Come rischiare la vita salvò una tesi — storia di un ricercatore birbone

Sono entrato all’università di Firenze nel ’74, come studente, e ne esco oggi. Inevitabile pensare all’inizio. La fisica mi piaceva e anche la fisica nucleare ma non la vita che vedevo fare ai miei professori. Anche perché pensavo di non essere abbastanza bravo per spendere la vita in un laboratorio, distante anni luce dalla vita delle persone fuori dell’università. Volevo sentirmi utile, in modo più diretto, ma ero molto confuso. Finché verso ventun anni scoprii che c’era una cosa che si chiama medicina nucleare. Dopo essermi informato un po’ pensai che in un ospedale avevo forse più possibilità di fare qualcosa che servisse a qualcuno.

Continua (10 min)

Daily: può un corso essere arte?

Sociogramma 11 aprile 2011. I nodi rossi sono studenti di medicina, i nodi blu cyberstudenti, il nodo celeste è il docente. Una linea che congiunge due nodi significa che almeno uno dei due ha fatto almeno un commento ad un post dell’altro.
Sociogramma 11 aprile 2011. I nodi rossi sono studenti di medicina, i nodi blu cyberstudenti, il nodo celeste è il docente. Una linea che congiunge due nodi significa che almeno uno dei due ha fatto almeno un commento ad un post dell’altro.

No, non nel senso che questo (per)corso sia una cosa speciale.  Nel senso più semplice: può un corso essere considerato una forma di arte? Un corso nel suo insieme, con tutto quello che ci succede dentro, con tutte le relazioni umane che vi si creano, con gli artefatti che genera …

Questa domanda, forse balzana, mi frulla nella mente da qualche tempo. Ma andiamo con disordine – forse stasera ho aperto troppe finestre su questi tre computer – seguo le associazioni a ruota libera …

Continua a leggere “Daily: può un corso essere arte?”

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: