Questo post serve per eventuali suggerimenti che possano servire durante la prossima lezione.
Suggerimenti, critiche e idee possono essere scritte sotto forma di commenti a questo post oppure, per proposte più articolate anche nel seguente pad.
Questo post serve per eventuali suggerimenti che possano servire durante la prossima lezione.
Suggerimenti, critiche e idee possono essere scritte sotto forma di commenti a questo post oppure, per proposte più articolate anche nel seguente pad.
Aggiorno questo post con il link al video che ho sottotitolato in italiano della presentazione dove Peter Martischka espone le caratterisiche salienti sel sistema di scrittura collaborativa Etherpad Lite, che propongo di usare per alcuni nostri scopi. Guardando le immagini di questa presentazione, fatta da un giovane dalle competenze elevatissime, su di un artefatto estremamente complesso, con chiarezza, freschezza, uso consapevole e misurato dello strumento “presentazione”, perfettamente nei tempi, mi vengono in mente le miriadi di pessime presentazioni accademiche a cui ho assistito, basate sulla supponenza a priori del proprio valore, ma troppo spesso ridondanti e logorroiche. Questo ragazzo è un operatore-creatore attivo della società e quasi certamente, tutto quello che dimostra qui di saper fare, non l’ha imparato a scuola, ma non solo, dimostra anche di saper gestire con misura e competenza una presentazione. E mi viene in mente un altro brano dell’articolo di Celli, che ho citato nel post precedente:
Far valere la propria superiorità intellettuale, scambiando il luogo dove si impartisce istruzione come la culla del sistema culturale di un paese, non aiuta a capire che oggi i luoghi di produzione, scambio e frantumazione delle conoscenze, della loro distribuzione fino a entrare in forme mutanti – prendere, lasciare, modificare, recuperare eccetera – sono ormai plurimi, non presidiabili autarchicamente, né affidabili a monopoli.
Ho trasferito l’ultima lista delle prenotazioni, aggiornata con le ultime annotazioni di Benedetta e Gaetano, nel pad (taccuino) che avevo creato qualche giorno fa con Etherpad Lite, e al quale potete accedere al seguente indirizzo http://beta.etherpad.org/p/Prova%20di%20etherpad%20lite..
L’idea è che le novità e le variazioni vengano riportate nel documento dagli autori stessi, decentralizzando la gestione della lista delle prenotazioni.
Un’altra idea che vi trovate è di utilizzare il pad come una sorta di spia di aula occupata per evitare che due persone cerchino di accedervi contemporaneamente con le mie credenziali, e che l’una delle due si domandi perché non riesca ad entrare, magari pensando di avere sbagliato qualcosa …
Per il resto andate a vedere e controllate se ho trascritto bene la lista, eventualmente correggete quello che volete.
Se vi soffermate un po’ a lungo sul pad può accadere che perda la connessione ma poi la riacciuffa. Non vi preoccupate, non si perde nulla, io salvo via via. Se avete dubbi fatemi domande qui.
Dove proviamo a pianificare le prossime riunioni online in seguito alle varie proposte
Vediamo di mettere insieme i pezzi disponibili fino ad ora.
UTILIZZO COLLABORATIVO IN CLASSE E/O TRA CLASSI
Domanda: ma ce la fate a fare tutte queste cose nello spazio di una sola sessione? O converrebbe suddividerle almeno in un paio di sessioni?
Avanti con aggiustamenti, correzioni, proposte … 🙂
Dei prossimi possibili passi dopo la riunione online di giovedì 22 e del raccontarsi le proprie pratiche
Aggiorno via via in base ai vostri commenti
Vediamo insieme i prossimi passi, correggete e proponete …
Le coppie I gruppi seguenti si sono proposti per le prossime riunioni on line
Chiedo a Alessandra & Marvi e Maurizia & Stefano:
anche voi avete la possibilità di condurre la sessione davanti ad uno stesso computer, come hanno fatto Elena & Samantha? La cosa andrebbe appurata perché se così non fosse, dobbiamo affrontare in qualche modo il fatto che con il mio account Wiziq il ruolo di conduttore lo può assumere uno solo. Fateci sapere. Maurizia & Ornella & Stefano possono riunirsi ad un computer, ottimo.
