Lo screenshot #loptis

Post aggiornato il 4 novembre 2013 @ 11:00: ho aggiunto un’appendice sullo screenshot con congegni touchscreen – tablet, cellulari ecc.

Clicca qui per scaricare la versione in pdf.


Cos’è lo screenshot? – abbiamo chiesto nell’ultimo post. In 48 ore hanno risposto 56 persone un terzo delle quali hanno votato “No”. Ne sarebbe bastata una per scrivere questo post. Prima però anticipiamo il prossimo argomento con un sondaggio.

Bene, torniamo allo screenshot (cattura schermo). È semplicemente una foto dello schermo: in inglese screen vuol dire schermo e to shot scattare, scattare una foto. Certo, si può anche prendere il cellulare e scattare una foto dello schermo del computer, poi scaricarla dove si desidera, magari postarla nel blog o in Facebook, o da qualche altra parte.

In realtà per screenshot si intende qualcosa di meglio: un’immagine dello schermo presa dal computer stesso. In fin dei conti quello che vedete sullo schermo è già un’immagine, anzi è un’immagine digitale ed è il vostro computer che la contiene già. Ecco che invece di “scattare la foto” dello schermo che verrebbe quasi sicuramente degradata, a meno che non siate particolarmente bravi nell’arte della fotografia, vale la pena di usare un software che, nel vostro computer, acchiappa l’immagine che vedete sullo schermo e la copia da qualche parte.

Ma perché fare una cosa simile? Beh, potrei dire perché in editing multimediale ci sta bene. Potrebbe fare parte del “programma”. Ma soprattutto perché può servire, per esempio per comunicare un problema. Ogni tanto qualcuno mi scrive

– Non mi riesce di fare il login in questo sito…

oppure

– Non riesco a scrivere commenti in questo blog, mi chiede una password, che devo fare?

Ecco, tanto per iniziare una raccomandazione generale. Quando chiedete aiuto nel cyberspazio, aiuto tecnico intendo, dovete sempre descrivere il contesto, nel modo più circostanziato possibile. Domande del tipo

– Non mi si apre – Non mi dà niente – Non mi risponde

sono perfettamente inutili. Sono domande alle quali è impossibile rispondere. Il computer – tablet, telefono, sempre computer sono… – è una macchina estremamente complessa, composta da una miriade di componenti hardware e software, ognuno dei quali nella maggior parte dei casi può essere configurato in un’ampia varietà di modi. I motivi per cui non succede ciò che vi aspettate possono essere tantissimi e, senza un’adeguata descrizione del contesto, nessuno può darvi aiuto.

Ciò detto, in molte circostanze può essere utile inviare una foto, ovvero fare uno screenshot dello schermo che descriva la situazione, per esempio la segnalazione di un errore in risposta all’operazione che avevate chiesto di fare al computer: volevate scrivere un commento in questo blog ma il blog vi ha posto una domanda che non capite. Bene: fate uno screenshot e inviatemelo. Così facendo inviate un mucchio di informazioni: il testo esatto delle segnalazioni o delle condizioni di errore, la vostra situazione nei confronti di WordPress (loggati, non loggati…), il browser che usate, il tipo di sistema operativo che usate, ecc.

Ma come si fa? Fra le tante operazioni possibili lo screenshot è una di quelle più a portata di mano, anzi di tasto, perché sulle tastiere dei PC c’è un tasto apposta per questo: il tasto Stampa. Attenzione però: le tastiere sono tutte simili ma non uguali, almeno per quanto riguarda i PC.

Windows

Posso mostrarvi tre varianti:

Il tasto "Stamp-RSist" su un altro laptopIl tasto "Stamp-RSist" sun un altro laptop ancoraEsempio di tasti da usare per lo screenshot

Clicca su ciascuna delle immagini per vedere meglio

Nell’ultimo esempio il tasto è addirittura sdoppiato in due rispetto agli altri computer:  Stamp  è diventato  PRTSC  mentre R Sist è diventato SYSRQ ! Che si può fare per affrontare questa varietà? Niente, imparare ad affidarsi un po’ all’intuito, provare – non scoppia nulla – e magari chiedere in giro…

Quando si preme il tasto Stampa – o quello che è – sembra che non succeda nulla perché Windows non dice nulla. In realtà l’immagine è stata copiata negli Appunti (Clipboard)), ovvero quella memoria volante nella quale si possono appoggiare informazioni per trasferirle da un’applicazione ad un’altra – per esempio quando si fa il “copia-incolla” con le combinazioni di tasti Ctrl-cCtrl-v. Quindi una volta premuto Stampa, ci dovete credere e dovete andare a “incollare” da qualche parte l’immagine usando la combinazione Ctrl-v. Naturalmente se fate subito Ctrl-v e magari avete aperto qualcosa che può accettare solo testo, allora non succede nulla lo stesso: non potete spacciare un’immagine dove ci si aspetta testo.

La cosa più immediata che potete fare è aprire l’applicazione standard per la manipolazione delle immagini di Windows: Paint, che si può raggiungere attraverso Avvio -> Tutti i programmi -> Accessori -> Paint. Qui potete arricchire lo screenshot con annotazioni varie e salvare l’immagine nel formato che volete – tutte cose su cui capiterà di ritornare, per ora basta questo.

Variante: se tenete premuto Alt quando battete Stampa (combinazione Alt-Stamp) allora il sistema copia negli Appunti  solo il contenuto della finestra attiva.

Nei sistemi Windows più recenti – Vista, Windows 7 e 8 – esiste un’alternativa più articolata, un’applicazione dedicata proprio alla cattura di immagini dallo schermo: lo Strumento di cattura (Snipping tool), seguite il link per avere istruzioni complete, ma è molto facile da usare. Riassumo quanto detto con il seguente piccolo tutorial.

Di seguito aggiungo qualche nota per chi usa Linux o Mac.

Linux (Ubuntu)

Il tasto Stampa e la combinazione Alt-Stampa svolgono la stessa funzione ma il sistema si comporta in modo un po più carino, aprendo una finestra dove si può decidere se copiare l’immagine negli Appunti oppure in un file del quale si possono scegliere subito il nome e la localizzazione.

Ci sono vari altri modi. Cito solo quello “all’altro estremo”, preferito da chi ama controllare la Macchina scrivendo comandi espliciti, piuttosto che cliccando icone.

Si tratta di usare i tool della suite ImageMagick che consentono di fare operazioni su immagini dalla riga di comando, appunto. Per chi usa distribuzioni basate su Debian, tipo Ubuntu ma non solo:

  • verificare se nel proprio sistema esiste il package ImageMagick, ed eventualmente installarlo:
    sudo apt-get install imagemagick
  • poi per importare una sezione rettangolare dello schermo nel file di nome, che so, pippo.png:
    import pippo.png
    Appare un cursore da trascinare per fare la selezione, una volta selezionato il rettangolo desiderato l’immagine finisce nel file pippo.png.

Il comando import ha un mare di opzioni possibili, come usuale per questi comandi. Io uso sempre questo, funziona molto bene.

Mac OSX

Le tastiere delle macchine Apple sono uno po’ diverse da quelle dei PC ma son tutte uguali fra loro. Un utente PC ci trova due tasti che non conosce: Command e Option, designati anche da due simboli caratteristici, che vedete nella figura qui sotto. I tasti Shift e Control (Ctrl) sono invece comuni alle tastiere dei PC.  Tutti questi tasti vengono usati per creare combinazioni (tasti di abbreviazione, shortcut) che consentono di impartire comandi diretti al sistema operativo. Mac ne offre una gran varietà, molti più di Windows. Questo tipo di comunicazione con la macchina è molto gradito da chi ha problemi ad utilizzare interfaccia grafica e mouse – ipovisione, problemi di controllo del mouse. Nella figura è messa in evidenza la combinazione base che produce uno screenshot.

tasti_mac

Ecco l’elenco delle combinazioni relative agli screenshot:

  •     Command-Shift-3: esegue lo screenshot dello schermo e lo salva in un file sul desktop
  •     Command-Shift-4, consente di selezionare un’area, della quale fa poi lo screenshot che copia in un file sul desktop
  •     Command-Shift-4 poi uno spazio e click su una finestra: fa lo screenshot di quella finestra e lo copia in un file sul desktop
  •     Command-Control-Shift-3: esegue lo screenshot dello schermo e lo salva negli Appunti
  •     Command-Control-Shift-4, consente di selezionare un’area, della quale fa poi lo screenshot che copia negli Appunti
  •     Command-Control-Shift-4 poi uno spazio e click su una finestra: fa lo screenshot di quella finestra e lo copia negli Appunti

Da Mac OSX 10.5 in poi (Leopard) se si premono i seguenti tasti con le combinazioni Command-Shift-4 or Command-Control-Shift-4

  • Spazio, congela la dimensione della regione selezionata e consente di spostarla tutta muovendo  il mouse
  • Shift, consente di riaggiustarre solo un lato della regione selezinoata
  • Option, consente di ridimensionare la regione selezionata lasciandola ancorata al suo punto centrale

Anche nel Mac c’è un’applicazione che consente di catturare lo schermo. È Anteprima (Preview), solitamente utilizzata per visualizzare i file in formato pdf. Si esegue lo screenshot con Archivio -> Cattura immagine dallo schermo e poi si può scegliere fra una selezione rettangolare, una sola finestra o tutto lo schermo.

Touchscreen

Aggiungo qualche nota sugli screenshot con i congegni touchscreen grazie al commento di Orlanda.

Non è semplice coprire tutti i casi, data la proliferazione selvaggia dei congegni (device) e delle versioni. Se sollecitato cerco di integrare, ma tendenzialmente solo citando casi che ho la possibilità di sperimentare personalmente. Con una precisa idea di insegnamento: mostro solo ciò che sono in grado di fare. Le eventuali eccezioni le segnalo esplicitamente: ti dico come si fa e chi me lo ha detto ma io non ho potuto provare.

Touchscreen dunque. Con questi intendo sia i tablet che i cellulari. Cito i seguenti due casi che ho appena provato.

Tablet iPad

Ho usato un iPad di prima generazione: iPad I, sistema IOS 5.1.1. Le istruzioni le ho “ripassate” qui. In italiano:

  • Cliccare il “bottone iPad” tenendo premuto il bottone di accensione.sshot_ipad_00
  • Lo schermo dovrebbe lampeggiare l’iPad dovrebbe emettere il suono di uno scatto (questo dipenderà anche dai setting del vostro apparecchio). Andate ad aprire l’applicazione “Immagini” (nella figura invece di “Immagini” l’app si chiama “Photo” perché è un iPad in versione inglese, ma fa lo stesso). Ci dovrebbe essere lo screenshot appena fatto.sshot_ipad_01
  • Aprite quindi l’immagine. Se la volete trasferire su qualche computer un metodo immediato è quello di spedirvela per email. Basta cliccare sull’icona di spedizione, quindi Invia foto per e-mail ecc. sshot_ipad_03_1

Cellulare Galaxy S-III

Per la cronaca: GT-19300, Sistema Android 4.1.2.

Il modo può cambiare da una versione all’altra. Su quella sopracitata, si va nelle Impostazioni (ruotina dentata in alto a destra nella pagina delle notifiche – quella si “svela” scorrendo il dito dall’alto al basso), poi Movimento, quindi mettete la spunta (check) su Screenshot con lato mano (quello che usate per spaccare i mattoni quando fate karate).Screenshot_2013-11-04-10-33-46

Provatelo. Passate il lato-karate della mano da destra a sinista o viceversa sullo schermo, lui lampeggia e ronza, voi andate a ripescare l’immagine nella solita galleria delle foto, ecc.

