L’appello degli studenti

Il seguito imprevisto del post precedente dove dicevo del commiato dagli studenti di Firenze:

Scienze della formazione, gli studenti si appellano alla rettrice: “Lasci a insegnare quel prof così speciale”

Te ne stavi tranquillo nel tuo buchetto a fabbricarti il balocco quando, dopo un certo tempo, zac! succede qualcosa che ti sbatte abbagliato sotto i riflettori. Farfugli, balbetti però sei innegabilmente contento.

Sì, sono contento di constatare che l’ascolto praticato in ogni possibile dettaglio, anche quando è il tuo turno di fare le domande — si può praticare l’ascolto anche nel fare una domanda — genera fiducia. E non c’è capitale più prezioso della fiducia del giovane che ti sta seguendo. Guai a tradirla, perché essa è fragile: basta una sola volta per distruggere tutto.

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