Mese: Maggio 2008
Evviva la blogoclasse trasparente …
Senza la blogoclasse trasparente sarebbe impossibile ricevere messaggi del genere …
Salve, sono una 24enne studentessa di medicina al quinto anno alla “Sapienza” di Roma. Volevo parlarvi della mia piccola, ma entusiasmente esperienza.
Faccio parte di un gruppo di ragazzi – futuri medici che ha partecipato ad un workshop di clownterapia organizzato appositamente per noi grazie all’intervento del S.I.S.M., che opera all’interno della facoltà, in collaborazione con i volontari dell’Antas! Il mio gruppo si chiama “medici in prima risata” e siamo tutti studenti che non sono morti sui libri:), ma che cercano, nonostante la mancanza di tempo e di incoraggiamento da parte dell’ambiente, di focalizzare la propria attenzione sul paziente!
La mia avventura continua con la frequentazione di laboratori che mi permetteranno di formare il mio personaggio clown e di perfezionare le tecniche di giocoleria e improvissazione teatrale.
Voglio consigliare un’esperienza del genere a tutti gli studenti di medicina che baccagliano in questo blog, è una cosa meravigliosa, vi ridà l’entusiasmo, vi fa sentire leggeri e liberi da imposizioni e fardelli, che in reparto opprimono la libera iniziativa e vi rendono omologati!
Il primo anno il mio prof. di fisica ci aveva detto che saremmo diventati macchine da esami…e forse è vero, un pò lo sono! Permettetemi, però di essere una macchina da esami con un pò di brio, con un sorriso sulla faccia e un naso rosso…Complimenti per il blog, ho sempre vissuto la mia facoltà come un peso e con un eccessivo senso del dovere, ma questo blog dimostra che anche noi futuri camici bianchi possiamo prendere le cose con una leggerezza che fa invidia ad un bambinetto!ahah
Per qualsiasi curiosità sul corso che seguo, mi potete disturbare, io a mia volta vi posso mettere in contatto con gli organizzatori.
Saluto a tutti
Commenti sul corso
Ho riunito i commenti sul corso che alcuni degli studenti hanno scritto sui loro blog al margine del questionario.
Questi commenti sono molto utili, grazie.
Ancora sul rapporto fra paziente e medico
Cari studenti vi segnalo una riflessione di Fabio Foti sui temi che abbiamo avuto occasione di approfondire nei seminari I Care e I have a Dream.
Replica seminario hacker
Oggi alle 12 in aula informatica si replica il seminario
COS’È VERAMENTE UN HACKER?
per chi non c’era venerdì scorso
Sull’idea di uno di voi per l’ADE open source
L’ADE prevede che si cerchino, si segnalino e si commentino delle risorse aperte di interesse medico. Qualcuno mi chiese se si possono proporre anche idee: certamente!
Ebbene, ecco cosa ha scritto Andrea:
… vado a enunciarle l’idea che mi è venuta.
