Volantino di LQDN su ACTA

La Quadrature du Net
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[Aggiornato 30/1/2011 (testo aggiunto in rosso)]
La gente de La Quadrature du Net, di cui ho parlato a proposito della colonizzazione di Internet e dell’accordo anti-contraffazione ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), distribuisce un volantino (pdf) che riassume i principali elementi di preoccupazione.

Riporto di seguito la taduzione in italiano. Chi è interessato trova il testo aggiornato di ACTA qui (pdf), l’analisi del medesimo fatta dalla Quadrature du Net qui e il volantino riportato di seguito in formato pdf qui.

Sul blog di ScambioEtico si trova la traduzione di un articolo di David Hammerstein che spiega bene le questioni citate nel volantino della Quadrature du Net.

Leggi il volantino …

Metodo di insegnamento dell’informatica di base per la società della conoscenza

Logo dell'Università di Firenze

English version …

Metodo di insegnamento sviluppato e sperimentato nel corso degli anni accademici dal 2001 al 2010 presso la Facoltà di Medicina di Firenze.

L’architettura di questo metodo deriva dal particolare contesto in cui si inserisce oggi l’insegnamento dell’informatica di base, caratterizzato dai seguenti punti:

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La colonizzazione di Internet

Logo dell'associazione La Quadrature du Net che lavora pr la difesa dei diritti e della libertà dei cittadini in Internet. Il logo raffigura la lettera pi-greco inscritta in un cerchio.Non-italian readers, try the English Google translation, please.


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La Quadrature du Net è una di molte associazioni che lavora per la difesa dei diritti e della della libertà dei cittadini in Internet. In questo post cerco di spiegare cosa questo significhi a chi ne sa poco o niente.

Probabilmente io non ci riuscirò, ma sarebbe invece importante, perché paradossalmente oggi, nella società dell’informazione (che ancora non è la società della conoscenza, purtroppo), l’opinione comune è sorprendentemente stereotipata. Questo crea barriere che non facilitano la comprensione dei fenomeni nuovi.

Un’altra barriera importante è quella linguistica, particolarmente in un paese come l’Italia, nel quale le persone che sono in grado di comunicare in inglese sono troppo poche, rispetto agli standard internazionali.

Se scrivo in italiano perdo lettori stranieri. Se scrivo in inglese perdo quelli italiani. La scrittura di tutti i post di un blog in due lingue è defatigante.

Allora proviamo a fare un  esperimento, con il quale scrivo in italiano ma penso anche in inglese e, allo stesso tempo, chiedo l’opinione di Google Translator, con l’obiettivo della chiarezza nelle due lingue. Può essere che perda eleganza in ambedue le lingue. Non importa, non ho particolari ambizioni letterarie o accademiche, ma solo il desiderio di scrivere chiaramente per il maggior numero di persone possibile.

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La misura di Internet

Questa grafica è stata prodotta dalla gente di Focus e l’ho scoperta grazie a Mashable, dove si cita anche una versione testuale degli stessi dati, disponibile su Royal Pingdom.

Onde evitare confusione con i numeri:

  • 1M = Million = Milione = 1000 x 1000 = 10^6 in notazione scientifica (Mega)
  • 1B = Billion = Miliardo = 1000 x 1000 x 1000 = 10^9 (Giga)
  • 1T = Trillion = 1000 miliardi = 1000 x 1000 x 1000 x 1000 = 10^12 (Tera)

Una visione grafica delle misure di Internet nel 2010. Nel breve testo che segue l'immagine, c'è anche un link ad una versione testuale dei dati.

Come sarebbe bello se gli italiani …


Come sarebbe bello se nelle stanze dei bottoni ci finissero italiani come questo prete, Don Aldo Antonelli, parroco di Antrosano, un piccolo paese in provincia de L’Aquila, che profondamente indignato dagli ultimi scandali che vedono coinvolto il Presidente del Consiglio, domenica scorsa aveva deciso di non celebrare messa, convinto che solo “gesti eclatanti e clamorosi possono destare il risveglio”. Molti fedeli gli hanno chiesto di tornare sui suoi passi, il prete abruzzese ha così deciso di tornare a celebrare messa, ma ha affisso sulla porta della chiesa questo cartello:


 


