Provo Prezi per una presentazione

Non mi piacevano i “lucidi”. Non mi piacciono “le slide”. Non mi piace  PowerPoint. Questo non significa che i lucidi, le slide, PowerPoint non possano essere strumenti utilissimi. È l’appiattimento che non mi piace.

Ho visto che molti di voi hanno scritto qualcosa di Prezi, già nel corso del precedente laboratorio #linf12. Sono andato a rivedere tutti i vari contributi, gli esempi, una sottotitolazione di un tutorial. Elenco i link nella nota.

Allora, visto che domani devo fare una presentazione, ho provato a ridurla in Prezi. Non so se ne farò altre, forse no perché preferisco andare a ruota libera, al massimo con un paio di foglietti scarabocchiati davanti. Tuttavia il sistema è interessante. Non è un altro PowerPoint, è una cosa diversa. Dico subito in cosa mi pare diverso e quindi dove mi sembra che risieda l’interesse.

Con PowerPoint il racconto viene deposto lungo la linea del tempo; prevale quindi la dimensione sequenziale. Con Prezi invece il racconto può dipanarsi nello spazio di una metafora, o volendo anche più d’una; in questo caso l’enfasi è sul percorso nello spazio metaforico del quale la sequenza temporale diviene mera conseguenza.

Vediamo come esempio la relazione sul cMOOC: questo è il link, l’embedding ha qualcosa che non va, devo vedere ma ora il tempo stringe.

La costruzione di una presentazione del genere mi ricorda un po’ la programmazione software ad oggetti: invece di prevedere un flusso sequenziale di eventi si procede alla costruzione dei singoli oggetti. Così ho fatto qui: la consapevolezza di un problema e il desiderio di tentare una soluzione fornisce energia al tutto (sole), le varie tipologie di strumenti stanno nel mastello – modalità corso, attività base, attrezzi web – il tutto serve a far nascere una pianta, alle radici della quale stanno i modi con cui gli strumenti sono proposti e congegnati, che per crescere ha bisogno di un’adeguata e costante irrigazione, e se tutto funziona allora la pianta cresce (numeri) e dona frutti – i vostri feedback.

Ho fatto ben poco per fabbricare questo artefatto, prendendo addirittura uno degli schemi preconfezionati disponibili in Prezi, quello dell’albero per l’appunto. Ho solo aggiunto il mastello degli attrezzi che mi serviva, fatto in pochi minuti con Gimp (concorrente open source di Photoshop). Mastello e attrezzi sono venuti seghettati perché ho fatto il pidocchio per fare un’immagine leggera. Ora non ho tempo ne voglia di rifarlo meglio, il messaggio non è inficiato da un particolare del genere. Quello che importa è che ci si può mettere quello che si vuole. Per fabbricare un contesto metaforico si può per esempio partire da una propria foto, un’immagine o un disegno.

Tecnicamente, ciò che dona a Prezi una tale dimensione espressiva, è il fatto di essere uno “strumento zoomante”. Giocare con la localizzazione e la profondità dello zoom è un po’ come cucire il discorso sul tessuto metaforico. Le possibilità sono tante. Trovo particolarmente divertente la possibilità di nascondere le descrizioni nell’immagine di qualcosa che si vuole descrivere. Qualcosa del genere: questo è il link, stesso problema con l’embedding…

Qualche brevissima nota. È cloud: piazzo la presentazione là fuori, domani vado al convegno, mi connetto con il loro computer e da quel browser la raggiungo e la mostro. È free se si fanno pochi prezi, per avere più spazio si paga qualcosa. È sempre rimanipolabile. Anche il lettore la può manipolare, spostando e zoomando. La presentazione comunque si può anche scaricare sul proprio computer: si riceve un’applicazione che se si fa partire mostra in locale la presentazione; utile se non ci si fida della connessione dove si deve rappresentare; funziona in Windows o Mac, Linux no. Si può scaricare anche una versione sotto forma di applicazione che consente anche di costruire la presentazione in locale, oltre che rappresentarla. Si possono fare presentazioni in remoto: da casa invio ai miei allievi un codice e loro possono vedere mentre faccio la presentazione, al massimo 30 persone. Si possono fare anche altre cose.

