Apriamo il blog #ltis13

Locandina del connectivist Massive Open Online Course: Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola - #LTIS13

Vota nel sondaggio seguente quando riterrai di avere completato l’attività descritta in questo post e vorrai andare avanti.

Chiedo di aprire un blog a tutti coloro che vogliono continuare a partecipare pienamente al laboratorio. Lo chiedo a maggior ragione a coloro che sono o potrebbero essere interessati al conseguimento dei CFU. Comunque, essendo il laboratorio libero e aperto, anche coloro che non vogliono aprire un blog possono continuare a partecipare,  in tutte le maniere possibili, non escluse quelle dei troll.

Dai tanti commenti ho visto che spesso il blog evoca l’idea di diario personale: la forza livellatrice della mainstream information e la potenza dei luoghi comuni. Gli strumenti del cyberspazio sono polimorfici. Assai ponderosa sarebbe l’opera che volesse comprendere tutte le declinazioni del blog. Filippo Bruni, ricercatore presso l’Università del Molise, ha scritto un bel volume sul tema “Blog e didattica” [Bruni 2009].

Questo blog ad esempio, vi sembra un diario intimistico? Cos’è questo blog? Per me è il principale strumento di lavoro: ufficio,  aula, bacheca, laboratorio, archivio, content management system, collegamento professionale, banco di scuola – qui imparo perché discuto con molte persone che hanno molto da insegnarmi – 669 post, 7195 commenti dal 17 giugno 2007 ad oggi. In pratica vivo qui: qui c’è la mia identità.

Per quanto riguarda i vostri blog nascituri, un riferimento potrebbe essere quello del teacher portfolio: qui c’è una descrizione sintentica in inglese (è semplice, dovrebbe venire bene con Google Translate); se preferite lo stile accademico (e l’italiano…) qui c’è un buon articolo (formato doc) [Magnoler et al 2006]. Ci trovate i concetti di teacher portfolio, blog nell’insegnamento ecc. In rete poi trovate molto altro ancora.

Vi propongo tre servizi blog, che potete scegliere secondo la vostra sensibilità. Perché proprio tre? Perché la varietà apre la mente, e la pur minima descrizione che sto per offrirvi obbliga a riflettere su questioni rilevanti peculiari della vita nel cyberspazio.

In realtà l’elenco che segue ha quattro punti. Il primo, che ho appositamente numerato “0”, non fa parte delle opzioni che vi propongo, ma serve a capire il contesto.

  1. La prima soluzione che propongo è WordPress, che esiste in due versioni: una da scaricare e installare su una propria macchina e una al quale ci si può iscrivere.  In questo punto descrivo la prima, non è quella che vi propongo di usare (salvo eccezioni che non hanno ovviamente bisogno del nostro aiuto).

    Si chiama WordPress.org, è un sistema di blogging realizzato con software libero [NOTA], è liberamente scaricabile e utilizzabile, se uno vuole può leggere il codice sorgente (come è scritto il software), può cambiarlo e ridistribuirlo ad altri purché con le stesse regole, ovvero dotandolo della medesima licenza: io autore (o modificatore)lo (ri)distribuisco liberamente, tu puoi fare altrettanto ma ridistribuiscilo allo stesso modo.

    In pratica si scarica, si installa e si ha un sistema di blogging sul proprio computer. Detto così è semplice, ma perché la cosa abbia senso occorre che il computer su cui si installa sia visibile da internet e sia attrezzato per offrire pagine internet al mondo: deve essere un server. La cosa non funziona dal computer di casa.Chi ce l’ha un server? Le organizzazioni, in generale, aziende, istituzioni pubbliche ecc.Ma allora, che se ne fa un privato di un software che si può utilizzare solo all’interno di un’organizzazione? Esistono i sistemi di web hosting: ci si iscrive per poter usare un server come se fosse proprio, usualmente per offrire uno o più siti web. La quantità di cose che si vogliono fare e il traffico previsto determinano il costo. Si parte da qualche decina di € l’anno. Qui e qui due esempi.

    Quindi, prima ci si iscrive ad uno di questi servizi, poi nel computer virtuale così ottenuto, si scarica e si installa il software WordPress.org. In alcuni servizi di web hosting si trova WordPress già installato. Questa soluzione consente di controllare in maniera praticamente illimitata il proprio blog, al punto che forse è riduttivo parlare della forma blog, ci si può costruire qualsiasi cosa.

    Ma c’è il rovescio della medaglia, oltre alla seccatura di iscriversi presso un web hosting: occorre essere un po’ smanettoni per farlo funzionare. Forse la proporzione di utenti Linux che abbiamo ricavato dal sondaggio sui sistemi operativi, dà una grossolana idea della proporzione di persone che in una popolazione del genere possono affrontare un’avventura del genere.

    Non sono competenze trascendentali, ma nemmeno di largo dominio. Bisogna gestire autonomamente problemi come quello dei commenti-spam: questo blog ha raccolto circa 7000 commenti ma anche 1000 commenti-spam; ci ha pensato lo staff di WordPress.com a gestirmeli (vedi sotto). Poi c’è da fare un serio programma di backup dei materiali, aggiornare il sistema quando WordPress rilascia le versioni successive, affrontare le emergenze: un improvviso picco di letture può bloccare il servizio. Insomma, ci sono oneri non stratosferici ma nemmeno trascurabili.

  2. Ma quelli di WordPress non si sono fermati qui. Hanno messo su anche un servizio web di blogging: WordPress.com. Qui ci si iscrive e si blogga. Il blog lo ospitano loro e tutte le grane relative alla gestione se le prendono loro.È su questa versione di WordPress che ci guadagnano. Come? A gente come noi offrono praticamente tutto liberamente, se si vuole qualche orpello in più si paga qualcosa; per esempio lo sfizio di sostituire https://iamarf.wordpress.com con http://iamarf.org mi costa 18 $ l’anno. Ogni tanto nella visualizzazione del blog può apparire della pubblicità; appare di rado ma attualmente ci sono 64 milioni di blog WordPress.com a giro… Comunque, ci si può anche liberare completamente dalla pubblicità, pagando 30 $ all’anno. Poi ci sono gli account per business, qui i costi si aggirano su qualche migliaio di dollari al mese.Ci sono dei limiti rispetto a WordPress.org: l’impostazione grafica (temi) va scelta fa quelle preconfezionate, che comunque sono più di 200, non si possono includere widget (window gadget, orpelli grafici e funzionali da incasellare nel blog) che siano funzionali (tecnicamente: solo puro HTML, chi non capisce capirà più in avanti), non si può modulare il blog con uno degli innumerevoli plugin disponibili per WordPress.org; un esempio di plugin, per capire: quelli che consentono di includere nei post moduli compilabili per iscrizioni, sondaggi ecc. Le limitazioni sono dovute all’impegno di WordPress.com di garantire la maggior stabilità possibile del sistema.

    Viene anche offerta assistenza per la transizione da un blog WordPress.com ad uno WordPress.org, ospitato uno dei servizi di web hosting convenzionati: per 129 $ ti curano la transizione e ti assistono nelle prime due settimane di vita del blog esportato.Le opzioni disponibili sono comunque tante. Chi sceglie WordPress.com se le può esplorare da se, approfondiremo alla bisogna. Qui un tutorial per rompere il ghiaccio.

  3. Poi si può fare il blog in Blogger, uno dei servizi offerti da Google. È un servizio analogo a WordPress.com ma si può adattare molto più liberamente. Dicono che sia un po’ più facile da usare, all’inizio; a me paiono valutazioni molto personali. In questo caso c’è da considerare il tema della “googlocrazia”. Ognuno lo affronti come crede. Certo, il dominio di Google è tentacolare, può decidere all’improvviso di mollare un servizio, come sta facendo con Google Reader – guardo caso, i web feed non piacciono tanto ai latifondisti… WordPress.com, finché esisterà, sarà certamente più stabile, essendo molto più un mono-business. Ecco il tutorial per Blogger.

  4. Infine una soluzione che potrebbe andare bene per coloro che sono particolarmente sensibili ai temi googlocratici: il servizio Noblogs. Qui siamo da tutta un’altra parte: attivismo, hacking, impegno sociale, politico. Il servizio Noblogs rientra fra quelli forniti da Autistici/Inventati (A/I) che

    …nasce nel marzo 2001 dall’incontro di individualità e collettivi che si occupano di tecnologie, privacy, diritti digitali e attivismo politico. L’idea di base è quella di fornire strumenti di comunicazione liberi e gratuiti su vasta scala, spingendo le persone a scegliere modalità comunicative libere anziché commerciali. Vogliamo informare e formare sulla necessità di difendere la propria privacy e di sottrarsi al saccheggio di dati e personalità che governi e grandi aziende conducono in maniera piuttosto indiscriminata.

    Presso di loro ho un paio di indirizzi email che utilizzo per la posta privata, la newsletter con la quale vi invio le notifiche, un blog con il quale faccio esperimenti. Tutto free. Chi vuole può donare.

    È un servizio che in certi periodi e in certe condizioni potrebbe subire dei fermi. È ovvio: dietro c’è un’organizzazione di volontari. Nella mia esperienza è stato soddisfacente.

    Può richiedere un pizzico di agilità tecnica in più. Lo potete vedere già nel tutorial, che descrive un possibile inconveniente. Può essere istruttivo, perché il problema descritto si può presentare anche in altri frangenti.

