Ricapitoliamo la situazione dei voti di informatica per gli studenti di medicina.
Sarebbe privo di senso eseguire un esame convenzionale in un corso strutturato in modo così diverso; equivarrebbe a tradirne clamorosamente i principi fondamentali. Rimando alle note sul come e sul perché per chi non ne fosse a conoscenza e ne volesse sapere di più.
L’importanza e la delicatezza della fase di valutazione hanno imposto un certo tempo per creare un meccanismo, certamente migliorabile ma almeno in armonia con le idee fondanti di tutto il metodo.
Per produrre questi voti ho stabilito due principi.
- Il principio della minima qualità garantita: si può aspirare ad avere una valutazione soltanto oltre un minimo livello di attività.
- Il voto è una quantità che misura l’attività totale svolta da ciascun studente. La valutazione dipende quindi dal tempo. Se lo studente lavora questa migliora con il tempo.
In pratica uno studente può decidere di tradurre la propria valutazione in voto verbalizzato purché questa sia oltre il livello minimo richiesto.
Spiego ora come ho costruito le valutazioni in questo corso.
La quantità minima di lavoro consiste in
- iscriversi inserendo i dati richiesti all’interno di un’appropriata pagina wiki; chi non si iscrive così non esiste nel corso
- aprire un blog
- utilizzare un aggregatore di feed RSS ed utilizzarlo per seguire, almeno, il blog (questo medesimo) del docente, il forum ed i blog di un certo numero di compagni di corso
- scrivere un testo sintetico su argomento informatico sotto forma di post sul proprio blog
- eseguire una ricerca bibliografica su PubMed
Chi esegue decorosamente queste attività ha diritto ad un punteggio minimo corrispondente al grado E della scala ECTS (successivamente in questo post riporto dei riferimenti al sistema ECTS) e a 24/30 nel nostro sistema usuale. Fino a quando uno studente non ha completato queste attività il suo lavoro rimane connotato con il grado F: lavoro non ancora sufficiente.
La quantificazione viene poi cumulata assegnando punteggi ad una serie di attività e ad alcuni elementi obiettivi che elenco qui di seguito:
- Qualità del blog. Contano gli elementi inseriti, la qualità grafica in funzione della chiarezza del messaggio, l’atmosfera suggerita; vanno bene anche blog tematici, la profondità dei messaggi, lo spessore dell’argomento di fondo influiscono sulla valutazione.
- Numero dei post.
- Numero dei commenti ricevuti.
- Rapporto fra numero di post e numero di commenti. È un indice del grado di comunicazione dello studente con i compagni della blogoclasse.
- Attività spontanee. Qualsiasi iniziativa volta alla cooperazione e alla condivisione viene valutata: segnalazione di testi utili per lo studio, informazioni pertinenti, risorse Internet, diffusione di dispense o altro materiale didattico, consigli informatici ecc.
- Testo breve di argomento informatico (obbligatorio).
- Iscrizione al sistema di social bookmarking del.icio.us. Si valuta la continuità di impiego nel tempo, il numero di bookmarks memorizzati, la dimensione e la ricchezza della nuvola di tag.
- Esecuzione di una ricerca bibliografica in PubMed (obbligatorio).
- Iscrizione al sistema di messaggistica Twitter. Si valuta la continuità di impego nel tempo, il numero di messaggi, la quantità di persone seguite.
- Commento sul tema del valore del contesto.
- Commento sul seminario I Care.
- Inserimento del proprio luogo di abitazione o altro luogo caro in una mappa condivisa.
- Commento sul seminario I have a Dream.
- Commento sul corso. Si valuta la profondità del commento, indipendentemente dal giudizio.
Per la valutazione dei singoli punti, ove pertinente, ho adottato una scala di cinque gradi ma con parsimonia: la maggior parte dei contributi ricevono 3 altrimenti, se leggendo sfugge un’esclamazione tipo “Però …” 4, un pensiero che genera stupore 5, se leggendo sfugge un’esclamazione tipo “Certo non ti sei sforzato …” 2, se è un lavoro appena accennato 1.