Qui sotto le varie risorse che avete prodotto su Prezi. Da rilevare il tutorial di Flavia dove mostra tutto quello che si può caricare. Ora l’interfaccia è un po’ cambiata ma la sostanza è la medesima.


Nota

28 pensieri riguardo “Provo Prezi per una presentazione”

  1. Claude, grazie delle info.. io cmq Prezi nuova versione lo conosco abbastanza bene e sto preparando, con i miei studenti, il manuale con esempi. Appena è pronto posto il link…:-)

  2. Ho visto il tutorial che però è sulla vecchia versione di Prezi. Da un po’ di tempo (tre mesi forse) c’è una nuova interfaccia, più intuitiva e più ricca di opzioni 😦

    1. Grazie dell’informazione, Maria Luisa. È un problema di molti tutorial video su applicazioni Web 2.0 – gli sviluppatori di YouTube sono probabilmente campioni assoluti nell’obsoletare qualsiasi tutorial video con cambiamenti frequenti di interfaccia.

      Però dalla sotto-pagina http://www.amara.org/en/videos/AykGSP4RuEOO/it/626305/ – quella che contiene i sottotitoli italiani di Anna Cilia e Anna Gabrielli, è possibile scaricarli anche come TXT, cioè trascrizione normale: copio sotto pari-pari quella attuale, ma si potrebbero anche raggruppare i “paragrafi” che corrispondono ciascuno a un sottotitolo.

      Ora partendo da questa trascrizione, non sarebbe possibile creare un post blog (o una pagina wiki) aggiornandone i contenuti verbali e inserendovi catture di schermo?

      Poi se cambia di nuovo l’interfaccia, si potrebbe aggiornare soltanto la parte cambiata – mentre un video tutorial va rifatto completamente.

      Trascrizione di cui sopra:

      Per creare un prezi per prima cosa fai il login o iscriviti per un account presso prezi.com

      Ora, fai clic sul nuovo pulsante prezi e dai un titolo e una descrizione.

      È possibile scegliere da una selezione di modelli con contenuti già pronti

      per aiutarti ad iniziare,

      ma in questo tutorial potrai iniziare da un prezi vuoto.

      Per spostarti all’interno del tuo prezi si tiene premuto il tasto sinistro del mouse su una qualsiasi area vuota

      per trascinare in alto…. in basso…..

      a destra….. e a sinistra….

      Fare clic sul pulsante PIU’ posto sulla sinistra per ingrandire

      e fare clic sul pulsante MENO per rimpicciolire.

      Ci sono due modi per aggiungere contenuti al tuo prezi:

      – modalità STILE LIBERO

      con la creazione e l’ inserimento di contenuti e “cornici” a mano.

      – modalità GUIDATA
      con l’uso del pulsante PIU’ per inserire “cornici” con contenuti con pochi click .

      Iniziamo con la modalità GUIDATA

      Sul vostro schermo vedrete un segnaposto con un tasto PIU’.

      Può fare clic e tenere premuto per trascinare il segnaposto ovunque tu voglia

      nel tuo prezi.

      Quando sei soddisfatto della sua posizione, fai clic di nuovo sul segnaposto per selezionare

      quale tipo di contenuto vuoi aggiungere.

      È possibile scegliere tra una cornice quadrata, una cornice circolare, un’immagine o un video.

      Scegliamo un cornice quadrata, poi facciamo click sul pulsante di spunta di color verde

      per aggiungerla al tuo Prezi.

      In prezi,

      o contenitori consentono di raggruppare i contenuti.
      Gli elementi all’interno di una cornice possono essere spostati

      e ridimensionato insieme.

      Le “cornici” sono simili alle diapositive perché sono spesso usate quando si ferma la navigazione

      all’interno della vostra presentazione.

      Ma le “cornici” non sono così restrittive come le diapositive.

      È possibile fare una panoramica e fare uno zoom sui singoli contenuti all’interno della cornice.

      Inoltre, a differenza delle diapositive, le “cornici” possono avere diverse forme e dimensioni, consentendoti di creare

      una presentazione visivamente più accattivante.

      Adesso aggiungiamo del testo all’interno della nostra cornice di forma quadrata.

      Per farlo basta fare doppio clic ovunque ed iniziare a digitare il testo. Fai clic su OK

      quando hai finito di scrivere, per salvare il testo nel tuo prezi.