    (Ore 17:00) Pochi minuti dopo avere pubblicato questo post è già emerso un altro problema: quando si fa l’account non accetta tutti gli indirizzi email. Non me ne ero accorto perché quando l’avevo provato avevo usato un indirizzo che gli piaceva! Per poter fare un blog Noblogs occorre fare un indirizzo email presso A/I.  So per esperienza che quando si chiede un indirizzo email ci vogliono alcuni giorni perché venga attivato. Direi che va bene per gente motivata, procedano pure coloro ai quali piace veramente quel contesto, altrimenti direi di fare un blog in WordPress.com.

  5. Il servizio di blogging Noblogs è realizzato proprio usando WordPress.org, per cui appare molto simile a WordPress.com. La gente di Noblogs offre una certa quantità di plugins, ma molto limitata rispetto a tutti quelli disponibili, sempre per motivi di stabilità.

    Liberi di usare anche questo, anche se ai più incerti consiglierei una delle due opzioni precedenti. Ma non voglio porre limiti a priori…

Cose da fare…

  • Creare un blog
    • Chi non ha un blog, ne crei uno, in uno dei tre modi precedenti.
    • Chi ha già un blog, se gli va, può usarlo qui. Se non è uno dei precedenti parliamone.
  • Iscrivete l’indirizzo del vostro blog in questo modulo.
  • Iniziate a trasferire il diario che avete scritto sino ad ora nel blog, strutturandolo come preferite in uno a più post.

Bruni F. (2009) Blog e didattica, Macerata, Edizioni Università di Macerata.

[Magnoler] Magnoler P., Rossi P.G, Giannandrea L. (2006) Dalla ricerca sul “Pensiero degli insegnanti” alla costruzione di artefatti per la progettazione e la formazione in servizio. In: Almanza Ciotti G., Annali 3, Macerata, Edizioni Università di Macerata, pp. 181-208.

[NOTA] Per chi se ne intende: realizzato e distribuito sotto licenza GPL.

243 pensieri riguardo “Apriamo il blog #ltis13”

  1. Eccomi qua, con circa due mesi di ritardo ho riattivato il blog davidegelati.wordprees.com , per il momento ho inserito solo la presentazione, ma sto già lavorando al primo post.
    Ho letto tutti i commenti, e non posso far altro che ribadire la ricchezza di un luogo come questo, fatto di persone che hanno voglia di imparare, confrontarsi e migliorarsi. Bravi.
    Adesso arrivo anch’io nel villaggio a fare campeggio libero con un piccolo iglo , che col tempo spero di trasformare in una bella casa confortevole ed accogliente.
    Buona giornata a tutti!

  2. @Daniela #227 A me i blog servono per recuperare le tracce del lavoro di ciascuno. Quindi ci deve rimanere traccia del lavoro svolto, delle cose fatte, delle difficoltà incontrate, dei successi, dei fallimenti. Sorta di diario tecnico. O di portfolio per chi ha confidenza con questo concetto. Di palestra per esperimenti, HTML ecc.

  3. Buongiorno, finalmente un pò di tempo per creare il blog.Mi sembra di esserci riuscita perchè il blog lo vedo quando apro gli articoli del corso, adesso però non sò come andare avanti: cosa mettere, come utilizzarlo? Metto le cose che possono interessare al mio lavoro? Materiale per i miei studenti?Grazie per i consigli Daniela

  4. Grazie 224. Andreas. Vi è anche un altro intento, quello di mostrare ai miei studenti che sono una persona che studia, che impara, che ha delle difficoltà professionali e che cerca di superarle studiando e aggiornandosi.
    Spesso faccio correggere le bozze dei miei articoli a qualche studente dicendo: “se lo capisci tu va bene anche per gli altri”, e loro mi riempiono la bozza di linee e punti interrogativi: “Qui, qui e qui è poco chiaro!” e io correggo e alla fine il mio articolo è migliorato.
    Alla stessa maniera, se loro passano da qui mentre ci sono pure io, avremo trovato un punto di contatto e un argomento di discussione, che magari non sarà “che cos’è notepad ++” ma piuttosto “quale può essere lo stile professionale di un insegnante”.
    Lasciando da parte i miei studenti, mi complimento per i bei post che scrivi, sono arrivato qui sostanzialmente il 25 aprile e vado vagolando attratto dai titoli come un gatto che annusa il terreno e gli oggetti, senza sapere dove va ma sicuro che qualcosa troverà.
    Ed è bello anche leggere i commenti dove ho trovato cose interessanti.
    Credo che i tuoi corsisti del Laboratorio precedente scrivano cose più interessanti. Questo è confortante, dimostra non che siano più intelligenti di noi ma che, a fine corso/corsa sono diventati più padroni di certi strumenti tecnologici, e, cosa ancor più bella, non che sono diventati più smanettoni ma più riflessivi. E questo è anche merito tuo, prof.

  5. Ho aperto il mio blog (http://lacinquantuno.wordpress.com/) col quale voglio seguire questo corso e lavorare con i miei studenti del Tirocinio Formativo Attivo A051 di Palermo.
    La mia idea è quella di utilizzare il blog per questo corso e continuare a “tenerlo in vita” nei prossimi anni con i miei studenti.
    Anni fa, quando ero supervisore alla SISSIS di Palermo, ho lavorato con la piattaforma Ning, non fu male.

  6. Beh, luigi1957,
    ricorda il detto biblico “gli ultimi saranno i primi” e non preoccuparti…
    tra l’altro qua siamo messi tutti in circolo: vallo a capire chi è la testa e chi la coda… 😉

  7. rimessa in sesto internet dopo giorni di guerra col mio vecchio pc e una chiavetta wireless usb … ho riadattato un vecchio blog …
    un po’ nella selva oscura mi sento … un punto nero, nero, nero è il tempo che ci vuole per fare queste cose che sono anche belle e interessanti … ma starò in coda, ma ci starò …

  8. Inizio a nuotare, oggi scelgo stile rana: devo alternare la testa fuori e dentro l’acqua alternando apprendimento e realizzazione……

  9. @ Francesco Valotto # 214 grazie per il generoso incoraggiamento, ciò non toglie che io veda la semplicità del prodotto. Anch’io ho visitato il tuo bellissimo ambiente di apprendimento e mi riprometto di guardarlo con più calma nei prossimi giorni. Oggi ho dovuto far fronte ad una valanga di impegni: scaricare e visionare feeds, esplorare commenti, visitare siti: per ora non riesco a combinare altro.
    @ Claude Almansi # 215 grazie anche a te per la cortesia. ora sto cercando di capire attraverso tutti i materiali come si agisce sul blog per renderlo funzionale alle proprie esigenze. Non ho avuto difficoltà a importare i feeds, quanto a metabolizzare la quantità di un materiale che è sempre interessante e stimolante ma enorme. Quanto alle lingue, conosco molto meglio il francese dell’inglese, quindi consulterò il forum francofono. Grazie ancora, i tuoi siti sono molto istruttivi.
    Edda

  10. @Edda #213: come Francesco, ti ho lasciato un commento al primo post del tuo nuovo blog, confermando che si vede benissimo. Sono sollevata: prima avevo temuto che tu avessi lasciato il laboratorio..

    Per l’aiuto di WordPress: di solito sono meglio i forum – tuttora aperti a tutti – del messaggio diretto, perché a volte è difficile formulare precisamente ciò che non va. Su un forum, anche chi non potrebbe rispondere spesso ti può invece indicare come riformulare meglio la domanda, perché altri ti possano dare una risposta. Poi puoi anche cercare se c’è già un altra domanda simile. Mentre mandando un messaggio diretto, spesso devi aspettare di più finché ti arrivi la richiesta di riformulazione.

    Però devo riconoscere che l’assenza di risposte a tantissime domande in http://it.forums.wordpress.com/ è scoraggiante. Mastichi un po’ l’inglese e/o il francese? http://en.forums.wordpress.com/ e http://fr.forums.wordpress.com/ sembrano funzionare meglio.

