In un laboratorio aperto come questo si intrecciano le storie più diverse. Andare per scuole è anche un modo per evidenziare alcune di queste storie. È il caso di sabato prossimo, quando andremo nella scuola media di Pontassieve.
Giovanna aveva partecipato al cMOOC #ltis13 e poi ha continuato ad ascoltare nel laboratorio #loptis. Come dice nel suo blog, è una ricercatrice, è laureata in chimica e si occupa di tecniche diagnostiche in endocrinologia. Si era iscritta al cMOOC perché le piace molto insegnare. Ma Giovanna è anche una mamma, e vive i problemi di tutti i genitori, come quello dei figli che scorrazzano bradi nelle praterie del cybespazio, con le solite domande che tutti si pongono, soprattutto sulle possibili insidie.
Mamma appunto, ma anche ricercatrice, vera: appena aperto un nuovo orizzonte, parte all’attacco. Così la troviamo che si è coordinata con un’insegnante della scuola e che ha già fatto due interventi, travasando lo spirito del laboratorio nella scuola. Bello.
Insomma, Giovanna il 22 febbraio annuncia che è Di nuovo qui:
Dopo diversi mesi di assenza torno su questo spazio. Nel frattempo ho messo in pratica alcune cose: ho trasformato in blended-learning il mio corso al II anno del corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico. Mi è piaciuto, e anche agli studenti mi sembra. Adesso un passo più grosso: sto erogando in blended-learning anche il mio master “applicazioni cliniche della spettrometria di massa”. L’avventura è appena cominciata.
Ma il bello viene domani! Sarò in classe di mia figlia a fare un percorso che sarà strutturato in 3 incontri sull’utilizzo di internet per trovare informazioni ed elaborarle in modalità collaborativa. Finalizzato ad illustrare strumenti e modalità di lavoro utili per la preparazione delle “tesine” per l’esame di III media. L’obbiettivo che, in accordo con la prof. di lettere, vorremmo raggiungere è indirizzare i ragazzi ad un utilizzo della rete positivo, ragionato e arricchente, alternativo all’utilizzo “pettegolo ed esibizionista” che viene promosso attraverso i social networks. Un utilizzo social basato sugli interessi comuni e sui fatti concreti piuttosto che sul parlarsi addosso.
Vediamo come andrà. Spero di riuscire ad usare questo blog come punto di incontro di questo percorso.
Mi pare che vada molto bene: primo incontro, avvantaggiamoci, secondo incontro. Domattina darò una mano a Giovanna, non a fare l’esperto ma a giocare una parte. Duetteremo: il buono e il cattivo. Molto ancora è da definire, ma una cosa è certa: strumenti liberi e costi minimi: WiilD per la lavagna digitale e sistema Linux WiildOs su computer di fascia minima. Per una scuola più libera per tutti.
P.S. Altri mi chiedono di questi incontri: ci sono ipotesi per Prato, Marsciano e mi pare Monza e/o Lecco. Gli interessati mi correggano errori o omissioni. Altri mi chiedono perché e a che condizioni lo faccio. Lo faccio perché mi interessa – è una forma di ricerca sul campo – finché posso. Se è un insegnante o un genitore a chiederlo, ed è un po’ lontanino, lo faccio in cambio di un primo. Se è un’organizzazione allora mettiamoci d’accordo.
Ehi, ragazzi! Quest’anno siete decollati!!! E io sono ancora a cercare il terminal giusto, trascinando il mio bagaglino… Però vi seguo sempre e, anche se il livello per me è ormai un miraggio, riuscite comunque a darmi l’entusiasmo per continuare a combattere le mie battaglie. Io non ho problemi di alta tecnologia, nè di classi 2.0,…ma ho lottato con tutte le mie forze per ottenere i fondi che servono ad attrezzare un laboratorio di informatica con 28 postazioni! Qualcuno sorriderà, ma l’idea che ciascun bambino abbia un pc davanti e tutta la classe insieme possa imparare qualcosa, per me è un successo enorme!
Successo che devo anche (forse soprattutto) alla frequentazione di questo villaggio.
Continuate così: io mi sono dotata di binocolo e il vostro aereo non lo perdo di vista!
Se il prof. Va a Lecco, mi piacerebbe molfo potermi”infiltrare”, ovviamente se Antonella lo ritiene possibilile, in caso farò di tutto per ovviare a problemi logistici o di impegni. Da Como dovrei potermi organizzare senza troppi problemi. Sarei davvero contenta di una tale possibilità! Sono ovviamente disponibile a dare una mano se occorre nell’organizzazione, questo lo dico ad Antonella.
Bellissima l’idea di mamma Giovanna, questi genitori fanno solo bene alla scuola!
Quello che Giovanna va a fare è collegata alla metodologia didattica del webquest? Interessante, è una modalità collegata alla competenza di cittadinanza europea “imparare ad imparare”.
Questa metodologia, se realizzata a piccoli gruppi, aiuta lo studio cooperativo, riflessivo, lo sviluppo della zona di sviluppo prossimale, tutto torna….
Lo so che questo non è il luogo adatto, lo so, ma oggi è l’8 marzo e non posso non ricordare la grandezza delle donne, che anche nella loro semplice quotidianità rendono un pochino il mondo migliore, Giovanna è tra queste. Evviva!
