Presentazione de “I granci della marana” a San Polo in Chianti il 6 aprile scorso

È raro che promuova eventi — non esattamente la mia passione — ma questa era un’occasione particolare. Non me la voglio dimenticare.

Elio Di Michele, curatore de “I granci della marana” mostra il dattiloscritto ricevuto dalla famiglia di Irene Bernasconi, durante la presentazione del libro avvenuta il 6 aprile scorso presso la Biblioteca San Polo in Chianti in collaborazione con l’Associazione Montessori Chianti.

Una rara ora astrale

Per il tran-tran quotidiano uso un orologio con le lancette di marca Chronos, che serve per arrivare puntuale agli appuntamenti. Ma per le cose importanti ne uso un altro, completamente diverso, di marca Kairos. Il primo si trova in tutti i negozi mentre il secondo è difficile da reperire e, soprattutto, ci vuole tempo per imparare ad usarlo. La migliore descrizione che ho trovato è quella di Mastro Hora:

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I granci della marana — Irene Bernasconi e la Casa dei Bambini di Palidoro

Irene Bernasconi, insegnante montessoriana nell’Agro Romano del 1915, Maria Montessori, l’Unione Femminile Nazionale, il Comitato per le Scuole dei Contadini, la Società Umanitaria di Milano, le Case dei Bambini, la diffusione delle Case dei Bambini nel mondo,

Ho letto un libro bellissimo. L’ho scoperto grazie a un servizio di Wikiradio, su Radio Rai 3. Lo consiglio a chiunque si occupi di scuola, specialmente agli studenti di Scienze della Formazione Primaria.

Irene Bernasconi, insegnante svizzera (Chiasso) di 29 anni, dopo avere ottenuto l’abilitazione al metodo montessoriano presso la Società Umanitaria di Milano, nel 1915 si reca a Palidoro, nell’Agro Romano. Scrive il 6 dicembre:

Avevo scelto di fare scuola in un posto dove non voleva andare nessuno, fra gente primitiva, bisognosa di affetto; fra bambini anche sporchi, scalzi, stracciati: Bambini vicini alla terra. In questo posto perduto nel fondo di qualche valle poco conosciuta o in un luogo abbandonato nelle desolate lande della Maremma… e Palidoro è, al dire dei ciociari, la ” Maremmaccia”. Era il posto che faceva per me , quello che andavo cercando … Mi dissi fortunata di averlo trovato e decisi di restare.

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