86 pensieri riguardo “Lo screenshot #loptis”

  1. Prof. Andreas…grazie delle preziose informazioni che sto scoprendo studiando man mano i suoi interventi… Mi sono presa un po’ di tempo (forse troppo disteso), ma non volevo studiare quest’esame come ho affrontato gli altri …semplicemente voglio diventi un’importante risorsa di formazione e conoscenza, per tanti aspetti che mi hanno sempre incuriosita!.. Effettivamente di tutte queste cose (molto pratiche!!) ahimè non se ne parla in altri corsi. Ho conseguito un corso di perfezionamento EPICT e l’ecdl, ma tra tutto quello che ho appreso in realtà niente è stato così pratico come il suo… Relativamente allo screenshot, l’ho scoperto per pura casualità con l’ipad, mentre accingendomi a fare altro ho fortuitamente premuto tasto d’accensione e tasto centrale e magia avvenne!!.. Da allora lo utilizzo ed è veramente utile ( ovviamente ciò che io ho imparato alla mia veneranda età i miei alunni la conoscevano già sia come termine che in pratica!)..

    1. Molto interessante questo post e ci fornisce davvero nozioni ed istruzioni dettagliate su come eseguire screenshot e sul come farlo a seconda del dispèositivo con il quale si vuole fare …
      Quante cose si possono fare con il pc ! 🙂
      Buona serata a tutti .

      1. Ah grazie, hai trovato un aggiornamento che avevo dimenticato di fare. Il corso di Editing ha avuto luogo in autunno. Poi, all’inizio dell’anno, è deceduto il vecchio server dell’università che usavo per metterci vari materiali didattici. Mi sono subito riorganizzato con un altro server e ci ho messo quello che mi serviva per il laboratorio informatico, che è iniziato a aprile. Mi sono così dimenticato di portarci altri materiali, fra cui quello che mi hai segnalato. Prova ora, dovrebbe funzionare.

        Grazie!

  2. Di questo post sorprende la ricchezza dei commenti.
    Lo screenshot è una funzione utilissima ma stranamente tanto misconosciuta. A suo tempo l’ho scoperta perché ne ho avuto bisogno e mi sono messo a cercare su Internet. Mi serve spesso per produrre guide (da anni mi trovo a produrre guide su come si fa a … per studenti e colleghi). Ultimamente mi sta incuriosendo la possibilità di fare videotutorial, di cui vedo il proliferare.
    Personamente per fare lo screenshot uso un programma free, principalmente un image viewer, dotato di molte altre funzioni che consentono una rielaborazione veloce ed efficace (riduci, taglia, inserisci frecce, testo, cornici). Su smartphone e tablet Android uso accensione + volume giù. Recentemente ho scoperto che una impostazione di dropbox consente di salvare gli screenshot direttamente su dropbox, cosa utile se li si vuole linkare ad altri.
    Le scorciatoie da tastiera sono insostituibili e assicurano una velocità incomparabile rispetto all’uso del mouse. Sarà perché ho iniziato con Wordstar, e si doveva imparare una serie di comandi da tastiera (ricordo ancora il Ctrl+K+C), così mi è rimasto il gusto e la praticità per per la cosa.

  3. Con grande ritardo ho ritrovato questo post, utilissimo!!

    Da circa tre settimane ho un Mac. Prima utilizzavo Windows e lo screenshot è sempre stato più che indispensabile, soprattutto per le presentazioni Power Point.
    Con mia grande sorpresa ho cercato e ricercato il tasto Stamp sul Mac e credevo addirittura non avesse la funzione!

    Poi sono tornata qui e ho svelato l’arcano grazie a questo utile post ‘pratico’. Ritengo comunque che lo Stamp sia molto più efficace, andare ogni volta a recuperare l’immagine sulla scrivania non è sempre agevole. (come molte altre funzioni del Mac, non sempre all’altezza della reputazione, a mio avviso)

    Da poco ho anche cambiato cellulare, questa volta Nokia con sistema Windows 8, anche qui lo screenshot che si ottiene dalla combinazione di due tasti è indispensabile. Permette di condividere, scambiare o salvare informazioni, memorizzare pagine web e molto altro… ad esempio inoltrare conversazioni fotografandole anziché inoltrandole (sono molto più lunghe infatti).

    p.s. Mi riallaccio anche alla disputa tastiera VS mouse.
    Mi sono resa conto che più prendo dimestichezza con un dispositivo più ne uso le funzioni abbreviate e quindi la tastiera!!

    Attilia Marina Albanesi

  4. Salve a tutti! Ho letto i contenuti di #loptis (non ancora tutto) con calma (troppa…), partendo dall’inizio.
    Quindi ora sono allo screenshot. Provo. Con il PC, paint e Ctrl-v: perfetto! Poi procedo con l’Ipad. Il clic simultaneo del bottone centrale + bottone di accensione, e l’immagine è scattata e salvata. Veloce… e molto utile. Per scribacchiare sulle immagini, con Ipad, ho usato “Skitch”. A presto, Maria Rita

  5. Ciao. Questo è il mio primo commento. Ho provato a fare uno screenshot da Galaxy SIII come indicato da Andreas, ma non ci sono riuscita. Una vicina di sedia in sala d’aspetto al Pronto Soccorso mi ha indicato un altro modo che con me ha funzionato.
    Si devono schiacciare contemporaneamente il tasto di accensione posto sul lato del telefonino in alto a destra e il tasto centrale sotto il display, fino a quando non si sente lo scatto. Poi si va a cercare l’immagine in galleria.
    Spero di essere stata utile.
    Ciao. Rosa

    1. Sì è per questo che avevo specificato con esattezza il mio sistema: GT-19300, Sistema Android 4.1.2. Perché sono sistemi molto mutevoli. Il metodo che ha funzionato a te era il primo che avevo provato perché era, per così dire quello classico, ma non andava. Grazie Rosa.

      1. Grazie a te davvero.

        Ho aggiornato il sistema operativo del mio cell. Ora dovrebbe essere come il tuo. Poi ho riprovato con entrambe le procedure.

        1) Quella da te consigliata.

        Ho provato due volte.
        La prima non è andata a buon fine, perché non riuscivo a far rimanere attivo il movimento: lo mettevo su on e quando tornavo indietro mi andava inavvertitamente su off (ecco perché predoligo la tastiera “meccanica” al tuch).
        La seconda volta sono riuscita. Mi chiedo: forse con la vecchia versione ho avuto lo stesso problema e non me ne sono accorta?