  11. @Claude Almansi # 206 anzi! ho apprezzato le bacchettate e ho smesso di sottovalutare. Avrei dovuto ricordare una mail ricevuta l’estate scorsa in cui una mia carissima amica (in realtà uno sconosciuto con la sua identità) mi chiedeva di mandarle dei soldi a Cipro dove era stata derubata del portafoglio: conoscendo questi imbrogli sono sempre stata piuttosto attenta, ma qui non ho tenuto conto della vasta affluenza di corsisti. Per rimediare ho eliminato il blog, che oltretutto partiva con il piede sinistro, quello del pessimismo (per niente augurale) e ne ho costruito un altro. Tutto bene fino alla fine, solo il consueto problema di visualizzazione corretta, quindi temo che avrò bisogno ancora del vostro aiuto. Eppure questa volta ho salvato tutto per bene!!!
    Ho seguito questo procedimento: 1)scelto il tema Twenty Twelve 2)creato il blog marcondirondirondello.wordpress.com con PW cambiata 3) scritto il post e personalizzato la pagina con Customize 4)l’ho inserita nei Preferiti. Quando la apro mi trovo non nella hp ma nella pagina “Personalizza Twenty Twelve”. Da lì, entrando nella bacheca, riesco a visualizzare il blog.
    Mi sono rivolta al forum in italiano dell’assistenza WordPress, ma ci ho trovato questo annuncio:

    “Da marzo 2012 è cambiata la modalità di acceso diretto al supporto.
    A causa dell’elevato numero di richieste e dello staff ridotto, è possibile inviare richieste al supporto ufficiale (http://en.support.wordpress.com/contact/) solo da parte di chi ha almeno un upgrade a pagamento.
    Questa situazione dovrebbe essere solo temporanea ma per ora non si sa fin quando durerà.
    In caso di problemi di accesso al blog, segnalateli nel forum e aggiungete il tag “modlook” al vostro messaggio. In questo modo, oltre ai moderatori italiani, anche lo staff di WordPress.com viene informato di un nuovo problema.
    Qui sotto la traduzione del messaggio presente suhttp://en.support.wordpress.com/contact/”

    Se qualcuno volesse dare un’occhiata al mio blog gliene sarei grata! Edda

    1. @Edda #213. Sono passato dal tuo blog e t’ho lasciato un commento lì, senza nessun tag aggiuntivo perchè mi pare proprio che vada tutto bene! Mi sa che se ci sono problemi sono tuoi a livello di ricezione: su blog è tutto in ordine

  12. @Andreas: ho riattivato il blog aperto un po’ di tempo fa su wordpress e l’ho segnalato nel modulo; non so se è tutto a posto, cioè se è pervenuto. Non ho ancora avuto tempo di trasferirvi … qualcosa di leggibile: mi riservo di farlo entro qualche giorno, cercando anche di personalizzarlo un po’; inoltre vorrei esplorare altre possibilità tra quelle che ci hai segnalato.

  13. @annaritamassarella #197 Inizia a trasferire il diario che hai scritto sino ad ora nel blog, strutturandolo come preferisci in uno a più post. O scrivicelo se non l’hai ancora fatto. Dai un’occhiata a qualcuno degli altri…

  14. @annaritamassarella # 197
    Nel post, Andreas ha scritto:

    Cose da fare…

    Creare un blog

    Chi non ha un blog, ne crei uno, in uno dei tre modi precedenti.
    Chi ha già un blog, se gli va, può usarlo qui. Se non è uno dei precedenti parliamone.

    Iscrivete l’indirizzo del vostro blog in questo modulo.
    Iniziate a trasferire il diario che avete scritto sino ad ora nel blog, strutturandolo come preferite in uno a più post.

    Visto che adesso hai un blog WordPress, ti rimangono solo gli ultimi 2 punti 😉

  15. @Edda #198 – scusa la mia reazione eccessiva: Francesco ha già rimesso le cose in prospettiva con il suo aneddoto, per fortuna.

    È che io stessa qualche anno fa ho brevemente compromesso un account twitter che non era nemmeno mio ma quello del blog multiautore ETCJournal.com (per i particolari, vedi OT Phishing Scam via Twitter). Anche se ero riuscita a cambiare la password entro pochi secondi, quella cosa mi torna ancora negli incubi, come dover rifare l’orale di matematica della maturità. Quindi sulla sicurezza degli account sono un po’ ipersensibile 😀

  16. Fabrizio bartoli- ri-aperto blog su wordpress (l’avevo già fatto qualche anno fa ma poi non l’ho mai usato). Un altro giace su blogger, e un sito l’ho fatto anch’io su weebly che trovo grandioso per la semplicità di utilizzo, e include anche la possibilità di aver pagine blog — ma dov’è il tempo di postare sui blog? Proverò stavolta…

  17. aiutooo di nuovo…. ho fatto tutto per aprire blog con wordpress.org ma non mi appare la scritta in basso a sinistra SIGNUP e quando rientro e accedo non mi riconosce e mi dà password errata… che faccio?????

    1. @Attilia 201/202: cavoli: quando ho visto il messaggio con il tuo commento dove richiedevi aiuto sono entrato per cercare di dartelo e giusto prima di iniziare a scrivere ho visto che in meno di 14 minuti te la sei cavata da sola!!! Vedi mo: se continuate così noi tecnici finiremo tutti disoccupati! 😉

  18. acc, io sono in ritardo su tutto, ed è la prima volta che provo a scrivere un commento…Purtroppo anche stasera non riesco a esplorare per il nlog, tra l’altro non ne ho mai provato uno, devo preparare il materiale per scuola domani edè già tardi!!! Spero di potermici cimentare presto!

  19. @edda #192 – lo so che il commento lo hai rivolto a @Francesco Valotto #174 però ti vorrei rispondere su “Comunque ha un senso in questi corsi on line difendere la privacy della propria PW? Quale pericolo c’è a renderla pubblica?”

    Sì, ha sempre un senso, e particolarmente in corsi online di tipo cMOOc come questo, dove non solo ci sono quasi 500 iscritti, ma dove tutti i nostri scritti sono pubblici e diffusi via feed RSS e altre loro emanazioni, come la possibilità di seguire un blog. Quanto ai pericoli: se la gente ha accesso alla tua password, i malintenzionati possono far quel che vogliono con l’account che essa dovrebbe proteggere, incluso pubblicare cose disdicevoli ed addirittura illegali sul tuo blog firmate con il tuo nome utente, ed escludertene. E potrebbero creare altri blog con il tuo account, dove – anche lì – i post verrebbero firmati con il tuo nome utente. E potrebbero usare il tuo account per pubblica commenti disdicevoli e/o illegali sui blog di altri.

    Se queste cose accadessero, saresti tu ad essere responsabile per quanto altri faranno con il tuo account e il tuo blog. Perché le condizioni d’uso http://en.wordpress.com/tos/ che hai accettato quando hai creato il tuo account. In effetti il primo punto dice:

    “…If you create a blog on the Website, you are responsible for maintaining the security of your account and blog, and you are fully responsible for all activities that occur under the account and any other actions taken in connection with the blog. ”

    (Se crei un blog sul Sito [cioè su WordPress.com] sei responsabile del mantenere la sicurezza del tuo account e del tuo blog, e sei interamente responsabile per tutte le attività che accadono tramite l’account e di qualsiasi altra azione intrapresa in connessione con il tuo blog)

    Cioè: forse quel bellissimo testo, “La filosofia del rifiuto”, di Flaiano che citi nel tuo post di prova (grazie!) è un esempio di ironia ad absurdum, come Una modesta proposta di Swift: Bartleby lo Scrivano di Melville non è proprio un modello di comportamento sociale. Però una cosa va rifiutata comunque: lasciar altri dire e fare cose a tuo nome.

  20. EDDA
    @Francesco Valotto #174 sorry: subito dopo il mio commento ho scoperto di avere messo nei preferiti l’anteprima e di avere scordato la pubblicazione, come hai detto tu. Ho rimediato subito e ci sono arrivata. Visto che sei stato gentile puoi controllare anche tu se dall’indirizzo del blog http://eddafestinalente.wordpress.com/ si vede il post di prova?Quanto al linkone, mi interessava ricevere aiuto e non ho guardato per il sottile. Comunque ha un senso in questi corsi on line difendere la privacy della propria PW? Quale pericolo c’è a renderla pubblica?

    1. @edda #192: non ho nulla da aggiungere alla chiarissima e completa risposta di Claude, se non “consolarti” con un breve aneddoto.

      Curo la formazione a distanza per alcune aziende con le quali tra l’altro sono legato da contratti che mi obbligano alla riservatezza delle informazioni fornite per poter produrre i loro contenuti.
      L’altro giorno ho ricevuto da un responsabile dell’Ufficio Legale di una di queste una richiesta che coinvolgeva anche altre persone per cui gli ho risposto mettendo in CC sia suoi colleghi che miei a vario titolo. Lui ha risposto a tutti e c’è stato un breve scambio abbastanza allargato.
      Solo al termine, quando sono andato per eliminare tutta la coda di messaggi che s’era creata, mi sono accorto che per scrivermi aveva usato un “Rispondi” dalla mail di attivazione inviata automaticamente dalla piattaforma con l’indicazione del suo account e password!!! Dunque a me fanno firmare impegni di not disclosure con previsioni catastrofiche in caso di inadempienza e loro spediscono a destra e a manca credenziali e link che consentono l’accesso a tutti i contenuti marcati come Confidential. Carino eh?! 😉

      Ma a parte gli aneddoti credo che anche l’impegno per la protezione dei dati faccia parte delle cose da imparare in questo viaggio/villaggio. Anzi: forse perché si rivolge (mediamente) a persone che hanno scarsa dimestichezza con i risvolti degli utilizzi delle tecnologie digitali e della rete – o meglio: che ce l’hanno o devono averla dal punto di vista dell’utilizzatore e non del tecnico! – e che useranno questi strumenti facendoci viaggare su dati di bambini o ragazzi: forse proprio per questo si tratta di una delle competenze più importanti da creare e/o rafforzare!

      Ah: confermo (ce ne fosse bisogno) che il tuo post di prova è visibile, quanto a Flaiano immagino avesse mangiato pesante la sera prima per essere così di cattivo umore!!! 😉

  21. @Letizia quel nome a dominio non puoi modificarlo. L’unica cosa da fare è cancellare il blog e registrarne un altro. Per cancellare basta andare in Bacheca—>Strumenti—>Cancella sito. Ovviamente wp ti chiederà varie volte se sei sicuro etc etc. In ogni caso, anche senza cancellare il blog, puoi ottenerne un altro utilizzando il tuo stesso nome utente: clicca sul tuo nome utente in alto a destra (se ti trovi nella bacheca del blog) oppure loggati direttamente su wordpress.com e nell’area “My blogs” clicca sul link a sinistra ” creare un altro blog “. Spero di esserti stata utile 🙂

  22. Mi serve un aiuto: ho registrato male il mio dominio… manca una erre… doveva essere sapienzacreatrice822. Invece ho registrato sapienzacreatice822. Come posso modificare la registrazione?

