione del sistema di accoglienza a Riace fino al 2017. 

Quella gestione del sistema di accoglienza è stata ritenuta criminale con condanne che non hanno riguardato solo Lucano ma molte persone che, insieme a lui, hanno per anni vissuto e lavorato ad un modello che ha suscitato l’interesse e l’ammirazione in tutto il mondo per le modalità di integrazione espresse.

Il Tribunale di Locri ha ritenuto che, nel dedicarsi all’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, si sia costituita una vera e propria associazione a delinquere per propri interessi personali, di fatto deviando risorse dal sistema legale pubblico per fini privati. Tuttavia, non un euro è stato effettivamente percepito dai condannati, molti dei quali vivono in condizioni di seria povertà e mai si sono arricchiti.

Non si conoscono le motivazioni delle pesanti condanne e dunque si avrà modo di analizzarle non appena saranno pubblicate. Anche prescindendo da qualunque considerazione sulla esemplarità delle pene, rimane comunque, oltre all’amarezza, la valutazione dell’oggettiva sproporzione tra la condanna inflittaa Lucano (13 anni e 2 mesi) e quelle, minori, comminate agli imputati di ben altri processi come il noto “Mafia Capitale” (i cui membri per anni hanno lucrato sull’accoglienza a Roma, con l’uso sistematico di minacce e violenza ) o il processo a carico di Traini (per il reato a Macerata di strage aggravata dall’odio razziale e porto abusivo d’arma).

La sentenza del Tribunale di Locri appare essere la criminalizzazione di un  modello di accoglienza non ghettizzante, di un esperimento che, per quanto non unico, ha voluto porsi esplicitamente come esempio di alterità e diversità. E ciò è avvenuto in un territorio estremamente problematico, dove sono ben radicate le organizzazioni malavitose e dove gran parte dell’economia è basata sullo sfruttamento intensivo della manodopera, soprattutto (ma non solo) straniera, in assenza di un effettivo intervento dello Stato.

Una terra difficile, rispetto alla quale il modello Riace è andato in direzione ostinata e contraria, cercando di modificarne i modelli culturali ed economici creandone uno che si è distinto da quello ordinario dell’accoglienza, i cui limiti strutturali sono noti da tempo. Pare assurdo che chi si è con generosità dedicato a questa esperienza di assistenza a migranti fuggiti dai loro Paesi a causa di gravi persecuzioni o conflitti, per tale meritevole attività si trovi a subire decenni di reclusione in ragione di presunte irregolarità contabili, che, se provate, avrebbero potuto essere sanzionate sotto il profilo amministrativo; mentre si è voluto trasporle sul ben diverso piano penale con reati ordinariamente addebitati in ben altri ambiti.

Punire in questo modo una gestione amministrativa lontana da ogni forma di arricchimento personale ed ispirata da encomiabili finalità di integrazione e di progresso sociali, significa creare uno iato tra giustizia e legalità, tradire quei valori profondi di umanità e di solidarietà che stanno a fondamento del nostro ordinamento costituzionale.

ASGI tuttavia è convinta nel ritenere che ciò non basterà per fermare la spinta critica e propositiva di quanto ha saputo insegnarci l’esperienza di quel piccolo borgo calabro.

Seminari su coding con LibreLogo per il mondo eTwinning

Due seminari, il 7 e il 16 di febbraio per diffondere la conoscenza di LibreLogo nel mondo di eTwinning, la community di scuole in Europa. Altri obiettivi dei seminari sono:

  • enfatizzare il ruolo del software libero nella scuola
  • recuperare integralmente il messaggio di Seymour Papert
  • mettere in luce le straordinarie potenzialità del coding testuale

Non per contrapporsi ai trend dominanti, che qualcosa di buono hanno certamente, ma per non rischiare di dimenticare idee importanti rimaste inespresse.

Quindi, in un certo senso, un passo indietro per costruire meglio il futuro. Le motivazioni che sono servite da preparazione per questi seminari sono brevemente esposte in A step back into the future.

 

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