Voti sessione estiva 2008 medicina

Ricapitoliamo la situazione dei voti di informatica per gli studenti di medicina.

Sarebbe privo di senso eseguire un esame convenzionale in un corso strutturato in modo così diverso; equivarrebbe a tradirne clamorosamente i principi fondamentali. Rimando alle note sul come e sul perché per chi non ne fosse a conoscenza e ne volesse sapere di più.

L’importanza e la delicatezza della fase di valutazione hanno imposto un certo tempo per creare un meccanismo, certamente migliorabile ma almeno in armonia con le idee fondanti di tutto il metodo.

Per produrre questi voti ho stabilito due principi.

  1. Il principio della minima qualità garantita: si può aspirare ad avere una valutazione soltanto oltre un minimo livello di attività.
  2. Il voto è una quantità che misura l’attività totale svolta da ciascun studente. La valutazione dipende quindi dal tempo. Se lo studente lavora questa migliora con il tempo.

In pratica uno studente può decidere di tradurre la propria valutazione in voto verbalizzato purché questa sia oltre il livello minimo richiesto.

Spiego ora come ho costruito le valutazioni in questo corso.

La quantità minima di lavoro consiste in

  1. iscriversi inserendo i dati richiesti all’interno di un’appropriata pagina wiki; chi non si iscrive così non esiste nel corso
  2. aprire un blog
  3. utilizzare un aggregatore di feed RSS ed utilizzarlo per seguire, almeno, il blog (questo medesimo) del docente, il forum ed i blog di un certo numero di compagni di corso
  4. scrivere un testo sintetico su argomento informatico sotto forma di post sul proprio blog
  5. eseguire una ricerca bibliografica su PubMed

Chi esegue decorosamente queste attività ha diritto ad un punteggio minimo corrispondente al grado E della scala ECTS (successivamente in questo post riporto dei riferimenti al sistema ECTS) e a 24/30 nel nostro sistema usuale. Fino a quando uno studente non ha completato queste attività il suo lavoro rimane connotato con il grado F: lavoro non ancora sufficiente.

La quantificazione viene poi cumulata assegnando punteggi ad una serie di attività e ad alcuni elementi obiettivi che elenco qui di seguito:

  1. Qualità del blog. Contano gli elementi inseriti, la qualità grafica in funzione della chiarezza del messaggio, l’atmosfera suggerita; vanno bene anche blog tematici, la profondità dei messaggi, lo spessore dell’argomento di fondo influiscono sulla valutazione.
  2. Numero dei post.
  3. Numero dei commenti ricevuti.
  4. Rapporto fra numero di post e numero di commenti. È un indice del grado di comunicazione dello studente con i compagni della blogoclasse.
  5. Attività spontanee. Qualsiasi iniziativa volta alla cooperazione e alla condivisione viene valutata: segnalazione di testi utili per lo studio, informazioni pertinenti, risorse Internet, diffusione di dispense o altro materiale didattico, consigli informatici ecc.
  6. Testo breve di argomento informatico (obbligatorio).
  7. Iscrizione al sistema di social bookmarking del.icio.us. Si valuta la continuità di impiego nel tempo, il numero di bookmarks memorizzati, la dimensione e la ricchezza della nuvola di tag.
  8. Esecuzione di una ricerca bibliografica in PubMed (obbligatorio).
  9. Iscrizione al sistema di messaggistica Twitter. Si valuta la continuità di impego nel tempo, il numero di messaggi, la quantità di persone seguite.
  10. Commento sul tema del valore del contesto.
  11. Commento sul seminario I Care.
  12. Inserimento del proprio luogo di abitazione o altro luogo caro in una mappa condivisa.
  13. Commento sul seminario I have a Dream.
  14. Commento sul corso. Si valuta la profondità del commento, indipendentemente dal giudizio.

Per la valutazione dei singoli punti, ove pertinente, ho adottato una scala di cinque gradi ma con parsimonia: la maggior parte dei contributi ricevono 3 altrimenti, se leggendo sfugge un’esclamazione tipo “Però …4, un pensiero che genera stupore 5, se leggendo sfugge un’esclamazione tipo “Certo non ti sei sforzato …2, se è un lavoro appena accennato 1.

L’intento di questa architettura è quello di utilizzare tutte le occasioni possibili di valutazione oggettiva senza rinunciare alle valutazioni di elementi importanti che non possono che essere soggettive.