    1. @Letizia #187 Una volta loggata in WordPress, visualizzando il blog o la bacheca, nella banda scura in alto, verso la destra, ci dovrebbe essere il tuo nome, accanto alla tua foto o immaginina (avatar) che hai scelto. Vai con il mouse sul tuo nome, scende un menu. Seleziona Gestisci i miei blog. Lì vedrai la lista dei tuoi blog; tu ne avrai uno, penso. Sempre lì, ne puoi aprire uno nuovo, aprilo, con il nome corretto. Poi, anche con comodo – non si guasta nulla – potrai cancellare quello vecchio andando nella sua bacheca, seleziona nella colonna di sinistra, Strumenti->Cancella sito.

  23. @francesco #181 attualmente quando commento qui, cliccando sul mio nome si arriva al blog giusto, però continuo a ricevere notifiche di persone di che stanno iniziando a seguire il mio altro blog (quello vecchio), quindi immagino che il problema sia un altro? Probabilmente proprio legato a un mero ordine alfabetico? Anche se entro su wordpress per aggiungere un post, mi compaiono entrambi nella scelta ma quello di etwinning mi compare per primo nel menu a cascata…. Quindi immagino di dovergli cambiare nome se voglio che compaia come seconda opzione. Ora provo!

    1. @Luisella 182: mi pare (ed anche qui vado a memoria!) che se vai nel tuo profilo wordpress c’è un’opzione che ti permette di impostare qual’è il tuo blog principale: piuttosto che rinominare (che poi non mi risulta sia possibile: al massimo gli cambi il titolo che però è solo un testo nella pagina!) direi che è questo il sistema. Comunque confermo anch’io che il tuo nome è linkato al blog giusto: non è che ci fosse il vecchio link nei primi commenti (post precedenti alla creazone del blog) e qualcuno abbia usato quello?

  24. Networking… come dice Andreas, dal caos nascono relazioni. Ho visitato alcuni blog di wordpress, e ho iniziato a seguirli cliccando su “follow”, ho visto a mia volta che alcuni colleghi che sto seguendo hanno iniziato a seguire un mio blog (ho ricevuto due notifiche via email), però non è il mio blog attuale, che si trova qua joonthenet.wordpress.com, bensì un vecchio blog che non uso più perché fa riferimento a un progetto ormai concluso da anni. Come mai? Forse per una mera questione alfabetica (quello vecchio inizia con e e la e viene prima della j) in una ipotetica lista cliccando sul mio nome compare prima quello vecchio? C’è un modo per dare preminenza a quello attuale senza cambiargli il nome?
    @rosedawn #165 io ho trovato il modo di inserire la lista dei blog che seguo inserendo un widget, che si chiama appunto “blogs I follow). Una volta entrata nella pagina dei widget, ho trascinato l’icona dei widget che mi interessavano sulla destra (in quella che si chiama MAIN SIDEBAR).

    1. @Luisella #179
      Scherzi di wordpress che ti segue con i suoi cookies per il riconoscimento automatico! Ha tirato il bidone anche a me che ho finito per firmare i miei commenti in almeno 3 modi diversi con link ad altrettanti siti. E’ che si da per scontato che ciascuno di noi ne abbia uno solo!
      Se guardi sotto al riquadro dei commenti, quando ci entri per scrivere, troverai l’indicazione del tuo nickname con due opzioni cliccando le quali puoi rifare login e/o farti comunque riconoscere modificando i tuoi dati. Se clicchi lì appaiono 3 box nelle quali indicare email, nome e sito personale. Una volta compilate, quando dai “Invia commento” è possibile che ti dica una cosa come “Stai cercando di postare un commento a nome dell’utente XY” e ti chieda di inserire la password per accertarsi che tu sia proprio tu (malfidenti questi software!!! 😉 ). Fallo e non dovresti più avere problemi: forse (scusa ma sto andando a memoria) quando immetti la password c’è un’opzione tipo ricordami o riconoscimento automatico che se attivi smette di importunarti con domande inutili!

  25. monicaviali@francescovalotto#176
    si scusa cerco di spiegare, vorrei postare, incollare nella pagina commenti rsso un particolare che ho evidenziato con il programma strumento di cattura. Ho salvato questo particolare nel desktop, ma nn ritrovo
    più video spiegazione di come lo si posta in rsso in modo che qualcuno di voi possa darmi una spiegazione.

    1. @monicaviali #178: mi spiace, ma non ho idea di cosa sia il programma “strumento di cattura”. Però se hai salvato il particolare sul desktop direi che ci sono due alternative: o si tratta di testo nel qual caso basta un copia/incolla dopo averlo aperto, oppure di una immagine ricavata dallo schermo ed allora puoi usare – in un post – il tasto “Aggiungi media”: ti apre un riquadro sul quale basta trascinare l’immagine che vuoi aggiungere e poi compilare eventualmente i campi sulla destra.
      Questo ammesso che tu sia su wordpress.com (come fa pensare l’indirizzo che riporti nel post 177)

  26. monicaviali
    quacuno mi aiuta??nn ricordo più come fare, una volta usato CATTURA, A POSTARE CIO’ che ho catturato
    … nella bacheca. eh si che ho tenuto tutti i post del Prof.
    UNA MANO PLEASE !!!

  27. EDDA Mi faccio viva nei post dopo un lungo periodo di silenzio, da brava lurker, ma i miei passetti li ho fatti: ho aperto un diarietto su piratepad (senza poi scaricarne i files che non mi garbavano), ho scaricato RSSOwl con successo anche se non avevo mai usato aggregatori di feed, ho seguito scrupolosamente i tutorial per aprire un blog su wordpress.com e sono riuscita a metterci un primo documento. Ecco il relativo
    indirizzo web http://eddafestinalente.wordpress.com
    link https://wordpress.com/wp-login.php?action=rp&key=U7fGzxSTyaZEdQMsBq9l&login=eddablog

    Ho seguito il suggerimento di fare il login, ma succede una cosa strana: se apro il blog con il link inviato da wordpress sulla mail mi dice “not found” come se non riconoscesse la mia iscrizione; se invece lo apro dai preferiti (post di prova/eddafestinalente) mi ci fa entrare e leggere la mia – per ora – prima pagina. Avrei bisogno di chiedere a Andreas: prima di tutto se il mio blog gli risulta visibile, poi qualche spiegazione su questi problemi (dove ho sbagliato?) e – se non chiedo troppo – un suggerimento sui modi più rapidi di apertura del blog. Grazie. Edda

    1. @enrica dallari nickname edda #173. Noto anch’io dello strano! Innanzitutto il “linkone” che metti nel post serve per resettare la tua password! Ora: qui magari si è “tra amici”, ma non ti pare di eccedere con la fiducia?! 😉
      Poi se si arriva al post non c’è nulla. L’unica cosa che mi è venuta in mente è che tu possa aver scritto un primo intervento ma senza postarlo effettivamente: magari hai solo il salvataggio in draft e nei tuoi preferiti ti sei aggiunta l’anteprima? Prova a verificare: lì dove editi i post dovresti avere un tasto Pubblica che diventa Aggiorna se il post è pubblicato….

  28. ragazzi, vi sto perdendo… andate troppo veloci. Ho aperto il blog ma non riesco a inserire, per esempio, i link a siti di mio interesse (altri colleghi del villaggio ce li hanno quindi deve essere possibile), oppure inserire i feed al blog del corso iamarf, oppure ancora organizzare i post in base ai contenuti/argomenti. Non riesco a fare niente di tutto questo. Quando entro in amministratore e scelgo il percorso da attivare, entra nella pagina successiva con difficoltà e poi appare come uno script disordinato, alcune volte anche uno scritto java. Il mio pc è impazzito? la connessione non ce la fa a reggere? Qualche aiuto o suggerimento? Non abbiate timore a dirmi che dipende da me (questa non l’ho messa fra le domande ma è ovvio che sia la prima).

    1. @rosedawn #165: ho seri dubbi che i sintomi che accusi possano in qualche modo dipendere da te! Stai usando un software caricato nel tuo sito o quel wordpress.com che è linkato? Nel primo caso prova a ricaricare il software: a volte durante il caricamento salta qualcosa (basta un carattere) e tutto si “mescola”. Se invece sei su wordpress.com come pare per gli argomenti basta che crei ed usi le categorie; per i link c’è una funzione apposita (Links sulla colonna di sinistra della dashboard) mentre il fatto di vedere codice al posto di videate “pulite” potrebbe essere legato a qualche problema sulla connettività o ad un browser molto vecchio: se usi explorer 8 prova a scaricarti Google Chrome oppure OPera (li trovi entrambi gratis)

  29. @tnt54 #162. Potresti anche mettere i video su un’altra piattaforma – YouTube, Internet Archive, vimeo – poi linkarli – o inserirli via embed – nei tuoi post WordPress. Per l’embed, però controlla prima: so che si può fare con YouTube, ma non sono sicura per le altre piattaforme.