Un saluto
Io direi che possiamo chiedere ad Andreas di venire a trovarci in zona Brianza, così mettiamo insieme tutti i partecipanti della zona tra Milano, Lecco e Como
Grande Andreas, dove vai lasci il segno e noi, a Milano, viviamo ancora di rendita, cercando di mettere in pratica quello che ci hai insegnato passando di qui!
Prof, confermo per Lecco (provincia)!
Questa mattina, quando ho letto velocemente l’articolo, non mi sembrava possibile che davvero ci sia la possibilità di averla nel mio “territorio”.
Grazie!
… e grazie anche alle ricche esperienze raccontate dalle colleghe nei commenti
Bene 🙂
Andreas, non ti ho mai invitato ma a Pont Saint Martin e a Gressoney Saint Jean in Valle d’Aosta stiamo seguendo, con sforzi e nonostante resistenze genitori di colleghi, tecnici,, qualche tuo suggerimento con bei risultati provenienti dagli allievi.
Con calma, ma prima o poi ti aspetto; tanto, merci Fornero, devo ancora lavorare altri cinque anni per cui qualcosa di nuovo insieme lo faremo.
Ciao
Costantino
Sicuro!
Quando avresti tempo e voglia? ancora quest’anno scolastico o al prossimo; io tra anno di prova e faccenduole varie sono pieno pieno di impegni. M ail 12 giugno andiamo con le classi di Gressoney Saint Jean alle sorgenti del LYS; ai piedi del Mont Rose.
Fammi sapere
Costantino
Voglia sempre. Per il periodo, a questo punto potrei a giugno, anche se di solito quello è un mese nel quale a scuola sono tutti assai affaccendati. Oppure nel prossimo anno scolastico.
Che bello prof! E che bella idea Giovanna!
Io invece ho dovuto quasi abbandonare perché l’ ostilitá dei colleghi e dei genitori, anche, é forte. I colleghi dicono che i ragazzi su ipad si distraggono e che lavorano solo per me. I genitori che hanno troppo da fare: eppure é l’anno in 28 di carriera in cui do meno compiti in assoluto.
Mi sono interrogata a lungo sul perché:
La qualitá dell’impegno richiesto é molto più alta non la quantitá del lavoro, e gli studenti che ci tengono tanto a fare bene, tutti, si impegnano al massimo.
Sono molto spesso sul blog di classe, ma non per obbligo: ci stanno bene! Per me é un successo enorme: discutono di LIBRI e RECENSIONI, collaborano su lavori iniziati in classe, condividono mappe e appunti. Ai genitori non piace, dicono che perdono tempo. E si impegnano poco nelle altre discipline. ( Non tutti in veritá, ma una buona fronda c’é)
I ragazzi esplorano il web, trovano risorse. Le usano e le ripropongono. Una mia alunna dell’ Ecuador ha trovato il pdf dei Promessi Sposi e se li sta leggendo, così per suo diletto, dopo un lavoro sulla peste del’600 fatto in classe sulle fonti ( fra cui Manzoni). Ma per molti è inutile, vuoto se non addirittura dannoso.
Evidentemente sbaglio qualcosa.
Mamme come Giovanna non ne conosco( fra quelle della mia scuola) .
Colleghi come voi, pochi. Fatica tanta.
Dunque anche se mi piacerebbe tantissimo che lei venisse qui a parlarci dell’uso di internet a scuola e a gustare le mie trofie al pesto con fagiolini, temo che sia impossibile. O forse meglio attendere tempi migliori.
Io ci sono – vedi mai…
se i ragazzi si appassionano non mollare! Chiedi aiuto a loro. Loro hanno mille risorse, e la risposta a questa situazione non può che venire da loro. Stai con loro, dalla loro parte e fidati solo di loro.
Grande risposta Giovanna
P.S. Dimenticavo una cosa importante: grazie Andreas!!!!
Grazie a voi, che ci provate 🙂
Brava Giovanna, va avanti e non perdere il tuo grande entusiasmo!!
Anche io “orecchio peloso” cerco di mettere in pratica alcune cose che apprendo da tutti voi.
Per ora ho organizzato una flipped classroom per gli studenti di Infermieristica di Firenze (che sono + di 200) e di Lagonegro. Per quest’anno solo su alcuni argomenti, ma coinvolgendo tutti i docenti del corso integrato.
Inizialmente i più restii si sono mostrati proprio gli studenti che hanno poi partecipato attivamente sia al forum di discussione che alla e-tivity…… forse perchè avevo promesso qualche voto in più a chi avrebbe collaborato attivamente… o…..perchè li ho convinti……???
Sta di fatto che in sede di verifica finale la preparazione degli studenti, sugli argomenti trattati in modo “diverso” dal solito, si è dimostrata nettamente maggiore e proprio quei colleghi che, restii a questo tipo di didattica, avevano partecipato “obtorto collo” solo alla discussione in aula degli argomenti proposti in e-learning, mi hanno cercato per dare la loro disponibilità sia ad aumentare gli argomenti proposti in modo “diverso” che a partecipare più attivamente ……che soddisfazione!!!
ottimo Marilena! Io e te dobbiamo fare qualcosa insieme. Ho qualche idea, se ti interessa……
Giovanna volentieri … quando vuoi!!
Reblogged this on Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino).
Prof si é dimenticato di me Monza comunque Grazie al limite vengo a Lecco
correggo 🙂