Mediante un’adeguato peso attribuito ai vari elementi si giunge ad un indice numerico che viene normalizzato e discretizzato nella gradazione ECTS E, D, C, B, A. Mi piace questo sistema perché è centrato sul concetto di valutazione relativa all’interno della classe. Con l’esperienza mi sono infatti persuaso che le valutazioni assolute sono semplicemente prive di significato. Non è un caso che aziende di ogni tipo siano sempre più disinteressate ai voti conseguiti dai candidati nel corso dei loro studi ma tornerò su questo argomento in altre occasioni.

Dalla guida ECTS (pdf) traggo la seguente descrizione sintetica

Il sistema di gradazione ECTS cerca di tenere conto della percentuale di studenti dai risultati positivi che dovrebbero ottenere il voto

  • A 10% ECCELLENTE: risultato notevole, con insufficienze secondarie.
  • B 25% MOLTO BUONO: superiore alla media, con alcune insufficienze.
  • C 30% BENE: lavoro generalmente buono, con diverse insufficienze considerevoli.
  • D 25% SODDISFACENTE: lavoro discreto, ma con lacune di rilievo.
  • E 10% PASSABILE: il risultato soddisfa i criteri minimi.
  • FX — INSUFFICIENTE: per la concessione del credito occorre del lavoro supplementare.
  • F — INSUFFICIENTE: è necessario occorre considerevole lavoro supplementare.

In questo insegnamento di informatica di base per i corsi di laurea della facoltà di medicina procedo quindi utilizzando la seguente associazione:

  • A: 30L
  • B: 30
  • C: 28
  • D: 26
  • E: 24

Il voto E corrisponde quindi alla minima qualità garantita. Chi fa meno è nella situazione F e deve ancora lavorare.

Distribuzione dei votiNel grafico qui accanto confronto la distribuzione di voti ECTS dei 210 studenti di cui ho valutato il lavoro (e che qui chiamo sperimentale) con la distribuzione normale immaginata dal sistema ECTS. Ha senso fare due osservazioni:

  1. la distribuzione sperimentale sembra essere fisiologica in quanto si accorda ragionevolmente con quella normale.
  2. la distribuzione sperimentale è asimmetrica rispetto a quella normale a favore di una moderata prevalenza dei voti alti.

Penso che la spiegazione risieda nel fatto che con la metodologia applicata in questo corso gli studenti sono indotti a lavorare migliorando la loro posizione, consci del meccanismo di accumulazione del voto finale ma anche grazie all’atmosfera di emulazione, collaborazione positiva e autogratificazione indotta nella blogoclasse.

😀 Rido perché già sento gli studenti: “Ma insomma questi voti!?”

Eccoli ma, ripeto, in questo corso un voto diventa definitivo solo quando lo studente lo decide. Quella che pubblico è quindi la situazione fotografata oggi. Chi non è elencato è classificato con F. Non vuol dire essere somaro bensì vuol dire non avere ancora iniziato a lavorare ho avere lavorato ancora poco per questa materia. Similmente dicasi per coloro che si ritrovano in E. Possono aggiungere lavoro per migliorare.

La lista seguente è con nomi e cognomi in barba alle norme di privacy, lo so. Ho fatto tanti sondaggi, l’ultimo un minisondaggio oggi in Twitter, in passato e la stragrande maggioranza degli studenti sono disinteressati ad essere protetti in questo senso e preferiscono trovare alla svelta il loro voto. Mi risulta anche che siano molto più interessati ad una migliore organizzazione dell’università e dei corsi, alla puntualità di noi docenti e soprattutto alla qualità di ciò che noi offriamo loro.

Sarò naturalmente attentissimo ad eventuali pareri contrari e qualora essi mi giungano ne terrò sicuramente di conto in futuro.

Sì ora basta, ecco la lista dei voti.

Per venire a verbalizzare in aula informatica al cubo:

lunedì 14
mercoledì 23
mercoledì 30

sempre dalle 10 alle 15.

