
Traduco qui un post molto interessante scritto da Donatella della Ratta.
Solo un breve inciso. Questo esempio illustra bene il senso della nascente cultura “read-write” nella quale ogni autore, piccolo o grande che sia, stabilisce esattamente i diritti che intende attribuirsi, consapevole di contribuire come tutti gli altri ad un ecosistema di idee, espressione della cultura umana.
Come specifica bene Donatella stessa, in un suo post successivo:
[…] il blog e` pubblicato sotto licenza Creative Commons Attribuzione Condividi-allo-stesso-modo, che vuol dire che potete condividere, tradurre, rimixare, ripubblicare tutto alla sola condizione di citare la fonte originale e poi distribuire il prodotto che ne deriva sotto la stessa licenza originaria (cioe CC BY SA, percio` non metteteci un copyright classico!).
Ebbene, la licenza che io uso in questo blog è proprio la stessa, come è specificato nella sidebar qui a destra: CC BY SA. Io posso quindi riutilizzare il lavoro di Donatella col suo implicito consenso e in ossservanza della legge sul copyright, ambedue consapevoli, come tantissimi altri, che questa pratica favorirà la circolazione delle idee.