Oggi con poco si può fare molto

Sia ben chiaro, non c’è pressocché niente di strettamente tecnico in nessuno dei corsi di questo semestre, certamente non nel senso della programmazione.

Tuttavia, qui voglio utilizzare un piccolissimo pezzo di software nel quale ho appena rimesso le mani per fare qualche riflessione generale.

Due giorni fa ho reso disponibile il file OPML per i vostri corsi (l’ho rinfrescato oggi per la cronaca). Non penserete mica che lo compili e lo aggiorni a mano, vero? Certo che no, sarebbe un incubo per un disordinato cronico come il sottoscritto!

Per generare il file OPML mi servo di un pezzo di software che ho scritto in un linguaggio che si chiama Ruby. Potete anche vedere il pezzo che ho scritto e che ho copiato in questa pagina wiki.

Unicamente per la curiosità di qualche eventuale “smanettone”, preciso che il pezzo non vuole essere assolutamente un esempio di buona programmazione, anzi io so che non lo è perché l’ho scritto avendo pochissimo tempo a disposizione “just to get things done”.

In sostanza il software va a leggere gli indirizzi dei vostri blog nello spreadsheet Google Docs alimentato dai moduli di iscrizione che voi riempite e, tenendo conto del corso di laurea di appartenenza, genera il file OPML che rendo disponibile nelle pagine wiki e del quale vi fornisco il link con un post nel mio blog.

Allora, se la questione che voglio illustrare non è tecnica di che si tratta?

La questione è: oggi si possono organizzare attività complesse con quello che si trova in giro.

Per gestire tutto quello che riguarda la didattica in circa 25 corsi di laurea in tre facoltà per 700 studenti l’anno mi servo dei seguenti elementi:

  • un paio di blog in wordpress.com
  • un servizio wiki gestito in PBwiki.com
  • Google Docs per documenti, spreadsheet e moduli per la gestione delle iscrizioni ed altro
  • un interprete Ruby che si trova già disponibile in molti sistemi (nei Mac sì) e che comunque è scaricabile liberamente poiché è esso stesso software open source
  • qualche pezzo di software opensource scritto in Ruby disponibile in giro per il mondo; per esempio io qui ho usato un pacchetto per lavorare indifferentemente con spreadsheet Google Docs direttamente online oppure con file Excel o OpenOffice sul proprio hard disk.

Oggi vi è una grande abbondanza di strumenti disponibili liberamente che possono essere impiegati per risolvere una gran quantità di problemi.

Non è più vero che occorrono risorse ingenti per innovare. È vero esattamente il contrario.

Come scrivere i post assegnati …

Un paio di brevi annotazioni prima.

Ho rinfrescato il file OPML con i nuovi arrivati a qualche correzione.

Questo post ed i successivi che saranno posti nella categoria Studenti Facoltà di Medicina, sono diretti principalmente agli studenti della Facoltà di Medicina. Tuttavia, possono essere oggetto di attenzione ed eventuale discussione anche per gli altri studenti, sotto il profilo della metodologia di insegnamento e di comunicazione con strumenti di rete.

Veniamo ora al tema del post.

Inizia ad arrivare qualche messaggio “… allora che si fa ora …” ed il numero degli iscritti è arrivato a 170. Tuttavia mancano ancora tanti studenti di Infermieristica perché a Firenze ho potuto fare loro la prima lezione solo di recente e nelle sedi di Borgo San Lorenzo e San Giovanni la devo ancora fare.

Per ora vi scrivo delle regole su come comporre i post che vi chiederò di scrivere. Come ho detto a lezione ribadisco che scriverò tutte le comunicazioni importanti  in questo blog … è da qui che “parlo”.

Le regole sono utili per lavorare e cooperare nella complessità del nostro mondo. Comunque, la validità delle regole dipende dal contesto e, poichè il contesto può sempre cambiare, è bene essere osservanti, ma è ancora meglio essere vigili sul contesto, allo stesso tempo. Rimanere incollati a un sistema di regole in presenza di un cambiamento significativo del contesto può essere stupido, pericoloso e anche criminale in certe circostanze.

Non mi piace quindi dare regole ma qui lo devo fare per un paio di ragioni. La prima è perchè con un numero così grande di studenti è necessario tenere d’occhio la sostenibilità delle azioni; un gran numero di testi molto lunghi da leggere può richiedere tempi insostenibili. La seconda è perchè un cauto uso di alcune regole può essere stimolante.

