L’accoglienza di Poggio alla Croce vista da un ragazzo della scuola

Laboratorio Aperto di Cittadinanza Attiva

Qui solo le sue parole, esattamente come le ha scritte. È scritta anche troppo bene per una persona che un anno fa non sapeva una parola di italiano. Ma è scritta bene perché esprime concetti fondamentali e profondi, che le imperfezioni linguistiche forse mettono ancora più in evidenza: questo ragazzo si sta formando una testa ben fatta, ancor prima di averla ben piena.

Oggi era l’ultimo giorno dello studio a scuola di Poggio alla Croce.
Era una scuola dove gli stranieri imparano un sacco di cose.
Era una scuola dove abbiamo imparato tutto ciò che avevamo bisogno: in italiano; in inglese e soprattutto la cultura italiana.
In questo momento è molto difficile a allontanarci agli abitanti di ” Poggio alla Croce oppure restare da lontani ai nostri maestri o le nostre maestre.
Ci dispiace moltissimi ma non abbiamo il scelto.
Vi diciamo che non abbiamo tante parole da dire perché…

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