La storia che ho raccontato all’eBookFest


La settimana scorsa sono andato a Fosdinovo, all’eBookFest. Dovevo dire qualcosa intorno alla Folksonomy, sull’onda di un post di qualche tempo fa dove avevo sostenuto che l’intuizione cruciale degli autori di Google è stata riconoscere che in Internet non è necessario piazzare per forza tutto sugli scaffali prima ma è invece sufficiente lasciare crescere le connessioni da sole ed utilizzarle dopo che queste sono spontaneamente emerse. Insomma, in Internet non c’è bisogno di scaffali.

Ci ho pensato ed ho concluso che non è che gli scaffali siano proprio spariti …
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Risposta ad una studentessa che teme di essersi smarrita

Dove si approfitta della lettera ad una studentessa che teme di essersi smarrita per insistere sulla natura di Internet oggi e sul ruolo del disordine.

zollePrima di continuare il discorso iniziato a proposito di Far del mondo la classe e di aggiungere qualche considerazione al margine della Cronaca di un guasto al computer, ripropongo questa lettera ad una studentessa che teme di essersi smarrita, pubblicata la prima volta in questo blog il 9 ottobre scorso.

La ripropongo, citando qui solo i passi essenziali della lettera che mi aveva scritto la studentessa Elisa e che mi aveva indotto a rispondere in questo modo. Il testo integrale della lettera di Elisa si trova nel post originale.

Replico questo post perché si inserisce bene sia nelle considerazioni intorno al disordine che in quelle relative ad una visione allargata della rete ed anche perché in questa stagione c’è sempre qualche studente che vaga sperso nella blogoclasse che che assomiglia un po’ ad una piazza dove c’è stata una festa ma che è ormai deserta (chi ha visto Basilicata coast to coast può pensar a quella piazza lì, alla fine del film).
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