Per quanto riguarda le date disponibili, se manteniamo la consuetudine del mercoledì alle 21 (non obbligatoria), abbiamo …
… se vogliamo ripartire dopo la Befana e finire entro la fine del I semestre, il 10 febbraio, come specificato nel calendario didattico IUL – condizioni osservabili ma non necessariamente in modo stringente per quanto mi riguarda.
Invito gli aspiranti conduttori a manifestare delle preferenze per prenotare queste o altre date.
Durante la riunione abbiamo concordato di di darci una pausa, nel seguente senso: io non metterò ulteriore carne al fuoco, in modo che voi possiate recuperare, riflettere e approfondire con calma approfittando delle feste. Seguirò sempre i vostri eventuali contributi e eventuali discussioni, e mi potrà di capitare di scrivere qualcosa, come sto facendo oggi, ma non aggiungerò niente di nuovo.
Riprenderemo dopo la Befana, anzi riprenderà Claude che ha offerto di condividere la sua esperienza sulle questioni di sottotitolazione, traduzione e accessibilità dei video. Da lì ci verrà spontaneo gettare uno sguardo su cosa rappresentino oggi i diritti d’autore per tutti, non solo per gli “autori ufficiali”.
In ultimo, accoglierei il suggerimento di Laura di considerare il cloud computing e le faccende relative alla sicurezza dei dati contenuti nella “nuvola”.
Come sempre, tutto ciò non è definitivo, chi vuole affrontare qualche altro argomento può farsi avanti.
Aggiungo qualche considerazione emersa nella parte finale della riunione di Giovedì scorso, che si è svolta nell’aula IUL, come hanno raccontato Elena e Samantha. Quell’epilogo estemporaneo ha preso un’ottima piega perché le persone hanno iniziato a chiedere – Ma io, per ricomporre le mie tracce, potrei fare questo o quello ? – Ah, certo!!!
Per dare un’idea a chi non era presente, sono venute fuori la proposta di fare dei file audio con la recitazione di proprie poesie e quella di mostrare delle attività utilizzando un telefono.
Queste sono ottime idee. Creazione di contenuti con metodi e tecniche diversi. Ognuno può raccontare le proprie, ognuno impara così dagli altri, ognuno può chiedere chiarimenti ad altri, ad ognuno rimarranno riferimenti che potranno essere utilizzati in futuro per ulteriori scambi.
Lo chiamo così perché la parola “compito” mi fa venire l’agitazione, e non rispecchia ciò che ho in mente.
Se nel comporre le vostre tracce, o nel preparare del materiale per una riunione online, vi servite di qualche strumento, servizio web, software o strumento di qualsiasi tipo, spiegate nel vostro “quaderno” come avete fatto ad utilizzarlo e, al tempo stesso, andate a curiosare nei quaderni degli altri, domandatevi, rispondetevi, senza alcun timore di non sembrare sufficientemente competenti, ma con lo spirito di darsi una mano nell’usare praticamente questi strumenti.
Le descrizioni e le eventuali susseguenti discussioni nei quaderni degli altri, rappresenteranno dei riferimenti che potrete all’occorrenza riprendere successivamente, dopo e al di fuori di questo (per)corso, riallacciando magari un dialogo proficuo.
Per me questo tipo di attività vale molto di più dell’esecuzione dei “compiti” che mi è capitato di assegnare …
Occorre che dica altro?
Sì: tanti auguri a tutti quanti 🙂
Rimando a domani il Daily che avevo preparato oggi perché stasera mi hanno raccontato questa storia. Una coppia sta per adottare un bambino di un altro paese, come si sa dopo un lungo e tormentato percorso. Pare che il bambino abbia una malattia metabolica. Comprensibilmente, i futuri genitori desiderano informarsi per organizzarsi al meglio, e come primo passo decidono di andare dal medico di famiglia. Questo li informa di non conoscere la malattia e di rivolgersi a un pediatra.
Continua a leggere …
Quella che segue è la traccia di una relazione che devo fare domani in un workshop a Exposanità.
La complessità è il problema dell’uomo contemporaneo. Il principale risultato della scienza del ‘900 è stato la scoperta dell’indeterminazione, in tutti i campi. È la ineludibile e inarrivabile complessità del mondo che costringe l’uomo a fare i conti con l’indeterminazione.
Ne consegue una rivoluzione culturale che comporta un cambiamento paradigmatico nella visione del mondo. Ora l’uomo sa di poter scoprire arcipelaghi di certezze ma è cosciente che la sua vita sarà sempre una navigazione nell’oceano di incertezza.