Damasco, un sit-in per la Libia/Una significativa immagine dell’Italia all’estero

Foto dal blog mediaoriente di Donatella Ratta, dove si vede il cartello mostrato da un manifestante in un sit-in a Damasco. Il cartello dice: là stanno lavorando ad un progetto orribile ... li ti hanno prenotato una brutta modella
Dal blog mediaoriente (licenza CC BY SA)


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Traduco qui un post molto interessante scritto da Donatella della Ratta.

Solo un breve inciso. Questo esempio illustra bene il senso della nascente cultura “read-write” nella quale ogni autore, piccolo o grande che sia, stabilisce esattamente i diritti che intende attribuirsi, consapevole di contribuire come tutti gli altri ad un ecosistema di idee, espressione della cultura umana.

Come specifica bene Donatella stessa, in un suo post successivo:

[…] il blog e` pubblicato sotto licenza Creative Commons Attribuzione Condividi-allo-stesso-modo, che vuol dire che potete condividere, tradurre, rimixare, ripubblicare tutto alla sola condizione di citare la fonte originale e poi distribuire il prodotto che ne deriva sotto la stessa licenza originaria (cioe CC BY SA, percio` non metteteci un copyright classico!).

Ebbene, la licenza che io uso in questo blog è proprio la stessa, come è specificato nella sidebar qui a destra: CC BY SA. Io posso quindi riutilizzare il lavoro di Donatella col suo implicito consenso e in ossservanza della legge sul copyright, ambedue consapevoli, come tantissimi altri, che questa pratica favorirà la circolazione delle idee.

Continua a leggere il post di Donatella …

Come sarebbe bello se gli italiani …


Come sarebbe bello se nelle stanze dei bottoni ci finissero italiani come questo prete, Don Aldo Antonelli, parroco di Antrosano, un piccolo paese in provincia de L’Aquila, che profondamente indignato dagli ultimi scandali che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio, domenica scorsa aveva deciso di non celebrare messa, convinto che solo “gesti eclatanti e clamorosi possono destare il risveglio”. Molti fedeli gli hanno chiesto di tornare sui suoi passi, il prete abruzzese ha così deciso di tornare a celebrare messa, ma ha affisso sulla porta della chiesa questo cartello:


 


Lutto per il Paese

umiliato da un premier immondo, affarista e licenzioso

Sequestrato da un’economia corsara e forcaiola

Imbavagliato da una TV servile e cortigiana

Lutto per una Chiesa

connivente e concubina

Muta e imbavagliata

Sensale e mercenaria

Lutto


La fonte della notizia è La Valigia Blu, dove potete leggere l’articolo completo, con un testo originale di Don Aldo Antonelli, il quale conclude:

Mi sembra che sia stato Piero Calamandrei a denunciare già da tempo questa inclinazione del popolo italiano alla “putrefazione morale, all’indifferenza, alla sistematica vigliaccheria”. Nel suo libretto “Pio XII Il Vicario di Hochhuth” Luigi Villa cita queste parole di Indro Montanelli: “In Italia, la “Verità” si può dire solo se si è in tanti. Perché in Italia aver torto non è pericoloso. Basta averlo in coro, cioè insieme a tutti gli altri. I pericoli grossi li corre solo chi nel coro fa stecca, anche se la fa per dire una verità, che poi i fatti convalidano. La legge di questo Paese è quella del gregge. Tutto si può fare, sia l’errore che il riconoscimento dell’errore, purché tutti insieme. Per l’isolato non c’è scampo. In ogni epoca e sotto qualunque regime egli è e rimarrà sempre il nemico (delle pecore) numero uno”!

Condivido queste parole in toto. Dobbiamo assolutamente reagire.

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