        2) L’altra. Ho riprovato anche questa due volte.
        A. Ho premuto prima il tasto cantrale sotto il display e contemporaneamene (quasi subito dopo a dire il vero) quello di accensione. Nulla.
        B. Ho fatto l’esatto contrario e sonoriuscita.

        In conclusione sono soddisfatta.
        Non conosco molto bene il mondo di smathphone e tablet e ho imparato qualcosa di nuovo. Grazie ancora. Ap. Rosa

  6. Sorprendentemente ricco il flusso di commenti a questo post. Richiamo qui due esempi di pratica.

    Costantino ci dà le chiavi del blog di classe. Ricapitolando:

    • andare in kidblog.org
    • esiste un login in alto, premete e scrivete nella finastra as1314psm2c – Anno scolastico 2013/14 Pont Saint Martin classe 2c – cliccate il link che appare, siete nel blog
    • se premete my classes vedrete le classi o i progetti sui quali Costantino vi ha invitato come osservatori
    • andando sul contro panel vedrete i controlli che si possono impostare
    • quando siete nel blog vi viene proposto un menu a tendina con i vari nomi degli allievi; scegliete loptis e quando vi viene chiesta la password scrivete loptis

    Bella l’idea di raccogliere le testimonianze famigliari legate all’Olivetti!

    Sabina ci racconta come usa blog e flipping:

    • i ragazzi si “parlano” anche da casa e parlano di scuola (cosa non da poco nell’era dell’imperante faccialibro)
    • hanno varie categorie per postare interventi e devono usare i tags obbligatoriamente (anche questo molto utile)
    • nella sezione del laboratorio di scrittura pubblicano ogni settimana i loro pezzi e le recensioni ogni 15 giorni sui libri letti. salì nasce un dibattito che, per ora è piccolo, ma si sta sviluppando
    • inserisco spesso consigli per le lezioni o approfondimenti su argomenti non sviluppati a modo in classe
    • ora ho bandito un concorso per essere “pubblicati” sul sito del progetto Biblioteca e ho intenzione di aprire un altro blog più” pubblico” dove pubblicare “per tutti” i loro pezzi in modo che ciò li responsabilizzi nella scrittura

    La flipped la uso per ora essenzialmente per la grammatica: faccio brevi video di tre o quattro minuti con la lezione , loro la sentono tutte le volte che vogliono, annotano dubbi o riflessioni, e in classe partiamo sempre dagli esercizi. un po’ funziona.

    1. … e visto che qualcuno ha anticipato il discorso sui blog didattici … vi presento anche il mio … Io insegno, quest’anno, storia e geografia in una prima media e due seconde del tempo prolungato … Il mio blog continua anche a casa il dialogo aperto con i ragazzi nelle ore curricolari e nei Labo ( laboratori) nei quali realizziamo progetti di collaborazione con altri docenti… ne sono molto orgogliosa, nonostante abbia ancora tanto da imparare ( non per nulla sono qui!! ) grazie a tutti voi che mi date l’opportunità di affrontare problematiche sempre nuove e stimolanti!

      http://blogtrotters2012terzaeffe.blogspot.it

      I commenti sono aperti e mi farebbe piacere leggere anche qualche vostro intervento… 🙂

      1. Scusate sono Orlanda e non so perché i miei commenti vengano registrati con l’indirizzo di un sito che ho aperto solo per prova cioè magazine2012prime classi … e che non uso! Forse perché il sistema preferisce WordPress.? Comunque fa lo stesso vorrà dire che mi firmerò ogni volta! Orlanda Sanvitale

  7. Il fatidico tasto Stamp mi ha fatto tornare in mente la sorpresa della ‘prima volta’: ero cosi entusiasta della scoperta il cui ‘segreto’ era stato raggiunto grazie a vie traverse: preparavo delle lezioni e quel tasto fu un po’ la mia salvezza. Fino ad oggi mi è sempre stato utile usare il ‘cattura schermo’ anche coi tablet. Solo ho smesso quasi subito di incollare sul paint, preferendo un programma di grafica che già avevo dul pc. Di recente il cattura-schermo degli accessori mi è risultato più pratico di tutti perché oltre a selezionare lo spazio desiderato, permette di evidenziare a mano libera, con una matita colorata in modo rapido. In ogni caso, non si finisce mai di imparare: il tasto alto con stamp è per me una novità. Grazie!
    Nicoletta Farmeschi

  8. Grazie anche per le combinazioni da tastiera per impartire comandi. Sto lavorando con un alunno che presenta difficoltà nel controllo del mouse e la combinazione dei tasti gli consente maggiore autonomia nel portare a termine un compito. Posso però lavorare solo con windows.

  9. …alcune delle combinazioni da tastiera per catturare lo schermo o parte di esso già le conosco ed uso quando lavoro sia da sola che con gli alunni, utile é in particolare conoscere le diverse combinazioni con i vari sistemi operativi o con gli strumenti più moderni. grazie

  10. Ciao a tutti! ho sempre usato “Strumento di cattura” il tool del sistema Windows, senza sapere assolutamente il suo “termine scientifico Screenshot”! Davvero interessante entrare nello specifico dei termini e delle funzionalità. Devo ammettere però una mia difficoltà o semplicemente una cattiva abitudine: sono sempre un pò restia ad usare la tastiera, anche nel classico copia e incolla con le combinazioni di tasti Ctrl-c – Ctrl-v, preferisco usare mouse e finestra…Infatti non sapevo dell’esistenza dello Stamp, per copiare negli appunt! Sarò troppo indietro?

    1. Ciao Silvia, io da quando ho scoperto la tastiera non mi sono più fermato: ogni giorno scovo scorciatoie che mi permettono di velocizzare il mio lavoro in modo significativo. E tante volte, come nel caso del tasto Stamp, senza far ricorso a programmi in più per fare le cose. Grazie ad Andreas che ci stimola a trovare soluzioni altre rispetto a quello che ci viene fatto vedere.