Lutto per il Paese

umiliato da un premier immondo, affarista e licenzioso

Sequestrato da un’economia corsara e forcaiola

Imbavagliato da una TV servile e cortigiana

Lutto per una Chiesa

connivente e concubina

Muta e imbavagliata

Sensale e mercenaria

Lutto


La fonte della notizia è La Valigia Blu, dove potete leggere l’articolo completo, con un testo originale di Don Aldo Antonelli, il quale conclude:

Mi sembra che sia stato Piero Calamandrei a denunciare già da tempo questa inclinazione del popolo italiano alla “putrefazione morale, all’indifferenza, alla sistematica vigliaccheria”. Nel suo libretto “Pio XII Il Vicario di Hochhuth” Luigi Villa cita queste parole di Indro Montanelli: “In Italia, la “Verità” si può dire solo se si è in tanti. Perché in Italia aver torto non è pericoloso. Basta averlo in coro, cioè insieme a tutti gli altri. I pericoli grossi li corre solo chi nel coro fa stecca, anche se la fa per dire una verità, che poi i fatti convalidano. La legge di questo Paese è quella del gregge. Tutto si può fare, sia l’errore che il riconoscimento dell’errore, purché tutti insieme. Per l’isolato non c’è scampo. In ogni epoca e sotto qualunque regime egli è e rimarrà sempre il nemico (delle pecore) numero uno”!

Condivido queste parole in toto. Dobbiamo assolutamente reagire.

Intervista a Julian Assange


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Ecco, questo è l’uomo che rischia l’esecuzione capitale o la reclusione a Guantánamo se finisse negli Stati Uniti, dove non pochi esponenti politici di primo piano hanno pubblicamente dichiarato che meriterebbe l’esecuzione.

Invito ad ascoltare attentamente questa intervista che Sir David Frost ha fatto a Julian Assange per AlJazeera circa un mese fa. Propongo qui la versione che ho sottotitolato in italiano. Di seguito ho aggiunto il testo dei sottotitoli.

Vodpod videos no longer available.

 

Se vuoi leggere la trascrizione …

Giornata del Pubblico Dominio 2011

Logo e link del manifesto del dominio pubblico.
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In molti paesi del mondo – Italia inclusa – il 1 gennaio di ogni anno entrano nel pubblico dominio le opere di autori morti sett’anni prima. Quindi il 1 gennaio 2011 entreranno nel pubblico dominio le opere degli autori morti nel 1940.

Il pubblico dominio, nella sua accezione più ampia, è la preziosa risorsa di informazioni che è libera da quelle barriere all’accesso o al riuso generalmente associate alla tutela del copyright, sia in quanto libera da ogni tutela sul diritto d’autore oppure perché i detentori dei diritti hanno volontariamente deciso di rimuovere tali barriere.

Dal Manifesto del Pubblico Dominio (che invito tutti a sottoscrivere seguendo il link)

Quest’anno, il 22 gennaio, la giornata del pubblico dominio verrà celebrata anche in Italia, e in particolare anche a Firenze, grazie ai ragazzi –  più o meno 🙂  –  del Firenze Linux User Group. Tutti i dettagli nell’annuncio del FLUG.

Abbandoniamo le caserme

noosphere_N_2
Noosfera N.2

In altri luoghi momentaneamente smarrito, memore della conversazione di ieri sera con Diana e Luciano sulla possibilità di fare una scuola che cucia le discipline attraversandole, incuriosito dalla recente ripresa di Gianni Marconato sulle tecnologie didattiche, stuzzicato da un’osservazione di Antonio Fini su Facebook e anche memore delle sue porte aperte, e forse anche rispondendo a Mariaserena Peterlin in cerca dell’Arte e del Pensiero, trascrivo qui un frammento di conversazione iniziata da Antonio al FBar

i luoghi dell’immaginazione, della creatività, dell’innovazione, dell’informazione sono *fuori* dalle istituzioni, in grande parte

fuori dalle scuole, dalle università, dai giornali, dai settimanali, dalle televisioni, dalle amministrazioni pubbliche e fuori anche da molte amministrazioni private

tutti questi sono sempre più i luoghi dell’ovvio, quando va bene del metabolismo basale, purtroppo spesso del metabolismo basale di corpi pingui e malsani, che emanano miasmi di vecchio

i segni di vita si trovano fuori da tutto questo, dove non ci si aspetta, nelle periferie, presso le frontiere, fisiche e non, presso le emarginazioni, e tendenzialmente nel tessuto sempre più connesso che riempie progressivamente lo spazio rimasto libero, per questo tuttavia sempre più minacciato

fu una stronzata degna delle gerarchie ecclesiastiche quella di spedire Don Milani in vetta a un monte ma fu una fortuna perché lì, pur in pochi anni, nel pieno dell’emarginazione e della disperazione, potè dar luogo ad un esperimento che nei luoghi canonici sarebbe stato impossibile

