Si può fare un videogioco in LibreLogo?

Avrei risposto di no. Invece, Alessandro Russo, studente di Scienze della Formazione Primaria, ha dimostrato che si può fare.

Alessandro, a fronte di un’idoneità conquistabile con 3 CFU, ha inviato un codice LibreLogo di oltre 2800 istruzioni spalmate in 57 pagine. Trenta ore di lavoro, soprattutto notturno, dice lui.

Due brevi osservazioni, prima di descrivere il lavoro di Alessandro:

  1. Un caro collega mi disse: Ma come fai a scovare questi talenti fra gli studenti?
    La risposta è semplice: adoperando un metodo che consenta di lavorare sugli individui anche a fronte di masse di studenti.
  2. Alcuni dei compiti più clamorosi, come questo, li ho ricevuto da studenti che non ho mai visto ma che hanno seguito le risorse che ho predisposto per loro: testi, MOOC con video, domande per la verifica autonoma e forum. Dal mio punto di vista la dicotomia presenza-online è priva di senso.

Vediamo ora brevemente “Voltorb flip game”. La realizzazione di questo lavoro è un’esibizione di un talento non comune. Ho conosciuto altre tre persone del genere in vent’anni. Il caso più simile è stato quello di un dottorando in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento che intorno al 2014 stava facendo una tesi su un autore minore del Cinquecento — la tesi era che minore non lo fosse. Sembra tutto un altro caso, sennonché costui trovava anche il tempo di sviluppare un’intera piattaforma online per insegnare agli studenti in un corso di alfabetizzazione informatica che l’Ateneo gli aveva affidato, ma soprattutto lo faceva utilizzando esclusivamente il misero editore di testo “Blocco note” (Notepad) presente di default in Windows, grazie ad una profonda conoscenza degli strumenti di programmazione Web (HTML, CSS, Javascript ecc.) e ad una straordinaria capacità di organizzare il pensiero.

Alessandro dal canto suo ha usato LibreLogo che non è fatto per sviluppare videogiochi e presenta anzi pesanti limitazioni per questo genere di lavori. Ma è proprio qui che si vede il talento. Anche perché il programma non si limita al gioco in sé ma è dotato anche di un’articolata messaggistica, a partire dall’inizio: Vuoi giocare subito o vuoi leggere le informazioni sul gioco? Supponiamo di scegliere questa opzione, appaiono altre possibilità:

Voltorb flip fu introdotto fra i giochi Pokémon nel 2009. Si tratta di un gioco di logica che premia chi formula strategie migliori. In sintesi si tratta di scoprire delle carte disposte in una griglia 5×5. Chi scopre un Voltorb perde. I 2 e i 3 scoperti accumulano punti, l’1 no. Ogni livello richiede di accumulare punti crescenti. Io, nel tempo che mi sono concesso, ho superato solo il primo livello sui dieci necessari per vincere. A fianco delle righe e in fondo alle colonne appaiono suggerimenti che possono servire a migliorare la strategia. Qui per esempio è andata subito male:

Riprovo, chissà…

E così via.

Non so nemmeno io quanto Alessandro sia andato oltre al minimo che ritengo di dover pretendere nella conoscenza di Logo. Ci sono altri fattori di cui tener conto nella valutazione di questi elaborati, attinenti soprattutto alla riflessione su come utilizzare queste competenze con i bambini in classe ma certamente, da un punto di vista strettamente tecnico, questo è l’elaborato più sorprendente che abbia ricevuto fino ad ora.


Chi vuole provare il gioco può scaricare da questo link il file ODT, da aprire in LibreLogo. Tenere presente che occorre avere pazienza perché ci vuole un po’ di tempo a far apparire le grafiche mentre si gioca: LibreLogo è messo a dura prova…