
In questo post ci occupiamo un po’ di gestione e poi diamo un vero e proprio “compito”.
Definiamo meglio come si svolgono le cose
Abbiamo già detto che in questo (per)corso non ci saranno lezioni bensì incontri, ma ci sono altre differenze da precisare, rispetto alle convenzioni scolastiche.
Trattandosi di un insegnamento universitario, è evidente che alla fine, per ognuno di voi, dovrà esser fatta una valutazione, e che questa dovrà essere espressa nella tradizionale scala in trentesimi. E così sarà fatto. Tuttavia il mio obiettivo è quello di condurre tutti ad un risultato pieno. Per perseguire questo obiettivo, non rinunciando alla qualità del “prodotto finale”, anzi migliorandola, occorre adottare un paradigma di valutazione diverso da quello convenzionale – ti faccio delle domande per vedere se hai imparato quello che vi ho detto. Il paradigma che intendo adottare è basato sul concetto di attività effettivamente svolta e significativa rispetto al tema dell’insegnamento. In pratica questo vuol dire che io traccio tutte le vostre attività, seguendole con attenzione e interagendo con voi in modo continuativo, con l’intenzione di dare significato al vostro percorso, sia individuale che comunitario.
Il mio giudizio terrà conto del grado con il quale vi lascerete coinvolgere e dello spirito di iniziativa che mostrerete.
Il voto tenderà ad essere dicotomico: quando avrai fatto abbastanza avrai diritto al risultato pieno, fino a quel momento non avrai nessun risultato, semplicemente non avrai ancora finito.
Può succedere che in qualche caso questo non possa essere realizzato, per motivi contingenti che possono essere di varia natura. In tali casi stimerò il lavoro eseguito mediante una votazione in trentesimi che non sarà piena. Nei due corsi fatti negli anni precedenti è successo molto raramente.
Per attività intendo tutto: commenti ai miei post, commenti ai post dei compagni di corso, idee, proposte, e principalmente i post nel proprio quaderno. Mi aspetto che voi esprimiate i vostri pensieri e le vostre opinioni sugli accadimenti del (per)corso, sulle letture suggerite, sia nelle discussioni nei blog – come state già facendo nel mio – che nei vostri post, i quali accoglieranno le vostre riflessioni più meditate. Sono molto poco sensibile alle esposizioni di tipo accademico. Preferisco di gran lunga idee schiette espresse in modo semplice ai discorsi paludati.
Alla fine ci dovrà comunque essere un atto finale, corrispondente ad un esame. Questo avrà luogo, molto probabilmente online, con gli strumenti della IUL. In tale occasione, io non vi farò domande dirette su temi specifici, perché saprò già cosa avete fatto ed è quello che interessa in questo corso. Cercherò invece di desumere le vostre impressioni sul (per)corso fatto dalla conversazione che faremo in quell’occasione, con ciascuno di voi. Sarà anche un occasione nella quale potrete formulare giudizi e fare suggerimenti.
Compito
Qui di seguito utilizzo con una certa disinvoltura una manciata di oggetti, feed, OPML, XML, che non abbiamo nemmeno menzionato, fino ad ora. Lo faremo nel discorso sul testo che stiamo facendo parallelamente. Questo non ci impedisce di iniziare ad agire subito.
Orbene, per iniziare a dare coesione alla blogoclasse, dovete iniziare ad usare i feed RSS (versione in italiano, peggiore) o più correttamente web feed anche se la prima denominazione è quella che va per la maggiore.
Il vantaggio dei feed è presto detto. Se per esempio voi volete seguire un certo numero di siti web quotidianamente, dovrete andare a visitarli tutti i giorni per vedere se c’è scritto qualcosa di nuovo. Se i siti sono tanti la cosa si farà pesante o anche impossibile. Utilizzando i feed RSS è possibile invece vedere facilmente cosa è cambiato in ogni sito dopo l’ultima volta che lo avete visitato. È un sistema che consente di controllare un grande numero di fonti. Quando ve ne sarete impossessati, io cesserò di inviarvi le email con le quali vi avviso della comparsa di nuovi post e dovrete essere in grado di seguire le novità autonomamente.
Per prima cosa dovete utilizzare un aggregatore che è un’applicazione o un servizio web in grado di raccogliere i feed dei blog e di altre pagine web che vi interessa seguire. Nel caso in cui si voglia utilizzare un’applicazione bisogna provvedere alla sua installazione sul proprio computer e, naturalmente, la funzionalità di aggregazione dei feed rimane ad esso confinata. Potete anche installare l’applicazione su altri computer ma poi si pone il problema di mantenere sincronizzate le raccolte di feed sulle varie macchine. Direi che conviene utilizzare un’applicazione da installare se tendete ad utilizzare un solo computer e vi stanno antipatici i servizi web.
Nel caso invece di un servizio web è necessario iscriversi ad esso facendo un account, operazione che richiede in genere di specificare un proprio indirizzo email, una password e talvolta un nickname. I vantaggi principali degli aggregatori che funzionano come servizio web è che sono accessibili da qualsiasi computer o congegno collegato ad Internet e che non c’è da gestire nulla sui propri computer. Ecco una lista degli aggregatori disponibili sia nella forma di applicazione che di servizio web.
Non vi spaventate per il numero di applicazioni e servizi disponibili. In pratica: chi già usa per conto suo uno qualsiasi di questi aggregatori può continuare a farlo anche in questo corso, l’importante è che sia in grado di seguire i blog degli altri; a coloro invece che non hanno mai usato un aggregatore consiglio di utilizzare Google Reader. Non è una forma di pubblicità a Google. È semplicemente che se iniziate ad usare tutti lo stesso sistema sarà più facile aiutarvi fra voi. Poi in futuro potrete sempre optare per altri sistemi. Ecco qualche istruzione.
Andando direttamente in Google Reader appare una cosa di questo genere:

Una volta che avete il vostro account potete iniziare ad aggiungere i feed di blog e, in generale, di altri siti web che vi interessano (se avete fatto il blog con blogspot.com allora l’account Google lo avete già). Nel video seguente (2:24 sec) vi mostro come si compie questa operazione. Il video è stato fatto l’anno scorso. La grafica del mio blog e quella di Google Reader era diversa e, ovviamente i nomi dei feed non si riferiscono ai vostri blog, ma questo non inficia la sostanza. L’unica annotazione è che ora in questo blog i link ai feed dei miei post e dei commenti che ricevo si trovano a destra in alto nella colonna di destra.
Vodpod videos no longer available.
L’esempio che ho appena mostrato va bene per aggiungere un numero limitato di feed. Può succedere però che si sia interessati ad aggiungere un insieme di feed, magari molto numeroso, per esempio l’insieme di tutti i feed della vostra blogoclasse. Per fare questo esiste un metodo che si basa sull’impiego dei cosiddetti file OPML. Un file OPML è un file scritto in formato XML fatto per scambiare liste di feed web.
Nella colonna a destra in alto, sotto la scritta Corso autunno 2011, ho aggiunto un link al file OPML di questa blogoclasse che terrò aggiornato quotidianamente in modo da contenere tutti i feed della blogoclasse. Nel video che segue (4:58 sec) vi mostro come si fa ad importare il file in Google Reader.
Vodpod videos no longer available.
A questo punto credo che non ci debbano essere più problemi, tuttavia se vi rimane qualche dubbio andate e chiede nella blogoclasse …
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