  30. per mettere immagini nel blog non ci sono problemi, invece per i filmati c’è un limite per quanto poter fare gratuitamente… per cui aspetto. mi piacerebbe provare a inserire un poadcast, ma per ora non ho tempo… a questo punto sarebbe megliop firmare i commenti con wordpress piuttosto che facebook? comincio a cambiare… Sono comunque Teresa Carloni..

  31. @Francesco Vallotto #140
    Hai perfettamente ragione… non è cosa per me andare a fare le modifiche indicate. Ho trovato istruzioni ancora più precise su http://www.pensando.it/wp/index.php/wordpress/installare-wordpress-su-server-win-aruba-con-iis-mysql-e-permessi-di-scrittura-alla-cartella-wp-content
    ma alla fine ho deciso di rimettere tutto come prima e, in attesa di migrare su hosting Linux quando scadrà l’abbonamento annuale, caricherò manualmente le immagini nello spazio web via FTP e da là le richiamerò in WordPress. Non è molto pratico ma al momento non ne capisco abbastanza per modificare le impostazioni. Il blog è di nuovo online: http://www.didatticarte.it/Blog
    A presto! 🙂

    1. @Emanuela #158: non è che volessi smontarti l’entusiasmo, sia chiaro! E’ che cose del genere le ho fatte e le faccio e basta un nonnulla per far saltare tutto: basta un punto (nel senso di . ) saltato e… ciao! E poi, appunto, difficilmente le cose sarebbero finite lì: e magari al al primo aggiornamento software (wordpress li fa da solo cliccando un tasto) salta tutto… Insomma: sinceramente senza validissssssssssimi motivi non mi ci imbarcherei nemmeno io che scrivo software per internet da quando esiste il web!

  32. @Andreas #152 Salve Prof. FrancescoValotto rispondeva a me con #130, ma io non mi curavo della mia visibilità, ci mancherebbe, tra l’altro non sto seguendo il corso per questo, bensì per imparare qualcosa che non so. E’ proprio il fatto di non saper fare niente che mi ha fatto venire il dubbio che, non riuscendo a trovare quella parvenza di blog che ero riuscita a creare, potessi aver fatto qualcosa di sbagliato che avrebbe reso vano il pomeriggio passato al computer.Tutto qui. Grazie comunque. 🙂

  33. @Daniela L. #147 – all’inizio non capivo cosa intendevi con “il copia-incolla con openoffice non funziona come in office” perché a me la procedura risultava identica: si evidenzia si copia poi si incolla, o dal menù Modifica o con i codici tastiera Ctrl A (se vuoi evidenziare tutto), Ctrl C (copiare) Ctrl V (incollare).

    Ma poi mi son ricordata che è l’evidenziazione il problema: con MS Office, è bella vistosa; con OpenOffice o LibreOffice, è una specie di cornice smilza e pallida intorno al testo evidenziato. Poco comodo, ma quel che conta è che il testo è evidenziato lo stesso.

    Però congratulazioni per l’alternativa che hai adoperato, e che descrivi in http://daniela872.blogspot.it/2013/04/come-sono-riuscita-pubblicare-il-diario.html . Stavo per proportene una più balzana: importare il file .odt in PiratePad, poi fare il copia-incolla da lì. Ma aggiunge una tappa inutile, rispetto alla tua soluzione.

  34. Sono riuscita a copiare e incollare il diario ma ho dovuto aprire il file con office della microsoft. Volevo ringraziare ancora Claude per l’aiuto e per le indicazioni che mi ha offerto. Grazie Claude, ho capito meglio come funziona il blog!

  35. @Claude Almansi #144 Grazie Claude per la tua risposta ed il tuo aiuto.
    Nel frattempo, lavorando in modo più o meno intuitivo, ho capito come cambiare il nome e ho provato a farlo con successo. In effetti, però, l’URL rimane lo stesso ( nella bacheca del blog sono andata su “Impostazioni Generali”, ho cambiato il titolo nello spazio apposito ed ho salvato la modifica, semplicemente).
    Hai capito perfettamente la mia preoccupazione: non avevo idea di come funzionassero i diritti d’autore in questo contesto ed in questo caso specifico, quindi pensavo fosse ovvio dover cambiare. Per trovare un nuovo nome da utilizzare mi sono ingegnata digitandolo sul motore di ricerca prima di sceglierlo……
    …..Lasciando lo stesso URL, quindi, non avrei nemmeno bisogno di inviarlo di nuovo al professore…A questo punto, aspetto una eventuale risposta del Prof e ci rifletto un po’. Grazie ancora 🙂

  36. Claude#116 ti ringrazio per la risposta ma il copia-incolla con openoffice non funziona come in office, tieni conto del fatto che io sono completamente analfabeta in merito all’informatica e ho già pensato più volte che forse farei meglio a ritirarmi ma poi c’è un non so che che mi spinge ad andare avanti perchè dentro di me so che alla fine qualcosa avrò imparato…

  37. Ho pubblicato un commento sul blog di @michele #139… ma la procedura è lunga. La stessa operazione su @antonellarubino è risultata molto più immediata. Da cosa dipende?
    Intanto oggi proverò a caricare foto e video ..

  38. @Antonella T. #141 – lascio che Andreas ti risponda su un eventuale trasferimento su un altro blog, se proprio ti disturba l’omonimia (io faccio rozzamente dei copia-incolla in quei casi).

    Però se ti piace il titolo, te lo puoi tenere: i titoli non sono protetti dal diritto d’autore. Altra cosa: tu poi anche cambiare il titolo che appare sul blog, pur mantenendo l’URL originale: ad es. quando mi sono fatta l’account WordPress, questo ha creato http://almansi.wordpress.com/ . Però non mi andava un blog chiamato col mio cognome, allora ho tenuto il blog con la sua URL, ma l’ho ribattezzato “Bloglillon”.

  39. In questi giorni ho avuto dei problemi perciò non ho potuto seguire nè riflettere sulla decisione di creare o meno un blog. Ne ho avuto uno in passato e so di avere difficoltà a poterlo seguire, quindi mi prendo un altro giorno per decidere.

  40. @andreas: quando suggerisci che il blog possa diventare una sorta di “teacher portfolio” lo intendi in senso pubblico o privato? Strumento di presentazione delle proprie competenze o spazio di riflessione sul proprio lavoro?
    Oppure credi che la distinzione fra queste due sfere sia destinata a sfumare?

  41. Buongiorno Prof. Ho bisogno del suo aiuto: ho appena scoperto per caso, attraverso un motore di ricerca, che il nome che ho dato al mio blog è anche il titolo di un libro e la denominazione di un altro blog (non di Word Press). Questo nome, che mi piaceva, mi frullava in testa da un po’ ed aveva un senso per quello che mi piacerebbe fosse un mio blog, ma garantisco e stragarantisco che non conoscevo quel libro né tantomeno l’altro blog. Cosa posso fare? E’ possibile eliminare quello che ho costruito e ricominciare da capo? Oppure, più semplicemente, si può modificare solo il nome del blog? Poi devo inviarle nuovamente l’indirizzo? Grazie.

  42. Questo è il mio blog, fatto seguendo le istruzioni, spero che qualcuno lo vada a vedere e mi dia consigli su come migliorarlo.
    Ciao a tutti

  43. monicaviali
    fatto! stasera nn ce n’è per nessuno. Ho aperto blog in WordPress, veramente era già workinprogress, comunque ora come sposto il diario da Word all’interno del blog? HELP ME Prof!!!!

  44. La soluzione n. 0 continua a riservarmi brutte sorprese: dopo aver fatto l’abbonamento al database MySQL e aver caricato via FTP tutto il pacchetto WordPress nel mio spazio web, scopro che i server Windows di Aruba non consentono di caricare immagini nel blog perché non si possono avere i permessi. L’ultima chance sono le istruzioni che ho trovato su http://www.cyberangel.it/blog/2012/12/06/installare-wordpress-su-un-server-windows-di-aruba/
    Dopodiché spero che http://www.didatticarte.it/Blog cominci a funzionare!

    1. @Emanuela Pulvirenti #134: Spiace dirlo ma ti sei infilata in una discreta rogna! Ho dato un’occhiata rapida alle istruzioni al link che hai messo nel commento e mi paiono complete e precise, salvo il fatto che se cambia la versione di wordpress (che si aggiorna di continuo) noon è detto che le righe indicate restino le stesse, comunque al limite risolvi facendo una ricerca testuale nel file con la chiave “WP_CONTENT_”.
      Poi però mi sa che non sarà l’unica rogna: vado a memoria ma se non erro per usare i permalink è necessario apportare modifiche alla configurazione del server che su Apache si possono fare con un ritocco di un file INI, mentre su IIS richiedono di accedere all’interfaccia amministratore che su Aruba è intoccabile (a meno che tu non abbia un server dedicato, magari virtuale, ma considerati i costi e la tecnicità mi permetto di avere dubbi in proposito).
      Alla fine poi devi pregare che non ci sia nulla da ritoccare in PHP.INI: anche qui se non sbaglio (ma sono meno sicuro) nel server windows pare sia un dramma.
      In altri termini: wordpress è un ottimo programma, ma pensato per lavorare su Linux, mentre su Windows richiede tecnicismi non comuni e l’accesso al backend del server…. AUGURI!