Per prima cosa, un invito alla chiarezza: siate semplici quando è possibile. Cito “le 6 regole dello scrivere”, proposte da George Orwell nel suo saggio  Politics and the English Language (le regole sei regole sono infondo al saggio). Alcuni potrebbero obiettare che, dal 1946, anno in cui Orwell scrisse questo pezzo, il contesto è cambiato; ritengo comunque che queste regole siano ancora preziose.

  1. Non usare mai metafore, similitudini o altre figure retoriche di significato che spesso vedi sulla stampa.
  2. Mai usare una parola lunga dove ne basta una corta.
  3. Se è possibile eliminare una parola, eliminala sempre.
  4. Non usare il passivo dove puoi usare l’attivo.
  5. Non usare una frase straniera, una parola scientifica o una di un gergo, se puoi trovarne una analoga nell’italiano di tutti i giorni.
  6. Infrangi tuttavia una di queste regole prima di scrivere qualcosa di assurdo.

Secondo: limita la lunghezza dei post a 200 parole se possibile. Ci sono tre ragioni per questa regola.

  1. Negli anni passati ho imparato che, senza porre limiti alla lunghezza del testo, molti studenti scrivono pezzi lunghissimi e abbastanza spesso la lunghezza si traduce in confusione. Deve essere una conseguenza della sindrome della terza colonna: raggiungere a tutti i costi la terza colonna del foglio a protocollo nei temi … . Con classi tanto grandi, leggere tutto diventerebbe un incubo e questo non è molto utile.
  2. È importante imparare a comunicare in modo conciso. Tutti soffriamo di sovraccarico di informazioni oggi. Le vostre parole devono farsi spazio attraverso un enorme numero di parole nelle menti altrui. Molto spesso il vostro lettore o ascoltatore ha poco tempo e poca pazienza. È cruciale essere chiari e concisi quando si scrive una cartella infermieristica una cartella medica oppure un progetto scientifico, tanto per fare degli esempi.
  3. Con un limite così ristretto, è più difficile fare uso del banale copia-incolla da una qualche risorsa internet. Così siete obbligati a dare una struttura, e questo è un bene perchè significa che siete obbligati a pensare.

Dare struttura in 200 parole? Bene, proviamo un pò.

Per giocare un pò, considerate la struttura dell’ orazione latina:

  • Exordium: qui avete l’opportunità di catturare l’attenzione del lettore, per esempio con uno slogan
  • Narratio: esponete il contenuto
  • Argumentatio: prendete posizione, date il vostro punto di vista
  • Peroratio: date le vostre conclusioni

Continuando a giocare… voi scrivete migliaia di SMS. Bene, ragioniamo allora in termini di SMS. Un SMS sono 160 caratteri e quindi 200 parole sono circa 8 SMS . Quindi dovreste avere:

  • Exordium: 1-2 SMS
  • Narratio: 2-3 SMS
  • Argumentatio: 2-3 SMS
  • Peroratio: 1-2 SMS

addattati per ottenere circa 8 SMS.

Terzo, che succede se si infrange la regola delle 200 parole? Si, POTETE infrangerla MA SOLO SE:

  1. avete già scritto il vostro pezzo da 200 parole
  2. e siete frustrati perchè vi sembra che la parte importante del vostro messaggio sia ancora mancante, e non c è modo di stringere in 200 parole.

In questo caso dovreste fare come segue:

  1. Pubblicate il post da 200 parole nel vostro blog e metteteci anche un link verso una pagina che dovete creare nel wiki
  2. Scrivete il vostro pezzo più grande in quella pagina.

Comunque, non scordatevi di dare una struttura al vostro articolo. C’è un post interessante scritto da Stephen Downes su questo argomento : How to Write Articles and Essays Quickly and Expertly. Potrebbe essere utile leggerlo.

Se volete commentare tutto questo e scrivere qualcosa seguendo queste stesse regole, il vostro contributo sarà incluso fra le assegnazioni dei compiti.

File OPML, forum e sessioni online

File OPML per tutti gli studenti

È disponibile un file OPML che contiene i feed sia per i post che per i commenti  dei blog di tutti coloro che si sono iscritti sino ad ora (166). Vale quindi per gli studenti di

  • Infermieristica Borgo San Lorenzo
  • Infermieristica Firenze
  • Infermieristica San Giovanni
  • Master E-medicine
  • Medicina
  • Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative (IUL)
  • Odontoiatria e Protesi Dentaria

Il file è organizzato in sezioni distinte per ciascun corso di laurea. Una volta che ne avete fatto l’upload nel vostro Google Reader vi trovate quindi tutti i feed suddivisi per corso di laurea.