    2. Questo è curioso. Di solito il Vecchio è associato alla tastiera e il Nuovo al mouse o al “tap” (su qualche touchscreen). Tu inverti i termini: mica sarò indietro a usare mouse e finestra? 😀

      Sono contento di provocare questo genere di confusione, di corrompere categorie scontate…

      Grazie Silvia.

      1. Abbiamo dieci dita, se le usiamo tutte diventiamo super veloci. Mi piace insegnare questi trucchetti ai bambini, si sentono subito dei geni del computer. Una combinazione che fa sempre colpo è alt+F4: con questa combinazione chiudi i programmi e spegni in computer, il tutto molto velocemente e senza toccare il mouse 😉
        Inoltre, come ha scritto Caterina, queste soluzioni sono molto utili con bambini che presentano difficoltà nella gestione del mouse, soprattutto nel doppio clic che genera disastri (spostamenti di file, programmi che non si aprono….)
        I tasti invece sono sempre lì e non si spostano, pronti ad essere schiacciati.

        1. Mi rallegra un certo consenso sull’impiego delle 10 dita che non mi aspettavo.

          La questione è semplice:

          mouse -> curva di apprendimento veloce – azione lenta
          tastiera -> curva di apprendimento lenta – azione veloce

          Inoltre: memorizzando combinazioni di comandi si usa di più il cervello: buono per la crescita da giovani e contro l’Alzheimer da meno giovani…

          Insisterò insisterò… 🙂

          1. L’abbinamento curva di apprendimento lenta -> azione veloce si abbina a tanti ambiti. Probabilmente dobbiamo riflettere su quanto siamo inquinati da soluzioni facili ma che rimangono superficiali. Le soluzione difficili richiedono un coinvolgimento maggiore, ma la pigrizia è difficile da smuovere.

  11. Buonasera a tutte/i. Era da un po’ che non mi facevo viva per scritto, ma bazzicavo comunque in loptis seguendo, però, finora a pezzi e bocconi per impedimenti vari…La curiosità continua ad essere molta, sia per le nuove cose che si possono imparare – ed in campo tecnologico, le mie lacune continuano ad essere profonde…-, ma soprattutto per le modalità con cui vengono presentate. Lode alla chiarezza del prof, ma anche alla sua instancabile ed implacabile volontà di uscire costruttivamente dagli schemi dominanti per fornirci una lettura della realtà multimediale che ci dia consapevolezza di questo mondo così variegato, nel bene e nel male. Penso a tutta la trattazione fatta su cosa succede quando facciamo le ricerche in Google…: l’assuefazione alla pubblicità fa il paio con l’assuefazione alle tante brutture che ci circondano, quando non sfocia addirittura nell’indifferenza verso situazioni più gravi. Quindi, mettere insieme lezioni di tecnologia con una giusta dose di senso critico e di richiamo alla responsabilità, mi sembra un binomio vincente e tutt’altro che scontato…Per questo, ci sto, un po’ a balzelloni a questo giro, ma ci sono.

  12. Prof .. se può essere utile … mi ritenga disponibile per il prosieguo del corso per eventuali prove in ambiente MAC-OS.
    A presto

  13. MI riferisco ad un dei post ove si parlava di dare per scontato alcuni termini … bene!! L’anno passato in quarta, in una esercitazione assembler, svolta egregiamente dagli allievi gli ho chiesto di farmi uno screenshoot del listato ed inserirlo in una breve relazione in word e vi assicuro che è stata la cosa più complicata della prova.
    Spero di non cadere più in errore !!

  14. Bella questa fioritura di commenti. Il ritmo non troppo serrato delle nuove proposte serve a lasciare il tempo necessario perché questa si dispieghi. È importante.

  15. Costantino, mi piacerebbe molto saper fare le cose che fai, di cui si parla in questo corso Iamarf. Con la fantasia, fantastico di un uso del blog di classe; nell’immaginazione penso alla flipped class. Ma per ora sono entità astratte. Posso solo intuire quanto tutto ciò su cui riflettiamo sia lontano dall’applicazione di nuove tecniche ed implichi invece una rivoluzione feconda del modo di insegnare. Ancora l’ansia: mi mancano troppi tasselli… non farò in tempo…. Mi racconti cosa fai col blog di classe? cosa posso fare io e da cosa posso cominciare? come lavori in modalità flipped class? non lo so se è questo il luogo per scrivere distesamente, né se hai voglia e tempo di farlo…. confesso che non ho ancora capito la questione dei file opml e di come stare in contatto con tutti gli altri blog (suppongo sia questo uno dei tasselli essenziali che mi mancano…)

    1. Vai, andate su kidblog.org
      esiste un login in alto
      premete e scrivete nella finastra as1314psm2c ( Anno scolastico 2013/14 Pont Saint Martin classe 2c )
      cliccate il link che appare
      siete nel blog.
      se premete my classes vedrete le classi o i progetti sui quali vi ho invitato come osservatori.
      Andando sul contro panel vedrete i controlli che si possono fare.
      Oggi devo contribuire ad un pranzo che organizziamo mia moglie, Luisa ed io per e con amici.
      Quando avrò tempo vi invierò maggiori dettagli, magari con screenshot.
      Ciao

      PS se dovete fare osservazioni fatele qui su Loptis o via email c.soudaz@mail.scuole.vda.it

      1. Quando siete nel blog vi viene proposto un menu a tendina con i vari nomi degli allievi; scegliete loptis e quando vi viene chiesta pa password scrivete loptis.
        Buona osservazione

      2. Costantino, sono entrata nel blog (seguendo le tue istruzioni dopo aver fatto lo screenshot del tuo post; questo screenshot è utilissimo!); ma non trovo la scritta My classes; dunque, non posso accedere come visitatore, credo che dovrei dare un log in per entrare…. boh! (smetto di scusarmi per la mia imbranataggine, la scusa è di default)

    2. Ciao,
      leggo per caso il tuo intervento e anche se ne so molto meno di Costantino da cui ho imparato un sacco ti dico che faccio io con il blog se la cosa ti può servire:
      1) i ragazzi si “parlano” anche da casa e parlano di scuola( cosa non da poco nell’era dell’imperante faccialibro)
      2) Hanno varie categorie per postare interventi e devono usare i tags obbligatoriamente (anche questo molto utile)
      3) nella sezione del laboratorio di scrittura pubblicano ogni settimana i loro pezzi e le recensioni ogni 15 giorni sui libri letti. salì nasce un dibattito che, per ora è piccolo, ma si sta sviluppando.
      4) inserisco spesso consigli per le lezioni o approfondimenti su argomenti non sviluppati a modo in classe
      5) ora ho bandito un concorso per essere “pubblicati” sul sito del progetto Biblioteca e ho intenzione di aprire un altro blog più” pubblico” dove pubblicare “per tutti” i loro pezzi in modo che ciò li responsabilizzi nella scrittura.