      È possibile modificare questo testo utilizzando lo strumento di trasformazione “a zebra”. Fai clic per selezionare,

      quindi spostare…

      modificare in dimensione

      e ruotare…

      utilizzando ogni sezione della “zebra”.

      Per aggiungere altri contenuti, è possibile utilizzare il pulsante PIU’ sulla sinistra dello schermo.

      Questo crea un altro segnaposto che è possibile posizionare;

      quindi fare clic su per aggiungere i contenuti.

      Aggiungiamo un’altra cornice quadrata.

      Proprio come prima, puoi fare doppio clic per aggiungere testo…

      Quindi usa lo strumento “a zebra” per posizionare e ridimensionare.

      Un modo rapido per vedere tutto ciò che hai aggiunto è quello di cliccare sull’icona HOME

      sulla sinistra

      Prezi automaticamente fa uno zoom per darti una panoramica. È anche possibile fare clic sulla cartina

      in alto a sinistra per navigare all’interno del tuo prezi.
      Fai clic su qualsiasi contenuto per portarlo in primo piano.

      Aggiungiamo alcune immagini alla tua cornice.

      A tale scopo, fare clic sul pulsante PIU’ all’interno di ogni cornice,

      Seleziona l’icona dell’immagine,

      e carica un’immagine a tua scelta.

      Le immagini possono essere posizionate e ridimensionate, come il testo,

      utilizzando lo strumento di trasformazione “a zebra”.

      Nota che quando aggiugi contenuto utilizzando il pulsante PIU’ viene aggiunta una miniatura alla barra laterale

      sulla sinistra.

      L’ordine di queste miniature dall’alto al basso

      mostra il percorso che fa il tuo prezi quando lo presenti.

      È possibile cambiare l’ordine trascinando e rilasciando le miniature nella barra laterale.

      Quando il contenuto è a posto ed il percorso è deciso, è possibile premere il pulsante Visualizza e vedere

      come viene la presentazione di prezi.

      Quando si fa clic sulla freccia Avanti si visualizza il prezi nell’ordine

      delle miniature.

      Puoi cliccare il tasto HOME per visualizzare la panoramica dell’intera presentazione…

      o è possibile esplorare senza seguire il percorso impostato. Basta cliccare su qualsiasi contenuto

      per ingrandirlo.

      Quando hai finito la presentazione è possibile fare clic sul pulsante fine per apportare ulteriori modifiche

      al Prezi.

      Aggiungiamo un titolo alla nostra intera presentazione.

      È inoltre possibile aggiungere contenuto in modalità FREESTYLE usando il menu nella parte superiore sinistra.

      Per esempio puoi selezionare il pulsante FRAME (cornice) e creare una cornice circolare per una panoramica.

      Per aggiungere contenuto in modalità FREESTYLE sotto forma di miniatura

      seleziona il pulsante PERCORSO dal menu e faI clic su qualsiasi contenuto PER aggiungerlo alla fine

      del tuo percorso.

      È possibile mostrare il tuo prezi completo come prima, facendo clic sul pulsante Visualizza

      e spostandosi in avanti nel percorso.

      Per ricapitolare:

      Utilizzare il pulsante PIU’ per aggiungere rapidamente il contenuto.

      Utilizzare lo strumento di trasformazione “a zebra” per spostare, ridimensionare e ruotare qualsiasi contenuto.

      Ridisporre le miniature per impostare l’ordine in cui presentare il contenuto.

      Utilizzare il menu in alto a sinistra per aggiungere contenuto in modalità FREESTYLE al prezi.

      Premere il pulsante Visualizza per presentare.

  3. A proposito dei post “tutorial Prezi con sottotitoli” nella nota: in realtà documentano il corso della collaborazione tra Anna Cilia (scienzematematiche) e Anna Gabrielli (annamooc) nel sottotitolarli in http://www.amara.org/en/videos/AykGSP4RuEOO/info/prezi-tutorial-getting-started/ sui loro blog rispettivi.