  45. Salve prof, a me piacerebbe provare la soluzione n. 0 Anche se ho già visto che i problemi iniziali non sono pochi. Pur essendo riuscito a creare il blog ed aver inviato il modulo con indirizzo, l’interfaccia del sistema installato su hosting, anche se permette una maggiore personalizzazione, manca di alcune possibilità come il “seguire” i blog che mi piacciono e la possibiltà di usare per esempio l’applicazione per android. Ma forse non ho ancora approfondito abbastanza. Comunque è grazie a questo corso che ho iniziato ad occupare “lo spazio là fuori” 🙂

    1. @matzlanz #128 In effetti io ho specificato chiaramente che la soluzione n.0 non rientrava fra le mie proposte. Un po’ come il fuori pista nello sci: andate sulle piste segnate, chi vuol fare il fuori pista lo fa contando su di se! È molto interessante che acluni di voi siano attratti da questa possibilità ma tecnicamente è certamente più complessa. Non capisco bene cosa tu intenda quando dici

      manca di alcune possibilità come il “seguire” i blog che mi piacciono

      Un blog non è fatto per seguire altri blog. Il meccanismo per seguire altri blog è costituito dall’aggregazione dei web feed. Spiega meglio.

      1. @andreas su wordpress.com posso seguire i blog preferiti e ricevere direttamente nella mia bacheca gli aggioramenti dei post. Posso avere questi “blog preferiti ” anche nell’applicazione ( ipad da cui stò scrivendo e android) come posso seguire dei blog posso anche ribloggare e mettere il mi piace su un post.
        nel blog installato non mi sembra sia possibile seguire direttamente altri blog, ma forse ci sono dei plug-in… Comunque risolvo seguendo i tuoi consigli niente soluzione n.0. userò iI blog su wordpress.com http://matzlanz.wordpress.com/. Aggiorno anche modulo…

  46. Io ho già il mio blog, quello aperto in #linf12, il blog di wittgens.blogspot.it…quindi con Blogger, ma vi assicuro non è più facile o semplice di WordPress, anzi in parecchie occasioni mi ha chiuso la porta in faccia (cfr. inserimento di un video, che ho potuto poi inserire grazie a Prezi…), io non posso tornare indietro ma vi consiglio WordPress.

    1. @coccinella59 #124: ci vuole un po’ di pazienza: i motori di ricerca richiedono un po’ di tempo prima di indicizzare un sito per quanto segnalato sia! Inoltre se come dici tu è “un po’ scarno” (ovvero vuoto quanto il mio! ;-D) la cosa è ancor più lenta visto che la materia prima su cui lavorano i motori è principalmente il testo.
      Poi entrano in gioco tutta una serie di altri meccanismi specifici (dall’importanza delle parole chiave, al loro peso, frequenza, ecc. fino al numero di citazioni in altri siti e molto altro ancora) che ne determinano il ranking ovvero la probabilità di posizionarsi ai primi posti nelle liste fornite come risposta alle ricerche

    2. @coccinella59 #124 Intanto grazie a @Francesco Valotto per la risposta #130. In generale: non vi curate di quanto i vostri blog siano visitati e trovati. Regalereste un computer o un’automobile o uno zaino da montagna a un neonato? Ogni cosa a suo tempo… Sette miliardi di esemplari hanno colonizzato il pianeta in un milione di anni, un miliardo hanno colonizzato il cybespazio in una ventina d’anni. E voi pretendete di essere notati in questo casino mostruoso? Lasciate perdere la visibilità, curate ammodino il vostro spazietto e se son rose fioriranno…

  47. Non ci speravo! invece è andata quasi alla prima
    Prof. ci consiglia di fare varie prove con tutte le possibilità che ci ha offerto?

  48. Adesso mi sento davvero al bivio…. Ma vorrei provare, mi rendo conto che i vostri tempi sono proprio tanto più veloci dei miei … Comunque blogger lo so usare e avevo già deciso di capire meglio wordpress quindi mi pare che sia giunta l’occasione …..spero domani

  49. Ho aperto anch’io il mio primo blog, l’ho chiamato materialeditecnologia.wordpress.com. Sono un’insegnante di tecnologia della scuola secondaria di 1° grado (ma non potevano continuare a chiamarla scuola media?) e ho pensato di utilizzare il blog per mettere del materiale utile al mio lavoro. Il diario scritto con notepad l’ho svuotato, non mi piaceva più quello che avevo scritto, era troppo vago… cercherò di organizzare qualcosa nei prossimi giorni. Saluto tutti, scrivo poco ma seguo sempre!

  50. ho aperto il blog. Ho iniziato a metterci qualcosa. In iamarf ho notato che il nome degli autori di alcuni commenti sono in realtà dei link ai loro blog. Se io volessi fare lo stesso, cioè rendere “linkable” il mio nome, cosa dovrei fare?? grazie

  51. Mi vien voglia di fare un discorso sul caos, ma ora non trovo il tempo. Caos, forse, ma produttivo… Una mezz’ora fa: vedo il commento #115 di @Daniela, sto per rispondere, ma sono stufo di computer… aspetta, vado a mangiare qualcosa e poi rispondo, torno e trovo la risposta già confezionata da @Claude, #116.

    Ok, il laboratorio è autonomo, quasi quasi mi bevo un bicchiere di vino…

  52. @Daniela L. #115 La cosa più facile è il copia incolla dal tuo file .odt a uno o più nuovi post del blog – ricordati di mettere un titolo al post, altrimenti il link non si vede negli aggregatori.

    Puoi scegliere tra fare un grosso post unico automaticamente datato con la data di pubblicazione, oppure mettere ciascuna parte che retrodati alla data in cui l’hai scritta inizialmente, su blogger tramite “Impostazioni post -> pianificazione”. Però se fai post retrodatati, dillo da qualche parte sul blog – perché l’affidabilità della datazione dei post è una caratteristica importante dei blog.

    Spero di aver risposta.

  53. Pingback: esperienze77
  54. Ho aperto il blog con blogger ma non riesco a portare il mio diario da openoffice al blog… qlc sa dirmi come si fa? Grazie!!!!! 😦

  55. negli anni passati avevo avuto diversi blog con blogger, il più vecchio con tiscali ma non avevo mai provato wordpress.
    per cui ne ho creato uno ora http://marinuguida.wordpress.com/ per provarlo.
    Per ora l’ho creato, è ancora vuoto e fa anche un po’ impressione con quel titolo a caratteri cubitali neri al centro e niente più.
    Ed ho ho compilato il modulo. Il resto verrà. 🙂

    1. Se volete utilizzare servizi di blogging diversi da WodPress.com, Blogger o Noblogs, lo potete fare ma sinceratevi che quel servizio produca i feed sia per i post che per i commenti. Se così non è, utilizzando quel servizio rimanete automaticamente fuori dalla rete del laboratorio, perché questa si basa sull’esistenza di feed per i post e per i commmenti.

  56. Pingback: New Experience
  57. Eccomi! Un po’ in ritardo in quanto bloccato da impegni di famiglia e piuttosto minimale data l’ora ma ho usato wordpress (che conosco ed uso da molto tempo sia come installazione personale che come servizio) per preparare http://susydiario.wordpress.com/ e registrarlo nell’apposito modulo.
    Nessun diario per il momento almeno (ne so se riuscirò a svilupparlo in seguito: idiosincrasie personali) ma il blog è in attesa di ricevere input legati al seguito di questa avventura e/o degli sviluppi della mia piattaforma: vedremo!

  58. Ho un piccolo blog su blogspot, ma lo uso con i miei ragazzi. Mi sono cimentata in wordpress per cambiare un po’ , ma mi incuriosisce anche no blog…
    Devo ancora capire cosa metterò in questo blog, anche perché con il diario non sono stata molto assidua e mi rincuora leggere che sono in buona compagnia…
    Provo a buttarmi in questa avventura, grazie Andreas!

  59. @Andreas, confermo quanto scritto da @Natalia#94. E’ scomparso il saluto multimediale. In ogni caso non ho capito cosa bisogna fare. Ho impressione di essermi persa qualche passaggio.

    1. Sto esplorando la possibilità di postare al volo video girati con il telefonino. Ho cancellato io il messaggio perché così non aveva senso: diciamo che l’esperimento era fallito. Ora ci riprovo…

  60. Carmela.
    Non credo di riuscire ad aprire il blog, almeno non ancora ma mi sembra di aver caspito che posso continuare lo stesso, datemi la conferma grazie

  61. Ho finalmente aperto un blog, nel quale proverò a descrivere le tappe della mia vita professionale e magari, da lì, verranno fuori spunti di riflessione che altri potranno anche ampliare o commentare.
    Il blog si chiama http://ric0711.blogspot.it/.
    Ora che chiuderò il commento vedrò se il sistema mi ha correttamente registrato e il mio blog potrà essere raggiungibile dal mio nickname…
    … oppure non ho ancora capito niente! 😀

    Ciao,
    Ric

  62. Ciao a tutti, ho aperto il blog e scritto il primo articolo. La barra degli strumenti di scrittura è però molto povera; qualcuno sa dirmi come posso aggiungere altri comandi?

