Giovedì scorso mi è capitato di fare un intervento al Convegno “Abc sociale.it” che ha avuto luogo a Bologna in occasione di Exposanità.
In questi anni evito per quanto possibile convegni e congressi di ogni genere ma qui sono andato volentieri. Il convegno era organizzato dalla Fondazione Santa Clelia Barbieri di Vidiciatico, un piccolo villaggio sull’appennino bolognese. La fondazione ha un presidente, Don Giacomo Stagni, e un direttore, Fabio Cavicchi, che con la loro opera nella gestione della Casa di riposo per anziani di Vidiciatico mostrano concretamente come umanità e conti economici possano andare d’accordo.
Il convegno era volto alla presentazione del progetto “ABC SOCIALE.IT – LA RETE DEL SOCIALE” con il quale si intende promuovere la condivisione di risorse ed esperienze in ambito sociale e sanitario.
Riporto qui il mio intervento; si riallaccia a molte delle cose su cui abbiamo riflettuto insieme quest’anno.
L’introduzione di Don Giacomo Stagni e di Fabio Cavicchi il quale ha svolto anche le funzioni di moderatore e di relatore finale …
Dove, partendo dalla constatazione che stiamo vivendo in tempi esponenziali, si riconosce che la complessità e la formazione rappresentano due fondamentali problemi da risolvere e si discute la crisi della progettualità …
Dove ci si accorge che è comparso un nuovo fortissimo attore, un gigante il quale può aiutarci in questi difficili frangenti, a patto che si impari a dialogarci … la massa … e si scopre che le regole per trattare con la massa sono quelle nuove della wikinomics …
Dove si descrive un’esperienza di formazione pensata per tempi esponenziali e come questa esperienza si riconduca ai principi della wikinomics …
Condividere per crescere assieme.
Grazie e ancora grazie a chi si sveglia la mattina e ha voglia di cambiare il mondo in meglio!
ma scavando si trovano docenti con l’anima … non capisco … se ne stanno però nascosti, quasi intimoriti di dire quello che pensano … che si viva in una specie di regime?
come dice Tina Turner:
you’re simply the best!
Se solo 1:1000 dei docenti universitari fosse così…..