Parto dicendo che sinceramente non so se esista già una cosa simile. Se esistesse di già, mi sarei appassionato per nulla alla sola idea di poter realizzare qualcosa di rivoluzionario. Ciò mi farebbe sentire un inetto visionario e utopico, e il giorno dopo mi sarei dimenticato di tutto 🙂 Ma bando alle ciance. L’idea è saltata fuori nel mentre della sua ADE: l’esempio dell’impresa mineraria risollevata dalla collaborazione spontanea e gratuita di esperti dopo la messa online dei possedimenti mi ha lasciato a bocca aperta. Eppure succede così: internet è come un mondo parallelo dove le cose, che dovrebbero accadere nella realtà, accadono eccome proprio in questa realtà virtuale! La gente si mobilità, collabora, è più unita che nel vero mondo, crea comunità come MySpace, Wikipedia, SecondLife, YouTube, PER NON PARLARE DI LINUX: Forse il più grande progetto di collaborazione dell’umanità!! Un progetto nato dal nulla, così per caso, che sta spodestando un azienda come la microsoft: TUTTO CIO’ E’ GENIALE. Tutto nato dall’affluenza di più persone, riunite sotto un unico interesse (o più di uno). La mia idea era appunto quella di creare un qualcosa che “sfruttasse” questo fenomeno di aggregazione che solo su internet sembra verificarsi. Allora perchè non dare la possibilità di riunire tutte le persone? perchè non dare la possibilità alle IDEE di convergere in un unico punto, dar loro la chance di cooperare all’invenzione, creazione, scoperta di qualcosa di nuovo e innovativo? Parlo di far cooperare per inventare nuove cose, brevetti, parlo di trovare soluzioni a problemi di ogni giorno, o semplificare cose che ci appaiono difficili non operando in quel determinato campo, con un richiedente e i vari esperti che intervengono in aiuto. Parlo di associazioni spontanee di persone che si vogliono aiutare per la realizzazioni di progetti, di qualunque natura (anche soprattutto scientifica, per esempio, nel nostro campo) senza il bisogno di intermediari, se non la piattaforma di cui sto parlando. Parlo anche di richieste di intervento per problemi, con vari pensatori che si ingegnano per la risoluzione al suddetto, per la creazione per esempio di programmi, sempre in ambito opensource (per l’amor di dio ci mancherebbe che non fosse così..) per migliorare ogni tipo di attività. Mi riaggancio all’esempio della medicina: già sono presenti software opensource che intervengono in aiuto al medico, più affidabili nel calcolo matematica di risultati clinici rispetto ai programmi (A PAGAMENTO) distribuiti dalle case farmaceutiche (figli di …). Perchè non dare la possibilità a menti geniali di questo tipo di riunirsi sotto un unico tetto per migliorare tutto questo schifume? Internet non ha vincoli. Quello a cui pensavo era la creazione di una piattaforma che avesse lo scopo appunto di riunire le persone nell’avanzamento, forse esagero, dell’umanità: uno ha un’idea che da solo non potrebbe realizzare, gli altri lo aiutano al fine di concludere il progetto. Qualunque! avevo pensato questa piattaforma anche come un ritrovo per disquisire sui i più disparati argomenti se uno vuole! Deve essere un centro di riunione di IDEE che possono sfociare in qualcosa di concreto, o rimanere semplicemente a svolazzare per il sito. Il fine ultimo sarebbe quello di rendere la popolazione di internet tutt’una, unita e agente insieme. Come diceva la famosissima pubblicità dei gelati: two is megl che one (2 è meglio di 1). E’ questo il concetto base. Ieri sera ero estasiato al pensiero di poter realizzare un progetto di questo calibro.. il punto è che non so se esista già una cosa simile, e se, prima di tutto, sia possibile realizzarlo. Personalmente nn so fare nulla, non so programmare, nè creare siti.. sono abbastanza incompetente in questo campo. Ma la mia immaginazione sa ancora galoppare, ho un monte di idee in testa, ma purtroppo mal sfruttate. Speravo che questa potesse essere una valida idea rivoluzionaria, ma per ora è solo un idea piuttosto fumosa.. sarebbe da organizzare meglio tutto, da decidere, da sistemare, ma ora come ora mi limito a buttare giù l’idea. Se, nel caso, ritenesse la mia idea valida, più che valida magari, allora punterei su questo progetto. Nel caso mi desse parere negativa, è più che probabile che lascerei perdere tutto.. ritengo la sua opinione di grosso valore, sicuramente se ne intende più lei di me su come gira internet e sulle effettive possibilità di successo per una cosa grande come questa.. non mi faccio illusioni, ma ammetto che mi piace fantasticare di tanto in tanto. Che ne pensa? se la cosa la interessa potremmo parlarne anche a voce, perchè sicuramente via email mi sono limitato nello spiegarle l’interezza della mia idea …
Non è facile rispondere ad una lettera del genere.
Rispondo mediante la discussione in un post perché questo può fornire vari spunti ai cercatori dell’ADE; e poi Andrea ha posto la sua domanda in modo stimolante.