    Raggruppandoli cronologicamente (1):

    26 maggio Anna Cilia http://scienzematematica.wordpress.com/2013/05/26/tutorial-prezi-con-sottotitoli/ [aggiornato il 2 giugno]

    30 maggio Anna Gabrielli http://annamooc.blogspot.it/2013/05/basestate-language-it-videourl-httpwww.html [senza titolo – non c’è nella nota]

    31 maggio Anna Cilia http://scienzematematica.wordpress.com/2013/05/31/tutorial-prezi-con-sottotitoli-2/ [non c’è nella nota]

    3 giugno Anna Gabrielli http://annamooc.blogspot.it/2013/06/tutorial-prezi-con-sottotitoli-2.html

    Però quanto ai video ivi embeddati, solo l’ultimo post di Anna Gabrielli contiene la versione Amara che rimarrà sempre l’ultima versione dei sottotitoli italiani (non per forza la loro in futuro) con quelli inglesi in alternativa, perché il player di Amara è impossibile da embeddare su quasi qualsiasi piattaforma, salvo su blogger che usa Anna Gabrielli.

    Negli altri 3 post avevano embeddato diverse copie YT del tutorial, con sottotitoli in fieri.

    (1) Questa cronologia si può anche seguire in http://www.amara.org/en/videos/activities/AykGSP4RuEOO/

  4. Grazie! io ho condiviso il link di symbaloo con tutte le classi così tutti vedono tutti i lavori di tutta la scuola. E’ davvero semplice… più facile da fare che da raccontare.. puoi raggruppare come vuoi, io ho preferito fare un webmix per ogni tipologia di classe. Abbiamo anche una sezione risorse ed una, non ancora completa con gli ultimi lavori sul tema Comunicare. Recentemente Symbaloo ha un look diverso con versione italiana, quindi i vari manuali in rete sono della vecchia versione. appena la scuola mi lascia respirare conto di fare un micro tutorial.

  5. Maria luisa, ma che belle!
    I miei studenti di prima qualcosa hanno fatto, ma poco e solo gli ultimi mesi.
    Mi piace molto l’idea di symbaloo.
    Mi dai qualche indicazione per l’uso?
    Grazie

  6. dimenticavo… la possibilità di creare frame invisibili, permette di fare il mapping di una immagine, di un percorso, di un soggetto… non c’è la possibilità di inserire un link tra le opzioni ma basta incollare l’indirizzo dentro una casella di testo e voilà… immagini come sfondi e musica di sfondo.. e tanto altro. Con i ragazzi abbiamo uno spazio dove ci scambiamo via via le cose che scopriamo. E’ un lato del mio lavoro che mi piace parecchio 🙂

  7. io uso prezi, anche i miei studenti.. loro sono diventati bravissimi, dalle mappe interattive alle linee del tempo, ci linkano video di youtube e i prezi dei compagni, le immagini si possono cercare direttamente da prezi senza dover passare al browser.. condividono affinchè i componenti di un gruppo ci lavorino insieme, copia e incolla dei testi, link ad altri siti; abbiamo provato anche altre apps cloud ma il più flessibile finora ci pare prezi.
    Non so la storia del numero limitato di prezi, il limite credo stia nei mega disponibili. Ecco un esempio di come i miei alunni lo hanno autonomamente analizzato, esplorato, utilizzato per i loro gruppi di lavoro
    http://www.symbaloo.com/shared/AAAAB3kXR5QAA42ARjNZuQ==
    http://www.symbaloo.com/shared/AAAAB3kgkOMAA42ARjNiVA==
    Qualcuno ha preparato la mappa per l’esame. Durante le vacanze predisporranno micro manuali e tutorial per i compagni.
    Un aspetto interessante è analizzare come hanno costruito il loro percorso di ricerca e conoscenza. Dice molto su di loro….

    1. Nella mia classe 2.0 (classe II° ITIS Severi di Padova) ho insegnato ai ragazzi ad usare prezi ma poi li ho lasciati liberi di usare Power Point o Prezi per realizzare delle presentazioni di Biologia che servissero di supporto ai compagni per lo studio. Ne sono usciti dei bei lavori che ho inserito nella piattaforma Moodle di Istituto.
      Mi piacerebbe imparare ad usare symbaloo per inserire tutte le presentazioni realizzate (ben 28!). Chi ha promesso il tutorial?

  8. Carinissimo!!!
    … quanto agli attrezzi seghettati me ne sono accorta solo dopo che l’ho letto nel post…. mi pare vadano benissimo.

