
Recupero il post di apertura del blog The power of smiling che Elena ha scritto ormai diverso tempo fa. Inizia così:
Benvenuti! 🙂
Il mio blog si apre proprio così: con un sorriso, rivolto a tutti coloro che leggeranno questo post quasi per errore e a tutti coloro che invece decideranno di seguirlo con più attenzione perchè, come me, hanno completa fiducia nelle potenzialità del sorriso.
Questo incipit mi era rimasto impresso. In un post successivo Elena introduce Hunter Patch Adams, il medico statunitense che ha dedicato tutta la vita a diffondere la terapia del sorriso. Molti probabilmente conoscono questo personaggio attraverso il film dove Patch Adams è interpretato da Robin Williams. In questo blog vi sono numerose tracce della terapia del sorriso e anche di Patch Adams.
Ogni anno succede qualcosa di diverso. Per tre volte c’è stato un seminario. Lo schema era il seguente.
Il prof inizia un discorso di ampio respiro ma secondo lo schema classico, dove lui parla e gli studenti scaldano la seggiola. Il titolo era del tipo “I care” o simile. In realtà il prof aveva preparato un discorso da circa venti minuti, poi iniziano a accadere degli imprevisti, che a fasi alterne si amplificano per degenerare nel caos, il prof tenta di mantenere il controllo ma nel fare questo si smaschera e da progressista-libertario svela il suo vero volto autoritario, ma in modo isterico e inconcludente. Perde il controllo con l’invasione di campo di un gruppo di clown. Dopo un breve spettacolo i clown descrivono la loro attività in corsia.
In realtà gli imprevisti stati sempre ampiamente pianificati insieme al gruppo di studenti clown di M’illumino d’immenso e anche altri ex-studenti. Il gruppo è nato come una sorta di spin-off di questo corso, successivamente all’incontro fortuito del sottoscritto con i clown Federico Magherini (Nuvola) e Mirko Gianformaggio (Formaggino). A dire il vero non del tutto fortuito: conobbi Nuvola in uno spettacolo a Mercantia dove ero andato con l’idea che ci avrei trovato ispirazione per qualcosa di cui sentivo il bisogno, per dare aria ai corsi universitari.
L’idea di fondo era quella di introdurre una dose di ambiguo in una pianificazione altrimenti mortifera degli studi, convinto come sono che l’apprendimento non possa essere disgiunto dalla creatività e che questa possa emergere solo al confine fra il determinato e l’ambiguo.
I seminari erano pianificati nella parte iniziale, per la quale esisteva un sorta di copione ma poi era previsto l’imprevisto: si trattava cioè di scaldare l’atmosfera al punto da scatenare reazioni spontanee.
Il primo anno Nuvola e Formaggino e altri ex studenti-attori erano seduti fra gli studenti, ignari. Nuvola faceva la parte dello studente stagionato, empatico e sfigatello parcheggiato da tempo al terz’anno. Formaggino era invece un giovane medico cazzoso venuto al seminario perché incuriosito dal tema. Il mio discorso era progettato in modo da toccare il tema del ruolo dell’empatia nelle cure mediche. Gli altri studenti (mitici Pitoncavallo, Aeroalex, Francesco e altri … vado a braccio), divisi a priori fra le due opposte frazioni, dovevano intervenire per scaldare ulteriormente l’atmosfera.
Gli studenti veri ci cascarono completamente e ne venne fuori una sorta di rissa fra falchi e colombe. Era proprio quello che doveva succedere. Io iniziavo a ad essere inutilmente autoritario. Ad un certo punto, Nuvola, come da copione, si alzò per venire concitatamente verso la cattedra. Accaddero clamorosi imprevisti. Uno studente che sedeva in prima fila placcò Nuvola. Nuvola, dal fisico non esattamente aitante, scomparve fra le braccia del ragazzo, di colore e con un fisico imponente. Dal palco vedevo solo due occhi strabuzzanti spuntare dalle spalle erculee del giovanotto, che l’aveva immobilizzato per difendere il suo professore!
Contemporaneamente, un medico vero, mio amico, che era venuto a vedere il seminario, si precipitò anche lui alla cattedra allarmato per la piega che aveva preso la situazione. Fu un momento molto difficile perché dovevo cercare di tranquillizzare i miei generosi difensori ma senza rovinare la sceneggiata. In qualche maniera la cosa andò avanti fino all’irruzione dei clown musicanti che destituirono definitivamente il prof.
Gli altri due seminari furono diversi ma la logica era la stessa. Qui c’è un brogliaccio di quello dell’anno successivo.
Il gruppo dei ragazzi di M’illumino d’immenso è tutt’ora attivo. In tutti questi anni hanno svolto un’attività straordinaria. Ora hanno anche un sito ufficiale, per così dire, ma io sono affezionato al loro vecchio blog, perché è più vivo, con un post per ogni intervento fatto in ospedale: 338 dal 2007 ad oggi! Interessante uno degli ultimi dove si narra del fatto che una paziente ha iniziato a partecipare facendo il clown …
Andate a visitare il blog o il sito e, se desiderate partecipare, contattateli. Chiunque lo può fare!
Nel corso del 2006/07 fu possibile organizzare anche una visita di Patch Adams a Firenze (cercate “Patch Adams” in questo blog). Fu un grande evento, per certi versi, anche perché ormai è uno showman navigato e riesce a portare il suo messaggio in maniera molto efficace e anche divertente.
Devo però dire che era appunto un evento, con quel qualcosa di scontato, in un mondo che pare a volte fatto di soli eventi. Io ho trovato mille volte più interessanti e coinvolgenti i seminari vissuti in prima persona dagli studenti.
Grazie…riferimenti che non conoscevo. Riprenderò l’argomento nel mio blog, dal momento che ho fatto mia, da tempo, quell’espressione di Patch Adams che dice: “la medicina è uno scambio d’amore, non un business. L’antidoto a tutti i mali è l’umorismo”.