Allora, se dovessi risponderti in un twit direi:
hai scoperto Internet!
(22 caratteri)
Penso che sia la risposta tecnicamente più corretta alla tua domanda e allora diresti:
Se esistesse di già, mi sarei appassionato per nulla alla sola idea di poter realizzare qualcosa di rivoluzionario. Ciò mi farebbe sentire un inetto visionario e utopico, e il giorno dopo mi sarei dimenticato di tutto
No, no perché quello che conta è la passione generata da un’idea. Poi viene la fase dell’adattamento alla realtà ma si tratta solo di adattare l’idea alla realtà quale essa si rivela essere. Nessun grande pensatore del passato ha visto attagliarsi una sua idea alla realtà al primo colpo.
Internet è fatta di tutto questo. Penso che sia naturale desiderare un ambiente ben delimitato che faccia tutto, la chiamerei una vera e propria tentazione che viene spontanea agli umani. Questo, se vogliamo, è l’aspetto meno convicente della tua proposta: hai immaginato così tante cose che solo Internet intera può contenere.
Quello della complessità è un problema cogente dell’attuale sistema economico-tecnologico. Nelle riviste a indirizzo economico si parla da anni di una vera e propria crisi della progettualità e in maggior misura proprio nel settore della IT (Information Technology) che sembra essere ed è uno dei più trainanti nell’economia internazionale. La quota di insuccessi riscontrata nei progetti software delle più grandi aziende di IT del mondo si attesta intorno al 60%.
D’altro canto, se andiamo a vedere i fenomeni di social networking che hanno avuto così tanto successo, arrivando a coinvolgere sino a centinaia di milioni di persone, si scopre che quasi sempre sono di una semplicità sorprendente: sono eccellenti nel fare una sola cosa molto precisa. Vedi twitter o delicious per esempio.
Come vedi, questi pochi presupposti ci dicono come la tua visione sia troppo ampia per poter essere ragionevolmente inglobata in un unico ambiente. Lasciamo quindi ad Internet questo ruolo.
Faccio un paio di esempi di quello che potremmo cercare in Internet tentando di trovare una risposta alle tue domande.
Alcune grandi aziende stanno già utilizzando dei sistemi WEB per chi ha soluzioni in cerca di problemi o, viceversa, per chi ha problemi ini cerca di soluzioni. Un esempio del primo tipo è yet2.com, un ambiente Web nel quale le aziende possono offrire le tecnologie in loro possesso che altre aziende potrebbero trovare utili per risolvere problemi anche molto diversi; invece l’ambiente InnoCentive è un esempio del secondo tipo poiché consente alle aziende di offrire dei problemi ad eventuali solutori in giro per Internet. Potrebbe valere la pena di esplorare questi ambienti per capire meglio in cosa consistono. Io ho letto alcune storie a rguardo nel libro Wikinomics ma forse voi trovate altro.
Quando parli di un centro di diffusione di idee vengono in mente veramente tanti ambienti ma forse quello più pertinente è TakingITGlobal:
TakingITGlobal.org é una comunità online che connette giovani che cercano ispirazioni, informazioni, che vogliono essere coinvolti e prendere parte ad azioni locali e della comunità globale. É attualmente la più popolare comunità online di giovani che vogliono fare la differenza, con centinaia di migliaia di visitatori ogni mese.
Anche qui potrebbe valere la pena che qualcuno lo esplorasse per poi discuterne insieme.
Un’ultima cosa …
Personalmente nn so fare nulla, non so programmare, nè creare siti.. sono abbastanza incompetente in questo campo.
Questo è un punto importante da chiarire. La caratteristica fondamentale del WEB 2.0 che giustifica l’esplosione di tanti fenomeni di social networking è quella di consentire a chiunque di esprimersi e prendere parte a delle attività senza possedere praticamente alcuna competenza informatica. Una circostanza che nel giro di pochissimi anni, possiamo dire approssimativamente dal 2000, ha liberato una enorme quantità di immaginazione.