      La flipped la uso per ora essenzialmente per la grammatica: faccio brevi video di tre o quattro minuti con la lezione , loro la sentono tutte le volte che vogliono, annotano dubbi o riflessioni, e in classe partiamo sempre dagli esercizi. un po’ funziona.

      ciao

      1. io ancora non gli ho fatto usare il blog – un sito in realtà fatto con weebly per la sua semplicità d’uso (tutto drag-and-drop), anche se ho creato da tempo gli account studente – per il momento lavorano su google drive o pad simili per fare scrittura collaborativa (in classe e da casa) e condividere i file (appunti ed esercizi) e usare google doc in alternativa e ad integrazione di open office per tutte le opearazioni di routine (editing di testo, presentazioni, disegno). Per postare e trovare i materiali e le risorse che creano usano il wiki e cominciano a usare dropbox. I link che trovano li mettono in tabelle da loro create x argomento e condivise con tutti e le contrassegnano su diigo in un gruppo semi-chiuso appositamente creato. Il sito web dovrebbe essere il lavoro finale: l’interfaccia con l’esterno dove tutto si ricompone in ordine e viene condiviso e interagito da tutta la comunità scolastica. Per l’assessment ho in programma da tempo di usare class dojo e socrative in classe per vivacizzare un aspetto solitamente deprimente della didattica. Non so forse creo più confusione che altro cmq è ciò che sto provando di fare… Ps non per andare controcorrente, anzi condivido pienamente il focus sul ‘fai da te’, ma giusto a corollario qualche info sui webtools in giro per fare screenshot forse sarebbe utile a tanti, eventualmente posso aiutare…

  16. Una piccola considerazione sul foglio bianco che esiste in paint e sul quale si incolla lo screenshot.
    Io ho l’accortezza di chiedere ai miei allievi di ridurlo ad una dimensione più piccola dell’immagine che andrò ad incollare perché paint considera come dimensione dell’immagine non quella che incollo ma quella del foglio bianco. E se incollo una solo finestra rischio di vederla poi riportata come una finestra piccolina in un foglio bianco molto più ampio.
    Riducendola prima di incollare evito rilavorazioni e brutte sorprese (il tipico….ho fatto come ha detto lei ma non si legge e non si capisce)

  17. Al corso di inglese che sto seguendo, avevo sentito dire a qualche class mate che avrebbe fatto uno screenshoot. Ho chiesto di cosa si trattasse, loro operavano con i sofisticatissimi cellulari che oggi hanno i giovani; mi hanno detto che serviva per memorizzare parole da ricordare. Adesso comincio a capire meglio l’uso possibile per la scuola. Molto utile anche il trasferimento da google a duckduck. Da qualche tempo ho bisogno di cure dentarie. Facevo ricerche in rete per confrontare prezzi e pratiche mediche; con orrore, ho cominciato a vedermi bombardata di messaggi pubblicitari in fb su cure dentali in croazia! inizialmente non avevo collegato quanto già appreso l’anno scorso in questo sito iamarf, e già mi stava venendo una mania di persecuzione. Poi, finalmente, ho capito! Sto seguendo con un ritmo lento e poco ansiogeno (da oggi ho ripreso i post lasciati in sospeso). Mi va bene. Sto, invece, accumulando molta amarezza per il lavoro a scuola – per l’ostilità che incontra ogni tentativo di smuovere le acque. Capisco sempre meglio quella che è una acquisizione forse anche per il prof Andreas: bisogna avere molta pazienza, quando si comunica qualcosa di nuovo; poiché il nuovo atterrisce, crea sgomento, ansia; e, di conseguenza, anche ostilità. Quando poi si tratta di fare discorsi più ampi, toccando più corde, allora il panico è totale, l’impietrimento dei volti che abbiamo avanti è repentino, e si rimane impietriti a nostra volta se…. non si fa attenzione a comprendere la paura (nostra e) di chi ci sta davanti. In questa nuova versione del corso Iamarf c’è molta attenzione a questo aspetto; e questo mi incoraggia moltissimo. Ma, ad esempio, una mia amica che sta cominciando a seguire, mi racconta di essere spaventata e prova le stesse emozioni negative che provavo io solo qualche mese fa. Solo molto lentamente si apprende in profondità la teorica del connettivismo (o, almeno: io sono piuttosto lenta!). Grazie, sempre, della fatica per questa feconda condivisione. Quando mi avvilisco per la scuola mi avvilisco perché penso che tentare di stare un po’ meglio sarebbe più facile che incarognirsi nelle condizioni che non vanno, e che non si cambiano per ostinato dispetto. In questo, penso che i sindacati, i rivendicazionismi sindacali di ogni colore, siano un veleno tremendo per chi insegna. Giustificano l’immobilità; sono, a volte, pura autodistruzione.