Siete liberi di eliminare le categorie che non riguardano il vostro corso di laurea anche se io vi esorto a mantenerle e magari a sbirciarci dentro per vedere quello che fanno gli altri, ci potreste trovare qualcosa di interessante …

Potete guardare questo video per avere una dimostrazione di come trasferire il file OPML nell’aggregatore di feed Google Reader.

Forum per gli studenti IUL

Gli studenti IUL si sono organizzati per tenere un forum da utilizzare per le comunicazioni spicciole. Pierluigi si è incaricato di realizzarlo, eccolo.

Forum per gli studenti della Facoltà di Medicina

Già che ci sono ricordo agli studenti dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina che per domande e comunicazioni di ogni tipo possono utilizzare il forum all’interno di MedWiki, il servizio web per la condivisione dei materiali didattici realizzato e mantenuto dagli studenti per gli studenti. All’interno di tale forum è stato istituito uno spazio apposito. Ci sono già delle domande … AIUTATEVI!

Sessioni online IUL

Ho attivato il download delle sessioni online di venerdì 13 marzo, per chi desideri recuperarle. Sono nella pagina “Recordings” di WiZiQ.

Diario dei contenuti emergenti

Nelle ultime sessioni online con gli studenti della IUL avevamo ipotizzato di comporre una sorta di “diario dei contenuti emergenti” utilizzando una pagina wiki.

Ho preparato la pagina in questione. All’inizio della medesima ho fatto qualche commento su come possiamo procedere.

Per poter modificare le pagine wiki dovete fare un account in PBwiki e chiedere l’accesso al nostro wiki. In questa pagina ci sono i link a due video che girai per un altro corso. Mutatis mutandis dovrebbero andare bene anche per voi.

Pagina di Google Reader condivisa per gli studenti IUL

In queste settimane dedico la pagina condivisa del mio aggregatore di feed Google Reader agli studenti della IUL che si sono rivelati essere quasi tutti maestre e maestri della scuola primaria e qualche insegnante della scuola media.

Un occasione che per il sottoscritto si sta rivelando ghiottissima perché per un professore dell’università il dialogo con chi insegna nei primi gradi della scuola può essere estremamente istruttivo.

Feedback sessioni online WiZiQ

Questo post per diffondere qualche notizia specifica sulle due sessioni online di venerdì 6 marzo con il servizio web WiZiQ per gli studenti della IUL e ad alcuni “simpatizzanti”. L’obiettivo del post tuttavia è anche quello di vedere insieme alcune caratteristiche di un servizio del genere, pienamente nel tema dell’editing multimediale.

Il servizio è gratuito e ciò che abbiamo fatto insieme lo avremmo potuto fare anche in versione gratuita, con un limite di 50 partecipanti. In realtà io preso la versione premium che costa 49.95 (39.38 Euro) per avere qualche altro vantaggio, oltre ad estendere il limite a 500 partecipanti:

Upgrading your membership enables you to use advanced features like private chat, logo branding, and separate writing, audio and video controls in the virtual classroom, save your recordings in your WiZiQ account, get priority support, and display your contact details in your profile.

Il rapporto benefici/costi mi sembra interessante.

Ora una questione relativa al recupero delle sessioni passate. È possibile andare a rivedere tali sessioni in WiZiQ cliccando su “Recordings”. In realtà doveva essere anche possibile scaricare sul proprio computer le sessioni ma Romina mi aveva segnalato che il download non funzionava. Mi sono accorto di avere dimenticato di dare l’autorizzazione per il download, cioè non sapevo di doverle autorizzare 🙂 Ora dovrebbe essere possibile.

Infine, il feedback ricevuto automaticamente da WiZiQ che riporto qui di seguito e che può servire a tutti. Non male … se penso a quante “risorse” siano finite nei buchi neri di innumerevoli progetti di Information Technology …

Ecco, parlando di editing multimediale, non è tanto importante entrare nello specifico di un singolo strumento quanto essere coscienti che oggi è necessario solo mollare le briglie della creatività perché gli strumenti sono tutti disponibili “là fuori”.