è in tali luoghi “sporchi” che si trovano gli artisti, i poeti, gli scienziati, gli innovatori e le donne e gli uomini che sono innamorati del mondo e sono capaci di spremerne del buono, anche se così terribile

la misura di questo, caro Antonio, la dà proprio anche il piccolo esempio, che tu ci offri in un così piccolo pezzetto di mondo: dopo tutto il pensiero che cola da secoli di filosofia, di psicologia, di neuroscienze, di matematica, di scienze e da chissà quante poesie … nel 2011, in questo lembo di terra che Pasolini, giustamente, vedeva sprofondare nel Mediterraneo, due importanti giornali informano il popolo della percentuale di diffusione delle LIM quale “modernizzazione educativa”, la


Lavagna
InterattivaMultimediale


concettualmente e tecnologicamente una mera stronzatina rispetto a tutto il resto, probabilmente utile in mano a un poeta, dannosa in mano ad un impiegato

Ah, all’articolo dell’Economist che avevo tradotto qui ha fatto seguito un altro articolo, sempre sull’Economist, che non ho tempo di tradurre ma in sostanza: un insegnante ottimo può trasformare una scuola degradata che si trova in un contesto sociale degradato in un’ottima scuola; chi fa buone scuole nel mondo si concentra su
  1. preparazione degli insegnanti
  2. selezione degli insegnanti
  3. prestigio della professione dell’insegnante

Per il resto si usa quello che ci si può permettere con i soldi che rimangono, la tecnologia ce l’hanno già i ragazzi in tasca, forse basta quella.

Gli Stati Uniti spiano su Twitter i supporters di Wikileaks

Birgitta Jónsdóttir, membro del parlamento islandese


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La deriva etica del potere non è solo un problema italiano, ma ha una rilevante dimensione internazionale.

La più grande potenza sta affrontando con enorme difficoltà la diffusione delle informazioni che in internet, per come essa è strutturata, è un fatto naturale.

Il segretario di Stato, Hillary Clinton, aveva appena fatto in tempo a difendere internet, quale luogo elettivo di espressione dei valori di libertà fondanti delle democrazie occidentali, in particolare di quella americana, da “esportare”, che è scoppiato il caso Wikileaks, il servizio web grazie al quale i segreti sporchi di qualsiasi organizzazione possono essere rivelati e diffusi nel mondo.

La reazione degli Stati Uniti è stata a dir poco isterica e rivela l’esistenza di nodi che sono fondamentali per il futuro della democrazia nel mondo.

Si è rapidamente diffusa la notizia della citazione in giudizio che gli Stati Uniti hanno fatto pervenire a Twitter, affinché riveli tutte le informazioni possibili in suo possesso relative ai supporters di Wikileaks, ivi compresa Birgitta Jónsdóttir (account Twitter di Birgitta), membro del parlamento islandese e con una storia pregressa di collaborazione con Wikileaks. Birgitta Jónsdóttir ha annunciato di volersi avvalere immediatamente delle vie legali per contrastare questo grave abuso di potere, ma aggiunge anche:

Non è solo questione delle informazioni su di me. Questo è un avvertimento per chiunque abbia a che fare qualcosa con Wikileaks. È completamente inaccettabile che il dipartimento di giustizia USA mostri i muscoli in questo modo. Io sono fortunata, quale membro del parlamento. Ma per gli altri? È mio dovere fare qualsiasi cosa per fermare questo abuso.

Dal canto nostro, credo che sia nostro dovere dedicare un po’ di tempo ad osservare meglio i fatti di grande importanza che stanno avendo luogo nel mondo, determinanti per il futuro della democrazia. Determinanti anche nel nostro piccolo paese, più della conta pro-contro Berlusconi.