ADE sul software open source in medicina
Potranno capitare dei post, come uno precedente e questo medesimo, dedicati all’ADE sul software open source in medicina.
Due parole quindi su cosa sono le ADE.
Nella facoltà di medicina di Firenze le ADE (Attività Didattiche Elettive) designano attività diverse che gli studenti possono seguire ottenendo un certo numero di crediti. Dovrebbero arricchire il monotono panorama dei corsi rigidamente strutturati in lezioni frontali, nel tentativo di affrontare qualche aspetto più pratico e di incontrare qualche occasione di provare a fare e non solo e sempre studiare. Ogni ADE conferisce un numero di crediti compreso fra 0.5 ed 1.5 ed il totale dei crediti accumulabili si aggira intorno a 15.
L’ADE sul software open source in medicina era nata cinque anni fa con l’intento di far conoscere le alternative al software commerciale, con qualche riferimento alle applicazioni di interesse medico.
Anche se per quest’anno ho conservato il titolo dell’ADE, nel corso del presente semestre allargheremo la visione al concetto di Open Educational Resources, cioè ad ogni tipo di contenuto, strumento o metodo di interesse didattico che sia liberamente disponibile e fruibile in rete. Il software open source è un sottonsieme di tali risorse.
Stiamo quindi ampliando molto il panorama dell’ADE sul fronte dei contenuti ma questo non è il solo cambiamento che sto cercando di introdurre. Ve n’è anche uno metodologico del quale scriverò un po’ più in qua. Per ora mi limito a dire che quest’anno l’attività richiede l’impiego di due strumenti di social networking: twitter ed una pagina wiki.
Twitter serve per la comunicazione fra i partecipanti. In particolare, tutte le comunicazioni pertinenti all’ADE devono essere indirizzate ad un utente twitter fittizio, medunifi, che grazie ad un meccanismo creato da GroupTweet, consente di distribuire tutti messaggi inviati a medunifi a tutti i membri, quello che si chiama un broadcasting di un’informazione.
L’attività principale prevista (per ora …) consiste nella ricerca di una qualsiasi risorsa libera di interesse didattico e, tendenzialmente ma non necessariamente, di interesse medico. I link trovati, brevi commenti, difficoltà e idee devono essere condivisi in twitter.
Tuttavia, per ogni risorsa trovata, i partecipanti devono capire più che sia possibile in cosa consiste, cosa ci si può fare, provarla se la sua natura lo consente, descriverne pregi e difetti. Ogni studente deve poi scrivere una sintetica ma non banale recensione su di una pagina wiki.
Gli altri studenti possono, anzi è auspicabile, che vadano a vedere le risorse trovate dagli altri e possono intervenire sulle recensioni con le loro opinioni.
Riassumendo per i partecipanti
- completate il vostro account inserendo le vostre informazioni e un’immagine
- cercate risorse OER; chi si sente a corto di idee può trovare ispirazione nelle ricerche degli altri o nei suggerimenti che mi capita di disseminare, uno l’ho già lasciato in twitter ieri (lunedì 12) …
- commentate con messaggi in twitter ciò che trovate, cosa vi succede, eventuali idee, scrivete i messaggi nel formato
D medunifi il vostro messaggio - esaminate le risorse, provatele se possibile e poi scrivete una recensione nella pagina wiki, a titolo di esempio leggete quella di giuli120888
- non esitate ad integrare le recensioni degli altri, mai alterando il testo scritto da altri ma aggiungendo in coda le proprie considerazioni.
Compito 9
Ecco il compito 9!
È un compito diverso da tutti gli altri perché non influenza in alcun modo il vostro voto finale. Forse dovremmo chiamarlo più propriamente una richiesta di collaborazione.
Quello che vi chiedo infatti è di spendere alcuni minuti per esprimere le vostre opinioni e le vostre critiche sul corso che avete frequentato. Le opinioni positive fanno piacere ma le critiche fanno crescere di più. Non abbiate quindi timore di esprimere opinioni negative o di dare suggerimenti.