L’intento di questa architettura è quello di utilizzare tutte le occasioni possibili di valutazione oggettiva senza rinunciare alle valutazioni di elementi importanti che non possono che essere soggettive.
Mediante un’adeguato peso attribuito ai vari elementi si giunge ad un indice numerico che viene normalizzato e discretizzato nella gradazione ECTS E, D, C, B, A. Mi piace questo sistema perché è centrato sul concetto di valutazione relativa all’interno della classe. Con l’esperienza mi sono infatti persuaso che le valutazioni assolute sono semplicemente prive di significato. Non è un caso che aziende di ogni tipo siano sempre più disinteressate ai voti conseguiti dai candidati nel corso dei loro studi ma tornerò su questo argomento in altre occasioni.
Dalla guida ECTS (pdf) traggo la seguente descrizione sintetica
Il sistema di gradazione ECTS cerca di tenere conto della percentuale di studenti dai risultati positivi che dovrebbero ottenere il voto
- A 10% ECCELLENTE: risultato notevole, con insufficienze secondarie.
- B 25% MOLTO BUONO: superiore alla media, con alcune insufficienze.
- C 30% BENE: lavoro generalmente buono, con diverse insufficienze considerevoli.
- D 25% SODDISFACENTE: lavoro discreto, ma con lacune di rilievo.
- E 10% PASSABILE: il risultato soddisfa i criteri minimi.
- FX — INSUFFICIENTE: per la concessione del credito occorre del lavoro supplementare.
- F — INSUFFICIENTE: è necessario occorre considerevole lavoro supplementare.
In questo insegnamento di informatica di base per i corsi di laurea della facoltà di medicina procedo quindi utilizzando la seguente associazione:
- A: 30L
- B: 30
- C: 28
- D: 26
- E: 24
Il voto E corrisponde quindi alla minima qualità garantita. Chi fa meno è nella situazione F e deve ancora lavorare.
Nel grafico qui accanto confronto la distribuzione di voti ECTS dei 210 studenti di cui ho valutato il lavoro (e che qui chiamo sperimentale) con la distribuzione normale immaginata dal sistema ECTS. Ha senso fare due osservazioni:
- la distribuzione sperimentale sembra essere fisiologica in quanto si accorda ragionevolmente con quella normale.
- la distribuzione sperimentale è asimmetrica rispetto a quella normale a favore di una moderata prevalenza dei voti alti.
Penso che la spiegazione risieda nel fatto che con la metodologia applicata in questo corso gli studenti sono indotti a lavorare migliorando la loro posizione, consci del meccanismo di accumulazione del voto finale ma anche grazie all’atmosfera di emulazione, collaborazione positiva e autogratificazione indotta nella blogoclasse.
😀 Rido perché già sento gli studenti: “Ma insomma questi voti!?”
Eccoli ma, ripeto, in questo corso un voto diventa definitivo solo quando lo studente lo decide. Quella che pubblico è quindi la situazione fotografata oggi. Chi non è elencato è classificato con F. Non vuol dire essere somaro bensì vuol dire non avere ancora iniziato a lavorare ho avere lavorato ancora poco per questa materia. Similmente dicasi per coloro che si ritrovano in E. Possono aggiungere lavoro per migliorare.
La lista seguente è con nomi e cognomi in barba alle norme di privacy, lo so. Ho fatto tanti sondaggi, l’ultimo un minisondaggio oggi in Twitter, in passato e la stragrande maggioranza degli studenti sono disinteressati ad essere protetti in questo senso e preferiscono trovare alla svelta il loro voto. Mi risulta anche che siano molto più interessati ad una migliore organizzazione dell’università e dei corsi, alla puntualità di noi docenti e soprattutto alla qualità di ciò che noi offriamo loro.
Sarò naturalmente attentissimo ad eventuali pareri contrari e qualora essi mi giungano ne terrò sicuramente di conto in futuro.
Sì ora basta, ecco la lista dei voti.
Per venire a verbalizzare in aula informatica al cubo:
lunedì 14
mercoledì 23
mercoledì 30
sempre dalle 10 alle 15.
È facile capire se sono in aula per verbalizzare: se c’è musica allora si può …