    1. @annacilia #64 se hai usato blogger, puoi aggiungere “gadgets” alla barra laterale, in fondo, ecc. Su WP mi pare che si possano aggiungere “widgets” (ad es. barra di ricerca, feed, il tuo Gravatar…). L’essenziale è iniziare a smanettare, grossi danni non ne fai…
      @carmela #86 penso che chiunque possa continuare
      @daniele ciao!

  63. Non so se può andare bene, ma non ho aperto un nuovo blog, visto che ne avevo già uno su wordpress; posso utilizzare quello? piccolo inconveniente, non è molto fluido, ogni tanto si “punta”. Bisogna avere pazienza o sarà un problema di rete?
    Proverò comunque ad aprirne anche con Blogger e Noblogs, per sperimentare.
    Nei prossimi giorni ci trasferirò qualche pagina del diario; premetto che non sono stata costante nella compilazione.

  64. tre anni fa avevo provato ad aprire un blog con blogger…ma è stato un fiasco perchè non sapevo bene nemmeno io cosa farne e non ero riuscita a coinvolgere le mie colleghe!
    oggi ho provato con word press ma non mi fa creare il blog perchè non accetta nessun nome che gli propongo!
    Allora sono tornata su blogger, ho cancellato il blog “vecchio” e ne ho aperto uno nuovo.
    Non sono sicura di aver capito però cosa ne devo fare…..

  65. Anchh’io, da completa profana e, aggiungerei senza remore, da imbranata, ce l’ho fatta ad aprire un mio blog. Mi sarebbe tanto piaciuto farlo avvalendomi del servizio Noblog, che
    per quello che ho potuto leggere, sentivo a me più affine per idee e concezioni di varia natura…ma le complicazioni tecnologiche mi hanno bloccata, per cui ho ripiegato su wordpress.com.
    Oltre a non essere una “smanettona”, termine che ho visto usare più volte dal prof per indicare gli abili e agili in questo campo, conosco a malapena un po’ d’inglese – dato che nel mio
    percorso scolastico mi sono imbattuta nel francese…- e anche questo è un ostacolo non da poco, poiché spesso appaiono spiegazioni in lingua per me oscure…
    Insomma, una sfida completa.. ma vado avanti.

  66. Io avevo già un blog, che non uso mai, se non per aggiungere i blog che via via seguo… tanto, nessuno mi ha mai inviato un commento.
    http://danieleguerrieri.blogspot.it/
    E’ che siamo in troppi in rete, Se giro a caso nei vari blogspot vedo che la maggior parte non ha commenti.
    Il diario non l’ho scritto. Per ora do un’occhiata a quelli degli altri.
    Poi, se ne vedrò la necessità, aprirò un altro blog dedicato…
    Infine: come si fa a trasformare il nome in una link?

    Daniele

    1. @Daniele #79 calma… siamo una gran numero e bisogna avere pazienza… una cosa per volta… sarebbe come se i primi spettatori entrati in un teatro pretendessero che lo spettacolo iniziasse subito, prima che gli altri fossero entrati e si fossero accomodati… anche la questione del link arriverà…

  67. Ok, fatto. E visto che si tratta di “compiti a casa” ho usato il mio vero nome, per il blog. Nessuno dei soliti infingimenti, causa personale allergia all’apparire (in rete).
    P.S. Certamente più “elegante” il modulo, rispetto alle precedenti istruzioni… eh, eh

  68. Grazie, rujeverge. Il paradosso è che Coursera, dopo aver pervertito il significato di “MOOC” per ridurlo a quello usato da Staglianò, si guarda bene di mai utilizzare la parola MOOC sul suo sito, perché i corsi che offre, salvo per l’iscrizione, sono in realtà chiusissimi. Tutto il materiale ospitato su Coursera.org è sotto copyright “tutti i diritti riservati”, e una volta concluso il corso, poof, ti scompare l’accesso alle sue pagine, quindi alle sue risorse.

    C’era UNA cosa un po’ aperta che sopravviveva alla fine dei corsi Coursera: i video delle lezioni (ma senza i fronzoli di annotazioni descritti da Staglianò) nella versione che Coursera pubblicava in un suo team sulla piattaforma di sottotitolazione Amara.org, con lo scopo di farli sottotitolare da studenti volontari in più lingue (“crowdsourcing” a sbaffo). A quello scopo il team non funzionava granché perché Coursera lo gestiva in modo strano. Però appunto, era comodo per ritrovarvi i video delle lezioni dei corsi finiti.

    Quel team, Coursera l’ha chiuso all’inizio di questo mese. Motivo dichiarato: migliorare la traduzione dei sottotitoli transitando da Amara a “uno strumento interno” che promette da inizio marzo, ma che non si è ancora visto. Allora c’è da chiedersi se il vero scopo non è di rinchiudere anche i video, come le altre risorse, nella piattaforma Coursera.org.

    Scrivere a Staglianò: anche se da quando Repubblica è andata online, non ho ancora visto un solo loro articolo su cose informatiche che andasse oltre i luoghi comuni, si può anche provare. Si potrebbe provare con i commenti del suo blog su Repubblica.it, Presi nella rete, dove non indica mai le sue fonti, però siccome ne riprende le illustrazioni con il copia-incolla, si possono trovare lo stesso. E ha un account twitter: @rsta con immagine di sfondo che ritrae tutti i suoi libri stampati…

  69. @Andreas #53 ma il blog deve essere pubblico e anche indicizzabile dai motori di ricerca? oppure per ora (sono ancora un po’ timida ;-)) può essere non indicizzabile?

  70. Help!
    volevo aprire un blog con wordpress…ma non mi accetta nessun nome per il blog!
    Continua a dirmi che ho aperto un sottodominio…ma lungi da me l’idea! (non so nemmeno cos’è!)
    il tutorial di Andreas era così semplice… C’è qualcuno che può darmi un suggerimento?
    Grazie in anticipo!

  71. Alla fine ho aperto il blog su wordpress.com, e stupidamente chiedevo in giro consigli, ma tu Andreas eri già stato molto esaustivo e chiaro.
    Forse wordpress è più rigido di blogger ma non ho mai avuto problemi, è affidabile. Per il momento mi basta questo.
    Noblogs mi affascinava ma vedrò più avanti, quando diventerò (spero) più smanettona…
    Ci ho messo un solo post, perchè il mio diario è proprio proprio novello…ma deve naturalmente crescere ed abbellirsi…
    Parlo della nostra casa, quella comune.

    Buona domenica a tutti

  72. Stanotte ho agito…ho utilizzato WordPress. Ho fatto il minimo del minimo, mi dispiace non poter disporre del tempo vorrei dedicarci…ora devo importare quel po’ di diario che ho scritto con Notepub. Un passetto alla volta…Ma voi non camminate troppo forte….aspettatemi!!!!

  73. @Andreas#36 ieri alle 16.59 ho i inviato una mail per la conferma dell’apertura del blog!Solo in tarda serata ho letto il nuovo post con cambio di procedura,pertanto ho inviato modulo e votato per andare avanti!Il blog l’ho creato con WP (da wordpressista convinta…;-)…)
    Spero sia tutto OK!Perchè ho problemi grossi di connessione….il ns gestore è latitante! Grazie prof buona domenica!caterina
    ps. nella versione gratuita di WP non è possibile installare plugin vero?

  74. Ci sono e voglio continuare…. Io ho già un blog che ho aperto lo scorso anno http://www.ascuolaconmarvi.it, ho usato wordpress. com e ho affittato spazio con netson alternativa ad Aruba xche meno caro e meno complicato, gestisco anche il sito della scuola http://www.istitutocadorna.it ospitato invece su Aruba x questo dico meglio netson, mi stresso di meno. Tornando al mio blog dopo aver quindi acquistato i materiali, ho scelto il template e caricato su dei plugin tipo antivirus, moderazione degli interventi, ecc. Con i bambini abbiamo fatto il logo con un software carino che su chiama aa logo. La casa è pronta. Il mio problema è proprio come dice Andreas viverci…infatti l’obiettivo che mi sono posta in questo per-corso è traslocare in questa casa x condividere e imparare. All interno del blog ho aperto una categoria che ho chiamato per-corso. Chiedo ad Andreas se così può andare bene. Appena avuto l ‘ok comincerò ad arredare. Spero di ospitare in questa casa anche miei colleghi. Buon lavoro a tutti….

  75. @Maria Grazia #61 😀 Sentivamo la mancanza di feedback dati “con la testa e con il cuore”… (non è un commento adulatorio, ma la verità)
    Poi così è più facile capire da dove arriva tanto entusiasmo e tanta sete di conoscenza!
    Buona domenica e buon lavoro a tutti!!!

  76. @Andreas Ho creato il mio blog con Google..Sono i primi passi e sicuramente dovrò modificarlo,Sono in partenza per Istanbul per un progetto Comenius e mi preoccupo sia per il poco tempo che ho potuto dedicare al blog e sia perchè la prossima settimana sarò assente e non potrò seguire il corso o curare il ‘ blogghino’ appena nato.Spero di poter recuperare.Grazie per tutto l’energia che ci stai trasmettendo.Una felice giornata

  77. Fatto su WordPress… giusto un post. Magari domani inserisco ancora qualcosa…
    Domanda ad @Andreas: è un problema se il blog è privato? Dobbiamo renderlo pubblico?
    Grazie e buona notte a tutti 🙂

    1. @nadiamoretti #[non posso mettere il numero del commento quando rispondo dal cellulare] Il blog deve essere pubblico, se lo fai privato il gioco non funziona più 🙂

  78. ho aperto un blog in WordPress.
    Per ora tutto bene.
    Prima di inviare ad Andreas l’indirizzo del mio blog vorrei provare anche Blogger e Noblogs.
    Vediamo che succede…

  79. Ciao, Andreas!
    Ti ho inviato l’indirizzo del mio blog, quello che avevo già in WordPress, aperto due anni fa, seguendo le tue indicazioni.
    Spero vada bene…

  80. intanto ho aperto il blog, per i contenuti un po’ di pazienza! devo capire che cosa dovrei scriverci… in questo senso rischio sempre di andare ‘fuori’. Ora approfondisco il teacher portfolio!