È facile capire se sono in aula per verbalizzare: se c’è musica allora si può …

Per dire che …

Cercando di riemergere da sotto una montagna di blog telegraficamente vorrei dire che

  1. Appunto, per la cronaca, ho sistemato infermieri di San Giovanni, Borgo San Lorenzo e Firenze (a parte recuperi di pecorelle smarrite varie), tentato di riallacciare i contatti con management dello sport, stasera attacco gli odontoiatri e successivamente i medici.
  2. Ho finito Diario di scuola di Daniel Pennac. Incredibilmente affine il suo pensiero al mio. Lui maestro, io allievo seppur goffo, questo sento. Incredibilmente affine, come nell’episodio che ho commentato ad un post di Sara, Sara che forse trova una strada … Così affine che ho dovuto sorseggiarlo, una paginetta al giorno, forse meno … e ringrazio Maria Grazia che mi disse del libro …
  3. E devo ringraziare, per ora di corsa, tutti voi studenti che avete contribuito a dare concretezza a quelle che sono solo delle idee che svanirebbero come bolle di sapone se non vi foste voi a dar loro sostanza. Forse svaniranno lo stesso nel frastuono della cruda realtà o forse no, chissà ..

Post di servizio …

… che sparirà quando non servirà più.

Ho promesso di essere tutti i mercoledì dalle 11 alle 15 in aula informatica al Cubo per qualsiasi problema inerente agli esami di tutti i tipi e per tutti i corsi di laurea, anche per la loro esecuzione, insomma un appello settimanale.

Cerco di esere preciso (difficilissimo per me) perché mercoledì scorso ho fatto confusione.

Eccezioni:

Mercoledì 11: alle 9 ho un appello di esami per infermieristica a San Giovanni. Ho chiesto di organizzare le cose in modo da rientrare più velocemente possibile a Careggi. Non è detto tuttavia che ce la faccia proprio proprio per le 11. Chiederò a qualche ragazzo del gruppo MedWiki di aprirmi l’aula prima, se può, visto che l’università non riesce a trovare le risorse per questo servizio …

Mercoledì 18: dalle 13 alle15 perché prima l’aula è occupata.

Come procedo per dare i voti nella blogoclasse

Dare i voti è un momento doloroso. Una cosa difficilissima nel fare la quale si rischiano enormi grossolanità. Per certi versi si sta rivelando anche una cosa piuttosto inutile visto che molte aziende danno sempre meno importanza ai voti conseguiti negli studi a favore della reale capacità di risolvere problemi. Inutile lamentarsi comunque, questi voti ora li devo pur tirare fuori.

Il metodo di questo corso è completamente diverso quindi anche l’attribuzione dei voti deve essere conformemente rivisitata. Nel corso abbiamo abbandonato il concetto del tempo di preparazione fisso a favore della minima qualità garantita. In pratica vuole dire che uno studente che non ha fatto un numero minimo e prestabilito di attività, il voto non lo prende. Lo prenderà quando le avrà fatte, non importa quando. Se invece ha fatto il minimo numero di cose richieste allora prende un voto minimo discreto: tendenzialmente 24/30. Il minimo di attività sufficiente lo stabilisco io: il minimo per uno studente che sta imparando l’italiano o che ha palesi difficoltà di altro tipo, indipendenti dalla propria volontà di apprendere, è diverso dal minimo di uno studente che ha il computer in camera da quando era piccolo.

I voti non li penso in trentesimi bensì nel sistema ECTS: European Credit Transfer and Accumulation System. Non sono un fan del sistema dei crediti perché è fondato sul tempo di lavoro anziché sulle cose realmente accadute nella testa degli studenti; un’approssimazione imbarazzante da quanto è grezza. Trovo invece condivisibile il concetto di gradazione pensato per poter confrontare risultati conseguiti in scuole e paesi diversi. Per essere chiari, la mia posizione è la seguente: se proprio dobbiamo dare questi numeri allora cerchiamo di fare meno danni che sia possibile. In tale luce mi piace il sistema ECTS.

Traggo dalla guida ECTS (pdf) che consiglio di leggere ai patiti della docimologia …

Il sistema di gradazione ECTS cerca di tenere conto della percentuale di studenti dai risultati positivi che dovrebbero ottenere il voto

  • A 10% ECCELLENTE: risultato notevole, con insufficienze secondarie.
  • B 25% MOLTO BUONO: superiore alla media, con alcune insufficienze.
  • C 30% BENE: lavoro generalmente buono, con diverse insufficienze considerevoli.
  • D 25% SODDISFACENTE: lavoro discreto, ma con lacune di rilievo.
  • E 10% PASSABILE: il risultato soddisfa i criteri minimi.
  • FX — INSUFFICIENTE: per la concessione del credito occorre del lavoro supplementare.
  • F — INSUFFICIENTE: è necessario occorre considerevole lavoro supplementare.