Ecco il feedback

Hi There,

Thanks for your feedback. We checked the logs for your session and latency went up high at these users end which resulted in the problem. Here is the data for the same:

Marcie_Beyatte 54 sec

Maria_Grazia 4.36 sec

Andreas_Formiconi(Teacher) 2.94 sec

valepasquino_virgilio_it 1.54 secs

Michela 1.4 sec

The probable cause of the problem can be slowdown of the internet connection at that moment of session. Make sure that you have on a good internet connection. We generally recommend a connection with minimum bandwidth 512kbps for a good experience in a 2-way video session and around 256kbps for a 2-way audio session.Moreover the audio quality was not set to medium at certain attendees’ end. Please suggest them to set audio quality to medium to ensure better audio experience.Please let us know if you have further queries.

______________________________________

User Details
Email: andreasDOTformiconiATgmailDOTcom
EventSessionCode: 342707
Name: Andreas Formiconi

Event Session Code:
342707

Subject: Editing Multimediale
Teacher: Andreas Formiconi
DateTime: 3/6/2009 11:00:00 AM
Duration: 60

Rating for Audio/Video:
2
Rating for Content Upload:
4
Comments:
some eco problem, will see some FAQ



Thanks & Regards
Preeti Bajaj
Associate Manager
WiZiQ.com

Affettività

In un commento al post precedente “Creare”, viaggioalterminedellanotte scrive

Sono un pò “gelosa”…lo so, è da imbecilli…un prof non è di nessuno…è di tutti ma in fondo di nessuno.

Ed io mi affeziono molto agli studenti.

Le due affermazioni complementari rivelano che le relazioni sviluppate durante il corso comprendono una componente affettiva.

Ecco, questo è un mio preciso obiettivo. Credo che la comunicazione possa implicare apprendimento solo in presenza di un catalizzatore di natura affettiva. Credo che l’apprendimento vero non possa eludere la sfera emotiva.

Mi sembra che sia questo quello che intende Maria Grazia col “Portar via” per “condurre altrove”.

Comunicazioni per Medicina, per IUL e e-Medicine

Studenti di Medicina

Utilizzate il forum per le comunicazioni brevi. Quest’anno utilizziamo il forum all’interno del servizio MedWiki per la distribuzione del materiale didattico, il servizio creato e gestito dagli studenti stessi.

Il forum può essere utilizzato per comunicazioni fra di voi, per esempio trovare qualcuno con il quale scambiare l’iscrizione ad un turno di un laboratorio e qualsiasi altra richiesta su materiale didattico e per informazioni di ogni tipo.

Può essere anche utilizzato per chiedere informazioni di tipo tecnico, domande di informatica per esempio. Prima di chiedere o scrivere al prof chiedete nel forum, siete centinaia e magari qualche altro studente vi risponde prima e meglio di me.

Per quanto riguarda il file OPML con i feed dei vostri blog attendo che le vostre iscrizioni abbiamo superato quota cento, siamo a circa 80.

Studenti IUL

In un prossimo futuro scriverò un post per narrarvi la storia di MedWiki, potrebbe essere interessante discuterne insieme.

Per ora, vi metto qui il link al file OPML con i feed di coloro che hanno già creato il blog. Siete partiti con un impeto, bene! Cercherò di aggiornarlo una volta alla settimana.

Se trovate delle difficoltà nell’utilizzare il file OPML potete guardare questo video che ho appena girato.

Per inciso, questa tecnica di preparazione di un video per illustrare una procedura al computer sarà una delle attività che sperimenteremo insieme.

Studenti e-Medicine

Di voi per ora non ho avuto notizia. Appena apparirà qualcuno confezionarò un file OPML anche per voi.

Creare

Questo è il primo post che rivolgo agli studenti della Italian University Line. Lo specifico in modo esplicito solo questa prima volta, varrà in seguito il fatto che i post saranno collocati nella categoria Studenti IUL 2009.

Come previsto dalla IUL per tutti i docenti, ho preparato un video (lascerò questo link Immagine di Digital Filmmaking“all’aperto” per un tempo limitato ma tornerò successivamente su questo) con lo scopo di presentare sinteticamente l’idea del corso, “Editing Multimediale”.

Ho pensato tuttavia che, trattandosi appunto di un video, poteva essere l’occasione di fare subito un’ulteriore riflessione. È per questo che nel video ho citato il libro “Digital Film-Making” di Mike Figgis, il regista che ha diretto “Leaving Las Vegas”.