    1. Prendi, prendete il vostro ritmo e seguite il corso.
      Anche io ogni tanto vedo facce atterrite, gente che confonde lo stare al passo con i tempi con ” tecnologia a tutti i costi”, frasi come “però non dimentichiamo l’uomo” che accetto se accompagnate da un reale interesse verso gli allievi, verso l’insegnamento.
      Quando servono a difendere posizioni e a trincerarsi dietro a lezioni statiche, contenuto e basta allora mi bit bit e resto anche io impietrito.
      Poi penso a Don MIlani, e mi preoccupo degli allievi e delle mie classi; non obbligo nessuno a seguire il mio metodo, blog di classe e flipped class da almeno 4 anni, difendo il mio operato e tutti gli anni succede che verso novembre qualche collega mi contatta, mi chiede, si informa e comincia anche lui.
      Poi altri colleghi, mi chiedono di mantenere vivo il blog delle loro classi ( come precario sino allo scorso anno cambiavo spesso scuole e classi) e cominciano a lavorare sfruttando un misto di vecchie e nuove conoscenze.
      Inoltre le classi che non hanno il blog (i cui insegnanti non lo sanno gestire) mi chiedono di aprirne uno per loro e funzionano anche in autogestione con solo uno sguardo da lontano sui contenuti che non derivino.
      Ecco perché trovo energia per continuare. la partecipazione saltuaria a questo CMOOC mi permette di collocare umanità e tecnologia nel giusto contesto e anche di impietrirmi sempre di meno di fronte a coloro che non….
      Grazie a tutti per i tanti interessanti commenti: trovo parti vissute in ogni vostro commento.
      Ciao
      Costantino

      PS Durante il 2014 terminerò anche l’anno di prova come vincitore di concorso. Ho delle idee che riguardano anche voi, ma ne riparleremo….

    2. L’immobilità a cui tu alludi a me pare una devastante degenerazione che affligge larghissimi segmenti della società italiana, ivi compreso il mio mondo universitario. Tutto ciò ha provocato una sorta di pensiero burocratizzato che soffoca mortalmente sia l’innovazione che la giustizia.

      Uno studente, in ritardo su un certo compito che avrebbe dovuto eseguire un paio d’anni prima, venne a chiedere lumi su come poter recuperare. Il compito, per come era stato concepito, aveva ormai poco senso, essendosi perso il contesto originario. Era basato sulla visione di film destinati a sviluppare l’idea di pratica riflessiva e sulla successiva discussione in aula e online. Lui sosteneva di averli visti tutti i film. Stavo per rispondere – Scrivimi un bel tema dove recuperi tutti i ricpordi che puoi e sviluppaci una tua personale riflessione, che magari può includere anche i motivi per cui poi ti sei perso – quando s’intromise una mia collega dicendo – Ci faccia un’autocertificazione…

  18. ottimo, Prof.!
    colpo di fulmine e utilizzo immediato: ho mandato alcune istruzioni ai colleghi che non riuscivano a sloggarsi dal registro elettronico…… Con tanto di freccine rosse!!!
    Mitico!

  19. caro prof. sempre grazie. ho scoperto che per me lo screenshot lo faccio con il tato della finestra window e stamp. Stupendo. Utilizziamo la smart notebook nella mia scuola e curiosando qua e là ho scoperto che anche la lavagna ha il cattura schermo con foto. La seguo sempre e cerco di imparare. Lorelle

  20. Certo se avessi avuto la “mentalità digitale” avrei usato “screenshot”, e sarei stato più chiaro con il professore nell’esprimere la mia difficoltà a postare messaggi sul sito. Cmq c’è sempre tempo.
    Ho un mac e ho provato, sulla base delle indicazioni del prof, a sperimentare e …. sono riuscito!
    Noi grandicelli andiamo spesso a intuito sulla tastiera e, una volta raggiunto il nostro obiettivo, ci riteniamo soddisfatti, non considerando che da quel momento in poi si potrebbero scoprire cose veramente utili che ci consentirebbero di farCI vivere il nostro rapporto con il digitale in modo consapevole e costruttivo.

  21. Mi sono sempre chiesta come si facesse ma non ho mai approfondito rimanadando e poi gettando le buone intenzioni nel “dimenticatoio”.Grazie per questo post mi sarà utilissimo!Buon fine settimana

  22. Grazie Andreas, come sempre ci apri un mondo! Uso Istantanea su Mac e la combinazione dei due tasti su iPad/iPhone ma non conoscevo tutti gli altri shortcuts! Una domanda: cosa posso usare su Mac per aggiungere frecce, scritte, commenti agli screenshots? Esiste qualcosa di equivalente a Draw/Paint? Grazie!

  23. Grazie per le informazioni. Anche io utilizzo gli screenshot per realizzare veloci guide per i miei colleghi. Usando linux trovo comodissimo il comando import che mi permette di salvare l’immagine direttamente nella cartella voluta con il nome e il formato che scelgo.
    Per rielaborare l’immagine consiglio, oltre a programmi di manipolazione grafica, anche Draw (disegno) contenuto nella suite di Libreoffice molto utile per veloci interventi su immagini e con possibilità di esportazione sia nel formato immagine preferito (jpg, png….) che in pdf.

  24. Ho utilizzato e utilizzo lo screenshot quando devo preparare delle istruzioni (per esempio recentemente le istruzioni per il registro elettronico) o mi è capitato di creare delle tag cloud con wordle e poi di fotografarle con lo screenshot appunto e di importarle nel documento sul quale stavo lavorando. Di solito poi utilizzo power point per incollare la foto e salvo la diapositiva come file di immagine JPEG, devo provare qualche volta con Paint.
    Grazie!

  25. Grazie per le dritte. Anch’io non ho mai prestato attenzione né usato il tasto print o printscreen per la cattura con Paint per salvare e modificare, facendo affidamento più sul tool del momento (in questo momento uso Jing o screenpresso) e uso da poco lo strumento di cattura di windows che raccoglie mi pare le funzionalità essenziali dei precedenti. Ho provato con questo screenshot che uso anche come quesito per sapere la ragione, se individuabile così a distanza, di questo messaggio che mi appare sempre aprendo i pdf che ho scaricato dal blog http://image.gilawhost.com/13/11/01/bzrwumew.png

  26. In passato ho utilizzato stamp /alt Stamp con windows
    Per esempio per mostrare ai miei piccoli alunni le icone del desktop, le cartelle ecc.
    Ora molto meno perche’ con il tablet uso, raramente, la funzione di screennsbot che si trova comodissima nelle icone esalva il tutto negli appunti.
    Per es. Ora ho provato a fotografare la schermata del blog…immediato tutto il meccanismo.
    Giusi

    1. Ottimo ripasso. Io uso spesso gli screenshot per illustrare procedure ai miei alunni e li trovo molto efficaci. Grazie Raffaella

  27. C’è sempre qualcosa da imparare: grazie per avermi fatto conoscere le combinazioni per il Mac (mi limitavo a Command-Shift-4). Su Windows ho sempre usato Alt+stamp, ma anche dei programmi ad hoc (come quello della suite Corel). Perchè utilizzare gli screenshots? É la via migliore, non solo per ricevere, ma per dare spiegazioni a qualcuno: spesso le colleghe mi chiedono consigli su programmi o su certi procedimenti, niente di meglio che “fare” fotografando passo passo e creare un documento (doc, odt o pdf) di aiuto.