In questo insegnamento di informatica di base per i corsi di laurea della facoltà di medicina procedo quindi utilizzando la seguente associazione:

  • A: 30L
  • B: 30
  • C: 28
  • D: 26
  • E: 24

Il voto E corrisponde quindi alla minima qualità garantita. Chi fa meno è nella situazione F e deve ancora lavorare.

Voti … parto cesareo … nuovi appelli

Voti

Qualcuno dirà:

“Oh quanto gli ci vole a partorire un votino per il corsetto di informatica?”

“Parecchio” rispondo …

Intendiamoci, se fosse per uno solo mi ci vorrebbe un quarto d’ora a rileggere il blog e dare un’occhiata alle varie attività, in media.

Invece siete 380, medicina, odontoiatria e infermieri suddivisi in tre sedi. Supponiamo che ne voglia rivedere 20 o 30: 15 minuti per 20 o 30 fa 5 o 7.5 ore.

Perché li voglio rivedere tutti? E’ vero, molti li conosco bene. Il fatto è che non ho mai dato voti su un insieme di attività così inedite e articolate ed è necessario “tarare” il sistema. Vale a dire che per ogni classe, devo vedere tutti i risultati insieme e solo dopo posso attribuire i fatidici voti a numeri che hanno solo significato relativo.

Non potevo avvantaggiarmi più di tanto perché molti di voi sono arrivati in ritardo, del resto sono stato proprio io a dirvi che il fattore tempo non conta in questo corso. E’ chiaro che questa elasticità, che è un vero e proprio lusso che ci siamo concessi, qualche prezzo lo può comportare.

Il vantaggio è che c’è la qualità minima garantita, quindi niente stress per favore.

Oggi ho finito i risultati di infermieristica di Borgo San Lorenzo e di San Giovanni. Domani inizio quelli di infermieristica di Firenze e poi quelli di odontoiatria ed infine medicina. Ho scelto l’ordine in base alla vitalità residua dei corsi: faccio dopo i corsi che sono ancora attivi, come dire che do il tempo di arrivare a chi si è attardato o vuole fare di più.

Comunicherò i risultati classe per classe, appena le avrò terminate, nel corso di giugno.

Appelli

Per coloro che vogliono ancora dare l’esame tradizionale con quiz, ricerca bibliografica e tema (questi ultimi due solo per medicina e odontoiatria) ho istituito l’appello settimanale:

tutti mercoledì chiunque può fare l’esame fra le 11 e le 15; unica eccezione è mercoledì 18 giugno dove l’aula è libera dalle 13 in poi per via di un altro corso.

Tempi esponenziali …

Giovedì scorso mi è capitato di fare un intervento al Convegno “Abc sociale.it” che ha avuto luogo a Bologna in occasione di Exposanità.

In questi anni evito per quanto possibile convegni e congressi di ogni genere ma qui sono andato volentieri. Il convegno era organizzato dalla Fondazione Santa Clelia Barbieri di Vidiciatico, un piccolo villaggio sull’appennino bolognese. La fondazione ha un presidente, Don Giacomo Stagni, e un direttore, Fabio Cavicchi, che con la loro opera nella gestione della Casa di riposo per anziani di Vidiciatico mostrano concretamente come umanità e conti economici possano andare d’accordo.

Il convegno era volto alla presentazione del progetto “ABC SOCIALE.IT – LA RETE DEL SOCIALE” con il quale si intende promuovere la condivisione di risorse ed esperienze in ambito sociale e sanitario.

Riporto qui il mio intervento; si riallaccia a molte delle cose su cui abbiamo riflettuto insieme quest’anno.

L’introduzione di Don Giacomo Stagni e di Fabio Cavicchi il quale ha svolto anche le funzioni di moderatore e di relatore finale …


Dove, partendo dalla constatazione che stiamo vivendo in tempi esponenziali, si riconosce che la complessità e la formazione rappresentano due fondamentali problemi da risolvere e si discute la crisi della progettualità


Dove ci si accorge che è comparso un nuovo fortissimo attore, un gigante il quale può aiutarci in questi difficili frangenti, a patto che si impari a dialogarci … la massa … e si scopre che le regole per trattare con la massa sono quelle nuove della wikinomics


Dove si descrive un’esperienza di formazione pensata per tempi esponenziali e come questa esperienza si riconduca ai principi della wikinomics …