I vostri pensieri sono molto importanti per migliorare il corso e per discutere in futuro di questo nuovo metodo con altri insegnanti.
Vi chiedo due tipi di contributi.
- Vi ho inviato per email il link ad un questionario che vi chiedo di compilare.
- Se volete esprimere i vostri pensieri in modo più libero, in aggiunta al questionario, potete scrivere anche un post nel vostro blog; se non avete un blog potete scrivere un commento a questo post. Terrò conto anche di questi eventuali scritti nel tirare le somme sul corso.
Una nota tecnica sul questionario.
Il metodo stesso che stiamo usando per gestire questo sondaggio è un esperimento. Il modulo del quale vi ho inviato il link è associato ad un foglio di lavoro (come quelli di excel) Google Docs. Quest’ultimo consente infatti di riempire un foglio di lavoro mediante la definizione di un modulo. Google Docs costruisce il foglio ponendo nelle celle della prima riga le varie domande. Successivamente si può inviare per email il link del modulo. Quando una persona risponde alle domande del modulo, Google Docs provvede a porre le risposte in una riga successiva del foglio di lavoro. In questo modo ogni riga contiente tutte le risposte di una persona e ogni colonna contiene le risposte di tutte e le persone ad una domanda. Questo dovrebbe facilitare molto l’elaborazione dei dati del sondaggio.
Per mettere a punto il questonario mi sono avvalso dell’aiuto di Emanuela Zibordi che ha già fatto delle esperienze con questo strumento e dei consigli di Maria Grazia Fiore. Ringrazio entrambe.
Ora speriamo che funzioni 😀
Twitter per l’ADE sul software open source
Ricapitoliamo le cose da fare.
- Farsi un account in Twitter se non l’avete già. Ricordarsi di aggiornare i propri dati in Settings-Account e Settings-Picture, selezionando il fuso orario corretto, scrivendo l’eventuale indirizzo del proprio blog o sito (tipo MySpace o altro) se ne avete uno, caricando un’immagine che vi rappresenti.
- Mediante la funzione search (in alto accanto alla scritta twitter) cercare iamarf (il sottoscritto) e cliccare su follow, fare lo stesso con medunifi (l’account che realizza il gruppo). Se dice di non trovare questi nomi (a volte può succedere) andate direttamente su http://twitter.com/iamarf e http://twitter.com/medunifi, poi cliccate su follow.
- Cercate amici da seguire e accettate gli amici che vi cercano. Potete frugare fra i miei: a partire da
in giù sono tutti studenti.
- Se volete dire una cosa a tutti scrivete il vostro messaggio rispondendo a What are you doing? e cliccando su update.
- Se volete rispondere a qualcuno e vi va bene che leggano tutti iniziate il messaggio con @nomedelqualcuno, per esempio: @iamarf ciao!
- Se volete rispondere a qualcuno privatamente, senza che altri possano leggere il messaggio precedete il messaggio con D nomedelqualcuno, per esempio: D iamarf ciao ma non lo dire a nessuno; alternativamente potete cliccare su Direct Messages e scrivere il messaggio semplicemente selezionando il destinatario.
- Se volete indirizzare un messaggio a tutti i compagni di ADE scrivete un messaggio diretto a medunifi, per esempio: D medunifi ciao a tutti gli amici dell’ADE! Naturalmente potete farlo anche con Direct Messages. Quello che succede è che l’account medunifi provvederà a diffondere un messaggio non nascosto a tutti quelli che sono seguiti da medunifi.
Per ora baloccatevi (giocherellate) usando il sistema come fate con gli SMS, parlando del più e del meno. Provate anche scoprire i vari gadget che esistono per twitter, software per telefonini vari, modi diversi di accedere a twitter via Internet.
Se volete iniziate pure anche a cercare cose libere e segnalarle (via medunifi). Quando ci rivedremo approfondiremo.
Ricordo inoltre che venerdì prossimo faremo il secondo incontro alle 10:30 e replichiamo alle 14:00, per venire incontro a tutti.