  28. Caro prof,
    Le vacanze a me come a lei servono per lavorare!
    Io uso spesso screenshot da Ipad e dal mac e ormai lo usano spesso pure i miei studenti. A me sembra uno strumento fondamentale.
    Lo uso per questo ( a titolo di esempio)
    1) per costruire lezioni video( con educreation o knowmia) da inviare agli studenti, essenzialmente foto rielaborate con sottolineature o altro.
    2) quando non ho tempo di salvare diversamente pag web
    3) per preparare dei tutorial che propino ai ragazzi.
    Gli studenti lo hanno pure usato ad esempio per documentare il voto che appariva dopo l’esecuzione di prove INVALSI on line!
    Fantastico.

    Ma non conoscevo tutti gli shortcut da lei indicati !
    Ora faccio uno screenshot di quella parte e me la incollo in Evernote.
    Non si sa mai!

  29. Grazie per la via “Anteprima” sui Mac: finora usavo solo l’applicativo “Capture” che fa pressappoco le stesse cose, ma consente solo di salvare come file .tiff, non accettato dappertutto. Mentre passando da Anteprima, si può scegliere tra diversi formati di salvataggio.

    Quanto all’uso che faccio degli screenshot: come dici tu quando m’imbatto in un problema, ma anche come fai tu per spiegare qualcosa. Ad es. recentemente, sia per e-mail sia sul forum di aiuto di Amara nella discussione per le richieste di cancellazione di video e sottotitoli, una sottotitolatrice volontaria molto brava mi aveva fatto una serie di domande che lasciavano intuire che non capiva bene la differenza tra i vari tipi di sottotitoli. Quindi – vedi la pagina 11 di quella discussione – prima ho provato a spiegare questa differenza verbalmente, ma poi ho anche allegato catture di schermo per illustrare la spiegazione.

  30. Utilizzo molto, per la preparazione di piccoli tutorial l’immagine dello schermo ed è una delle prime operazioni che insegno loro.
    Posso però, visto l’allargamento che ha fatto ad altri sistemi, utilizzare in parte il tuo testo per dare anche a loro queste informazioni?
    In poche parole, citanto l’autore, posso copiare (Non saprei scrivere meglio, per cui…) ?

    1. Chiunque può utilizzare tutto o in parte quello che vuole nel modo che vuole, di ciò che propongo.

      In sintesi, sono due le categorie che voglio demolire in materia di insegnamento, in questo luogo: quella del tempo e quella della proprietà.

      1. Grazie lo farò fare agli allievi, così avranno modo di copiare, incollare e magari fare un ebook con qualche immagine in più ricavata con degli screenshot e paint.
        Infatti chiedo sempre loro di seguire il metodo SLAC e non utilizzare in modo passivo quanto i computer forniscono. troppe volte ci si trasforma in premi_tasti automatici e io penso sia da evitare qualsiasi forma di ammaestramento che il computer ci può dare.
        Non vedo come generazione digitale il bimbetto che prova ad aprire una immagine su un libro allargando le dita nel gesto ormai tipico di quelli che possiedono Iqualcosa.
        Forse per questo mi allontano dalla filosofia app un programmino che esegue una certa operazione (penso che Gardner APP generation) parli proprio di questi argomenti.
        i provo e poi condividerò.
        Ciao a tutti e grazie

        PS SLAC spegnere la lingua ed accendere il cervello. Venisse utilizzato in certi dibattiti!!

        1. Ho sperimentato a lungo i tablet. Per un anno ho cercato di fare tutto quello che potevo con un iPad. Ne ho parlato anche piuttosto bene in questo blog, a suo tempo. Ma alla fine ho provato come un senso di claustrofobia.

          In due parole:

          1) tecnicamente l'”apparecchio tablet” è portentoso, potrebbe essere portentoso

          2) ma per la sua natura i produttori ci innestano facilmente e invariabilmente modelli di business iper-fidelizzanti che spingono il consumatore nel recinto dell’ottimo cliente, non dell’ottimo cittadino.

    2. Ops … Ho appena provato e sono riuscita a fare uno screenshot con il mio Ipad … Il bello di questo corso e che ci dà stimoli per continuare ad apprendere e questo è fantastico, grazie Andreas!

      1. Vero Orlanda, le singole dritte vanno e vengono, visti i tempi che corrono, ma la propria disponibilità ad imparare è un capitale stabile, sempre che ci investiamo…

        Grazie, avevo dimenticato i tablet. Aggiungo due righe al post.

  31. Usato spesso Stamp / Alt-Stamp con windows. Abitualmente non uso Linux o Mac. Per motivi di studio mi sto avvicinando a Linux, quindi proverò.

  32. Conoscevo solo la prima varietà, Stamp+Paint, e ci ho fatto un’infinità di cose essenziali. Ormai però a scuola mia ci sono apparecchi con Ubuntu e anche qualche Mac, quindi queste indicazioni sono utilissime. Grazie mille!

      1. Dopo aver usato lo screenshot da insegnante – ma anche per “vezzo” – mi ritrovo a scoprirne l’utilità da studente…Si può dire che senza screenshot non potrei muovere alcun passo nel corso “linguaggi audiovisivi” – corso peraltro fantastico!- Dovendo analizzare le pellicole trovo molto più immediato lo sceenshot dei frame che reputo importanti, li modifico con Paint Net e li importo nel documento. Quante parole dovrei utilizzare per rendere con linguaggio verbale la ricchezza di un’immagine?

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