
Come avevo anticipato nella puntata introduttiva di questa serie del far del mondo la classe, qui propongo una breve passeggiata nel museo degli “scandali della scienza”, dove sono documentati gli attacchi del disordine alla edificazione della torre delle scienze esatte.
Prima però vorrei ricordare come concetti quali il disordine, l’incertezza, l’ambiguità, la soggettività, concetti portatori di vaghezza e per questo sostanzialmente banditi dal ragionamento scientifico, non siano affatto scomparsi dal ragionamento generale sul mondo, ma siano invece stati oggetto di esplorazione profonda nella letteratura e nelle arti, per esempio mediante la ricerca sulla complessità delle percezioni e sull’incertezza dei destini degli uomini condotta dalla narrativa dell’ottocento.
Ci troviamo ora con una cultura spaccata in due, dove il mondo umanistico è quasi ridotto ad occuparsi degli avanzi del ricco pasto del mondo scientifico, che determina gli indirizzi e drena la maggior parte delle risorse.
Ebbene, proseguiamo quindi vedendo che alcuni di questi avanzi, che qui denoto genericamente con il termine “disordine”, non siano poi così accidentali e secondari, e come gli scienziati si siano resi conto, in varie e fondamentali circostanze, che quegli avanzi sono in realtà componenti fondamentali del mondo che vanno investigando.
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