Come al solito, stavo per scrivere un’altra cosa ma poi mi imbatto in un post che mi distrae.
Spesso però a tale richiesta segue la precisazione che ci dice di scriverli solo se ci viene spontaneo…..ecco,quello che mi chiedo è ma a tutte queste persone viene spontaneo?????
scrive Roberta a proposito degli assignment.
Dare assignment da fare in modo spontaneo è una contraddizione, evidentemente. Ma le contraddizioni e le ambiguità servono. Possono essere stratagemmi per uscire dagli automatismi, dagli schemi, per scardinare meccanismi sterili. Il solo fatto di fermarsi a riflettere sul significato di una proposta inusuale è un punto a favore. Riflettere fa bene. Un assignment infine eseguito, ma dopo avere riflettuto in modo inusuale, è probabilmente un assignment migliore. E se la riflessione sul fatto inusuale produce uno scarto, una devianza, una reazione, potrebbe essere ancora meglio, forse.
Non valuto le vostre attività in modo monodimensionale: tira un calcio al pallone e vediamo dove arrivi … Sono predisposto a valutare l’imprevedibile.
valutare l’inaspettata possibilita di poter battere un “Home Run”, fuoricampo e tracciarne la traiettoria dove hanno inciso “utopisti” e “realisti”(leggi commento 4 di Roberta in: https://iamarf.org/2011/05/05/daily-la-fragilita-della-liberta/).