  81. Ciao a tutti
    Lascio qualche spiegazione sul mio blog ma un’ora al giorno mi permette di seguire un pochino a caso tutti i commenti ed i post che vedo pubblicati.
    Cercherò si seguire tutti i lavori e fino a quando ci riuscirò….
    Ho già perso un link ad un lavoro di ” taggatura” che avevo intuito con Claude e mi ci sono perso.
    La mia preparazione a macchia di leopardo ( della quale sono orgoglioso ) ogni tanto mi permette di aiutare ma spesso mi fa richiedere aiuto: e questa seconda parte è forse la più fruttuosa.
    Ciao
    Costantino

  82. Ho un dubbio prof va bene anche livejournal
    O no? L’avevo scelto a caso interrogando la rete. Non ho neppure capito xke non mi segue l’ordine cronologico di ciò che inserisco. Mi faccia sapere visto che siamo ancora nei primi momenti e faccio in tempo a cambiare. Grazie

  83. Ciao a tutti
    Lascio qualche spiegazione sul mio blog ma un’ora al giorno mi permette di seguire un pochino a caso tutti i commenti ed i post che vedo pubblicati.
    Cercherò si seguire tutti i lavori e fino a quando ci riuscirò….
    Ho già perso un link ad un lavoro di ” taggatura” che avevo intuito con Claude e mi ci sono perso.
    La mia preparazione a macchia di leopardo ( della quale sono orgoglioso ) ogni tanto mi permette di aiutare ma spesso mi fa richiedere aiuto: e questa seconda parte è forse la più fruttuosa.
    Ciao
    Costantino

  84. Sto scrivendo da qualche giorno il mio diario e ho scelto livejournal ma non mi fa impazzire. Lo provo ancora un paio di giorni e poi decido se restare o mollare.

  85. Scelgo Blogger, scelgo Google. Accetto consapevolmente la googlocrazia.
    I motivi del “I love Google” magari li spiegherò sul mio blog.
    Vorrei precisare che sono un’insegnante “vecchia campeggiatrice”.
    Per poter utilizzare Internet con i miei alunni nelle attività didattiche “a quei tempi” ho dovuto
    studiare tante cose : html, css, hosting, php , MySQL, LAMP. Ho installato WordPress e i suoi plugin, piattaforme di e-learning da Spaghetti Learning a Moodle. Ero diventata anche bravina nel senso che ci riuscivo.
    Interessante e divertente, ma poi è arrivato il Web 2.0 e ho ritenuto più opportuno concentrarmi sui contenuti e sulla didattica. Ad eccezione di Moodle che continuo a gestire su Aruba.
    Ora se trovo qualcosa di “semplice” , come dice la postina della pubblicità, “Ringrazio e me ne mangio un’altra fetta ” 🙂

  86. @Prof #6 Si, weebly produce feed e contiene anche un feed reader che ho prontamente inserito sulla prima pagina, l’aggiornamento del diario posso farlo solo lunedì, il mio diario su Gedit è sul pc che uso a scuola…
    saluti
    AV

  87. Ore 19:42 Ho cambiato la procedura di iscrizione, perché la precedente non mi soddisfaceva. Chi l’ha già fatta con il metodo precedente non importa che la rifaccia. @Flavia falla anche te, anche voi di #linf12, sennò m’incasino. Sono già un pezzo in là 😀

  88. Primo intoppo: per inserire WordPress nello spazio web di Aruba mi serve un database My SQL (non so cosa sia ma sembra assolutamente necessario!).
    È un servizio a pagamento (7 euro… si può fare). Aspetto la notifica dell’attivazione e vi faccio sapere.

  89. Sono un po’ indecisa: non so se continuare il mio blog su Blogger (visto quello che sto imparando sulla googlocrazia) o aprirne uno nuovo su wordpress (opzione 1) …

  90. Viste le difficoltà e l’attesa richiesta, ho pensato di ripiegare sul pagine del mio blog, che è comunque un wordpress …però non rinuncio a Noblogs e se accetteranno la mia richiesta, ci proverò presto ad aprirne un altro. A presto Nicoletta FArmeschi (o anche casteldelpiano1)

    1. @casteldelpiano1 #28 Bene Nicoletta.

      @Claude #32 Allora ci penso io a sostituire il nome del secondo blog. Grazie.

      @Emanuela Pulvirenti #33 Ok Emanuela, spero che sia semplice… vediamo…

  91. Ciao a tutti, io ho optato per wordpress che avevo già utilizzato. Sono partita con un po’ di ritardo, ma ho pronti i miei strumenti di lavoro.Grazie prof per le utili indicazioni. Mi sono iscritta con una mail di libero, ma d’ora in avanti utilizzerò il nuovo account su gmail, con il quale ho aperto il blog. Alla prossima .

  92. @C’era l’H #17, ciao Sami, se non ricordo male si poteva esportare il blog su WordPress con XML, io l’avevo fatto come esercizio durante il corso di editing e avevo esportato il mio blog da blogspot a wordpress: http://lhanny.wordpress.com/ poi, accorgendomi che c’erano delle manutenzioni da fare e non avendo tempo
    (as usually) ho continuato con blogspot.
    blogspot->impostazioni->altro->esporta blog; poi vai su wordpress crei un account ->strumenti ->importa ->blogger e scegli il file scaricato da blogger.
    Nella verifica mi sono fermata qui ma poi sei guidata nell’importazione.

  93. @C’era l’H #17 Tu “sei grande”, cerca in rete – roba tipo blogger to wordpress – troverai, più in qua se il quesito interessa altri lo affrontiamo insieme, oppure ce lo spieghi te… 😉

  94. @Teresa Carloni Questo lo capisci quando lo fai: ogni sistema di blogging ha il suo editor, che fra l’altro si può usare in modalità diverse. Poi, se uno vuole può scriversi i testi in locale con quello che vuole e poi copiarseli nell’editore dle blog. Questioni di preferenze. Ma son cose più da imparare facendole che da dirsi…

  95. Un tempo, da teorico della libertà, sarei stato entusiasta della scelta, della possibilità della scelta… Oggi, sommerso da input infiniti, penso che ogni volta che mi arriva un qualcosa da interpretare, un bivio da scegliere (o un trivio…), un percorso da costruire… un certo rimpianto per un percorso imposto non celo che riappare dentro di me… E comunque prometto che mi cimenterò… Ora intanto vado a darmi un’occhiata ai tutorial… Buon lavoro a tutti

  96. È sempre un piacere leggere gli ultimi post. Non voglio illudermi, ma sembra che incomincio a capirci qualche cosa di più. Lei prof. si vede che è nato per insegnare e stimolare all’apprendimento. Grazie

  97. Io ovviamente userò il mio. Metto un tag con cui contrassegnare i post del mooc così poi fai il feed direttamente di quello o prendi tutto il pacchetto? (e te le devo spedire anch’io la mail?)

  98. provato con noblog ma non accetta la mia email. non accetta né la gmail né la istruzione. Che devo fare? vado su wordPress?

  99. Salve, dato che ho blog sia con WordPress che con Blogger, ho scelto Noblgs, ma mi dà un messaggio di errore durante la registrazione: in pratica dice che non è permesso l’indirizzo mail! dipende da me?

  100. @Alessandro Visigalli #4 Per me l’importante è che il servizio produca i feed, ho visto che li fa per i post, devo cercare se produce anche quelli dei commenti. Se lo sai o lo trovi dimmelo.

  101. @Emanuela Pulvirenti Un blog senza commenti è a sua volta un delitto. sarebbe davvero interessante se tu sperimentassi la soluzione n.o e ce la raccontassi – nel blog medesimo. Penso che alla fine ti potrebbe dare grandi soddisfazioni…

  102. Carissimo prof. è da giorni che provo diverse soluzioni… ho già un dominio con Aruba per il mio sito didattico. Non sono una smanettona per cui ho realizzato anni fa il sito con iWeb, un’applicazione molto semplice di OS X. Vorrei inserire il blog nel sito e avevo provato con dBlog http://www.dblog.it/sito/ ma, pur essendo riuscita a far funzionare tutto, non consente di mettere immagini negli articoli e, essendo un’insegnante di storia dell’arte, per me è quasi un delitto 😉
    Ora ho provato a fare il blog con lo stesso iWeb ma non si possono inserire i commenti agli articoli. Insomma mi sembra un po’ poco (ci ho guadagnato le immagini, però).
    Il risultato è questo: http://www.didatticarte.it/Blog/Blog.html
    Per i nostri scopi può andare bene anche un blog senza i commenti? Oppure provo a gestire WordPress come nella soluzione n.0?

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