Spero che tutti ricordino il temerario gesto di dissenso di Marina Ovsiannikova, giornalista della TV di stato russa.
Riporto qui sotto la traduzione del comunicato stampa di Reporter Senza Frontiere (RSF) dove Marina Ovsiannikova racconta la fuga dalla Russia coordinata da RSF. A seguire il video della conferenza stampa (l’audio inizia soltanto a 4’39”). Qui il testo originale del comunicato.
Ringrazio l’amica Claude Almansi per la tempestiva condivisione della notizia.
Cari amici,
“I mezzi impiegati da RSF sono stati straordinari. Mi hanno salvato la vita, mi hanno aiutato a fuggire dalla Russia, un paese in cui il potere è detenuto da criminali di guerra.”
Queste sono le potenti parole pronunciate dalla giornalista Marina Ovsiannikova durante l’esclusiva conferenza stampa tenutasi questa mattina presso i nostri uffici per raccontare la sua straordinaria fuga da Mosca coordinata da Reporter Senza Frontiere (RSF).
Cinque giorni dopo che Marina Ovsiannikova aveva esposto un cartello contro la guerra alla televisione russa, ho chiamato la donna che era diventata un simbolo della resistenza alla propaganda russa per offrirle il nostro sostegno. A settembre, mentre era agli arresti domiciliari a Mosca, indossava un braccialetto elettronico e rischiava 10 anni di carcere, ci ha detto che intendeva fuggire dalla Russia. Se ne è andata pochi giorni dopo e per quattro mesi, nella massima riservatezza, una piccola cellula di collaboratori di RSF ha lavorato per organizzare la fuga, in quella che è stata chiamata “Operazione Evelyn”.
L’approccio di Marina Ovsiannikova dimostra che è possibile resistere all’apparato propagandistico, che è possibile minarlo dall’interno, dire di no, che è possibile uscire, disertare, opporsi alla falsificazione della storia e degli eventi attuali e alla manipolazione.
È il tuo sostegno a renderlo possibile.
Grazie per la vostra mobilitazione.