    Interessante questo tipo di presentazione voglio provare a costruirci un caso clinico o la presentazione di una patologia.
    Grazie Prof!!

  9. Prezi mi piace molto e lo uso anche parecchio a scuola proprio per i motivi che ha elencato lei prof, lo preferisco anch’io nettamente a powerpoint. Perchè? Ma è proprio la mente che esplode e parla a ruota libera, torno sui miei passi, amplio, rifaccio il percorso, vado un po’ da un’altra parte…. è vero che si può fare lo stesso con powerpoint, ma ci vuole molto più tempo…. in prezi hai tutto sottomano, poi adesso gli sfondi sono veramente utili, sono metafore dei viaggi che si vogliono raccontare. PS prendo anch’io la sua presentazione! 🙂

    1. Un tempo quando non c’era ancora prezi, per le presentazioni ficcavo tutto in una cartella – brevi pagine html, immagini – poi aprivo ciascuna cosa in una scheda di Firefox e vi navigavo così, dai titoli delle schede.
      Una sera, prima di un incontro con genitori, mentre tiravo fuori la roba dalla cartella il direttore della scuola mi ha detto, scandalizzato: “Ma Tu Non Usi PowerPoint??!!” Io: “No, mi fa venire i brufoli.”

      Prezi non l’avevo utilizzato finora, perché quelli che avevo visto non avevano la trascrizione. Adesso ci provo.

  10. Buongiorno, vero che posso “diffondere la tua parola”????
    uso prezi da due anni ormai e l’anno prossimo dovrò fare un corso di presentazione a dei colleghi e queste tue parole mi sono piaciute!!
    un saluto e buona giornata a tutti.

    ps. PENULTIMO giorno di scuola iuuuuuu

  11. Rimbalzando dal commento di Francesco (valottof) su narrazione e linearità:

    Andreas, la trascrizione (per forza lineare) che si può aprire da un link sotto il tuo prezi era attivata di base, per default, o l’hai dovuta attivare tu? E c’è verso di controllare come viene la trascrizione mentre si lavora sul prezi, per evitare il rischio di annidamenti eccessivi di cui parla Francesco?

    È che la forma spaziale aperta e combinabile dall’utente dei prezi sarà particolarmente congeniale a un certo tipo di utenti – in particolare a chi ha una lingua dei segni come prima lingua, che sfrutta appunto lo spazio (1) – però ad altri meno, e per i ciechi quella trascrizione è l’unico accesso al contenuto del prezi.

    (1) Infatti quando Joyce Edmiston e Stephanie Jo Kent avevano lanciato il progetto #demx (per Deaf EMergency X) nel 2011, dove chiedevano ai sordi e sordastri di twittare con quel hashtag su come venivano avvertiti di una prova generale US di allarme per catastrofe, l’avevano presentato nel prezi Deaf Eye on Emergency, oltre che in post testuali sui loro blog, http://xpressivehandz.blogspot.ch/2011/11/deaf-eyes-do-emergency-warnings-catch.html e http://www.reflexivity.us/wp/2011/11/deaf-tweet-to-teach-emergency-responders/

  12. Mi viene in mente come possibile applicazione una ricerca di nomi su una carta geografica, dove l’allievo non può vedere subito le parole (come su una carta muta), poi zoomando trova conferma o meno a ciò che ha ricordato. Mi vengono in mente anche le poesie visive di certi poeti contemporanei come Dylan Thomas. La poesia per sua natura procede per scarti metaforici. Immaginate di vedere distribuiti sopra un disegno o una foto i versi di San Martino “La nebbia ag’irti colli/piovigginando sale…), naturalmente a blocchi (strofe) collegate in successione da qualcosa di tenue, basta una linea sottile per unire le strofe in successione. Suggestivo per un bambino!

  13. la meravigliosa analisi suggerisce un paio di concetti:
    l’elemento visivo (visual thinking) aiuta a generare idee ed ordinarle anche in combinazioni molteplici.
    si può sviluppare un ragionamento a partire da singoli elementi che lo compongono (gli oggetti) ed identificarne e/o esplorarne le connessioni … fino a comporre una storia.
    Si può sfruttare efficacemente nella didattica?

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