5 pensieri riguardo “Per i ragazzi della III D – Pontassieve – #loptis”
Dire che quello che ho letto nel resoconto sia “fare scuola” davvero mi sembrerebbe limitante, questa è cittadinanza attiva, è aiutare a costruire un’etica profonda che, passando attraverso la”goccia” che ognuno di noi può fare, diventa”mare”.
Il bello che ho trovato tra le righe che descrivono l’esperienza è l’assenza di qualsiasi retorica, niente “buoni e/o cattivi” semplicemente “conoscenza”,essere consapevoli che le tecnologie offrono tante percorsi ma anche tante strade diverse, quelle che rispettano le persone stanno da una parte e “noi adulti”, insegnanti, genitori, professori, ve le indichiamo, a voi la scelta.
Sono certa che i ragazzi sapranno valorizzare un’esperienza così ricca.
Complimenti davvero!
Giusi
Sono veramente contenta che esistano ancora persone che vogliano far vedere il bello delle cose; purtroppo oggi non sempre viene fatto un uso corretto della rete, ma se tutti nel nostro piccolo la usassimo nel modo più corretto per ricavarne i vantaggi…beh, sarebbe un grande passo in avanti!
Giornata di studio inteso oggi, la settimana degli esami è arrivata: ma come ignorare un articolo così bello! E ogni volta imparo qualcosa di nuovo: le crowdmap, per esempio.
Non sono i grandi proclami che producono cambiamento, sono le piccole cose; aveva ragione Madre Teresa: quello che facciamo di bello e di buono a volte ci può sembrare una piccola goccia d’ acqua, ma tante piccole gocce formano l’oceano.
Leggendo il resoconto dell’incontro ho avuto l’impressione che tutto quello che è stato raccontato e spiegato ai ragazzi abbia suscitato il loro interesse e questo è stato possibile, secondo me, perchè non si è trattato delle solite cose scontate, ma di questioni vere, e le cose vere, autentiche non tradiscono, coinvolgono e lasciano un segno.
Che bel resoconto, molto interessante: fa venir voglia di partecipare ad un incontro come questi.
Non perdiamoci quindi d’animo e continuiamo a far conoscere tutte quelle piccole cose che esistono in rete e che vengono nascoste dai giganti.
Dire che quello che ho letto nel resoconto sia “fare scuola” davvero mi sembrerebbe limitante, questa è cittadinanza attiva, è aiutare a costruire un’etica profonda che, passando attraverso la”goccia” che ognuno di noi può fare, diventa”mare”.
Il bello che ho trovato tra le righe che descrivono l’esperienza è l’assenza di qualsiasi retorica, niente “buoni e/o cattivi” semplicemente “conoscenza”,essere consapevoli che le tecnologie offrono tante percorsi ma anche tante strade diverse, quelle che rispettano le persone stanno da una parte e “noi adulti”, insegnanti, genitori, professori, ve le indichiamo, a voi la scelta.
Sono certa che i ragazzi sapranno valorizzare un’esperienza così ricca.
Complimenti davvero!
Giusi
Sono veramente contenta che esistano ancora persone che vogliano far vedere il bello delle cose; purtroppo oggi non sempre viene fatto un uso corretto della rete, ma se tutti nel nostro piccolo la usassimo nel modo più corretto per ricavarne i vantaggi…beh, sarebbe un grande passo in avanti!
Giornata di studio inteso oggi, la settimana degli esami è arrivata: ma come ignorare un articolo così bello! E ogni volta imparo qualcosa di nuovo: le crowdmap, per esempio.
Non sono i grandi proclami che producono cambiamento, sono le piccole cose; aveva ragione Madre Teresa: quello che facciamo di bello e di buono a volte ci può sembrare una piccola goccia d’ acqua, ma tante piccole gocce formano l’oceano.
Leggendo il resoconto dell’incontro ho avuto l’impressione che tutto quello che è stato raccontato e spiegato ai ragazzi abbia suscitato il loro interesse e questo è stato possibile, secondo me, perchè non si è trattato delle solite cose scontate, ma di questioni vere, e le cose vere, autentiche non tradiscono, coinvolgono e lasciano un segno.
Io non c’ero, ma… grazie!
Che bel resoconto, molto interessante: fa venir voglia di partecipare ad un incontro come questi.
Non perdiamoci quindi d’animo e continuiamo a far conoscere tutte quelle piccole cose che esistono in rete e che vengono nascoste dai giganti.
Si continuiamo, cercando di intersecare le nostre traiettorie.