“Digital Film-Making” mi è piaciuto molto perché descrive molto bene l’atteggiamento della persona creativa, disposta ad affrontare qualsiasi difficoltà e ad imparare qualsiasi cosa pur di vedere realizzata la propria idea. Mike Figgis descrive molto bene quanto sia particolare la situazione di un regista rispetto a quella di artisti che si esprimono in altri campi dell’arte. Infatti nella realizzazione di un film fra la concezione di un’idea e la sua realizzazione c’è di mezzo un processo estremamente complesso che richiede il coinvolgimento di una grande quantità di mezzi e di persone con mansioni e competenze molto diverse. L’avvento della tecnologia digitale consente di semplificare moltissimo il processo consentendo al regista di avere una presa molto più diretta sull’idea che intende realizzare.

È descrivendo questi  problemi che Figgis cita un episodio molto interessante realtivo all’impiego di un software digitale per realizzare una sequenza video. È l’episodio al quale avevo accennato nel video di presentazione. Riporto qui di seguito il brano (“to shot” significa girare una sequenza e “to cut” significa montare una sequenza).

My experience with iMovie was interesting. I had it on my computer and I never used it. Then, one day, I shot something that I didn’t really want anybody else to cut at that stage. I just wanted to look at it. And I had no idea how to use the iMovie system. I am not someone who could be described as computer literate. I don’t love computers. I have been dragged to them reluctantly, and have been delighted by what they can do, but I had some difficulty in learning the system initially. So I would say I represent the low end of capability here. Compared to anyone under thirty, who will have had far more experience with computers than I have ever had, I’m in the Stone Age. So I turned the system on and there was a little demo  reel that came with it just to help one through the process. I found out how to plug in my camera so that I could use the camera as a playback machine and as an importing machine. That seemed very straightforward.

Then I started importing some shots, and I saw very quickly how they aligned themselves into a sort of catalogue. within a couple of hours I’d cut a sequence. I started to think about how I could do a little sound dissolve here, and I went into the menu that said what was available in terms of effects for sound and effects for visuals. And it was so obvious and so self-explanatory, even to a novice like me, that I cut a really rather sophisticated five-minute film. Starting from zero, I did it in one day. And I immediately thought I could cut a whole features like this.

Questo episodio illustra benissimo come l’apprendimento sia legato allo stato d’animo della persona. Figgis non ha avuto bisogno di fare un “corso”. Eppure, non è pratico di computer, anzi, il computer gli sta anche un po’ antipatico. Tuttavia, essendo ben determinato ad ottenere un certo tipo di risultato e procedendo per tentativi ed errori, finisce con l’imparare ad usare ciò che gli serve. Ecco che il computer diventa interessante anche per Figgis, una macchina amica in quanto capace di potenziare le proprie capacità espressive.

Certo, Figgis, è stato certamente sostenuto da percezioni estremamente nitide dei risultati. I fin dei conti le immagini in movimento sono il suo linguaggio.

Mi sono divertito molto a fare il video di presentazione. Ho una qualche dimestichezza con le tecnologie digitali ma ho “giocato” con iMovie solo tre o quattro volte in vita mia. Poca esperienza specifica quindi ma un’intenzione ben precisa, avevo cioè ben chiaro quello che volevo comunicare ed avevo anche una certa voglia di baloccarmi con questo nuovo giocattolo.  Credo che questa sia la condizione ideale per imparare qualcosa di nuovo.

Ero molto curioso di fare questo esperimento ma non è finita qui. La seconda parte è stata di mostrare il video ad una serie di amici, tutti molto abituati a leggere il linguaggio delle “immagini che si muovono” e alcune di questi professionisti nel campo della creazione e montaggio di filmati.

Le opinioni sono state generalmente positive ma di tipo molto diverso. Ci sono coloro che si sono soffermati su tutte le rifiniture tecniche che sarebbe stato possibile apportare. Coloro che, abituati a proporre filmati lenti e molto accurati sotto il profilo della qualità delle immagini, avrebbero  preferito rallentare il ritmo della sequenza iniziale nella quale si susseguono i blog. Coloro i quali, avendo lavorato molto nel campo della pubblicità, hanno invece apprezzato proprio il ritmo serrato e sostenuto  e che, anzi, forse si poteva accelerare ancora un po’.

Tutti hanno però confermato di avere ricevuto dalla sequenza iniziale, volutamente serrata e arruffata, la varietà e creatività che gli studenti esprimono nel confezionare i propri blog, che era esattamente quello che volevo comunicare.

L’amico esperto di montaggio di filmati pubblicitari mi ha spiegato come possa essere importante evitare di indulgere eccessivi tecnicismi quando questo possa favorire una maggiore “freschezza” del risultato.

Mi piacerebbe sentire in futuro la vostra opinione in proposito.

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