Nell’Open Journal per la Formazione in Rete, Form@re, diretto da Antonio Calvani, è stato dedicato l’ultimo numero al tema del blog didattico: Il blog didattico: una realtà in via di espansione, curato da Filippo Bruni. In uno degli articoli di questo numero ho descritto un Metodo per lo studio delle dinamiche di rete di una blogoclasse.
Questo è il riferimento all’articolo nel numero di Form@re e qui di seguito, oltre all’abstract, riporto i link a versioni ad alta risoluzione delle figure citate nel testo
Abstract. Si descrivono alcuni aspetti tecnici relativi al metodo di insegnamento della blogoclasse. Con questo metodo si rinuncia al modello di insegnamento convenzionale basato su relazioni insegnante-studenti unidirezionali, caratterizzato da uno scarso grado di personalizzazione, centrato sulla figura dell’insegnante e dove gli studenti giocano un ruolo sostanzialmente passivo. In sintesi, la blogoclasse è una comunità di pratica e come tale essa richiede delle attenzioni particolari. Dal punto di vista tecnico, la blogoclasse si realizza mediante l’impiego di blog, feed syndication e qualche altro strumento web 2.0. Tutti gli studenti e il medesimo insegnante mantengono un blog che devono utilizzare nello svolgimento del corso. Poiché la blogoclasse è una cosa viva, è molto importante concepirla e osservarla come un tutto, in modo da farla crescere adeguatamente, concentrandosi in particolare sulle relazioni fra studenti e sulla sua natura di rete. In questo lavoro si discutono alcuni aspetti tecnici relativi al tracciamento delle attività e ai processi di rete che hanno luogo nella blogoclasse.
Parole chiave: insegnamento universitario, blog, web 2.0, social network analysis.
Fig. 1 Numero di post scritti da ciascuno studente durante i tre mesi di durata del corso. È riportata anche la linea corrispondente al minimo richiesto di 8 elaborati.
Fig. 2 Sociogramma che mostra le connessioni fra i partecipanti ed il loro ruolo nella classe. L’esistenza di una linea fra due nodi significa che almeno uno dei due partecipanti corrispondenti ha fatto un commento a un post dell’altro. La linea può significare, tuttavia, anche l’esistenza di commenti multipli in ambedue i sensi. I nodi rossi rappresentano studenti appartenenti alla classe, i nodi blu studenti appartenenti ad altre classi, i nodi verdi educatori esterni alla classe che si sono lasciati coinvolgere, e il nodo celeste rappresenta l’insegnante, cioè il sottoscritto.
Fig. 3 Sociogramma ideale di una classe convenzionale, nella quale l’insegnante si concentra sulle proprie relazioni con ciascun studente ma non lavora sulle relazioni che si possono stabilire fra questi.
Fig. 4 Grafico di alcuni indici di centralità (descritti nel testo) dei nodi nella rete della blogoclasse. I primi venti punti a sinistra rappresentano gli studenti appartenenti alla classe e coincidono con quelli riportati nel grafico precedente. I nove punti a destra rappresentano studenti di altre classi e educatori che si sono intrufolati spontaneamente nella blogoclasse. L’ultimo punto a destra è l’insegnante. Mentre per i primi 20 studenti viene riportato anche il numero di post (linea nera), esattamente come nel grafico precedente, per i 9 punti a destra ho omesso tale dato in quanto irrilevante ai fini di questa analisi.
Fig. 5 Rappresentazione qualitativa del valore di centralità betweenness mediante il colore dei nodi secondo la scala rosso-giallo-verde-turchese-celeste-blu. La figura è tratta dalla voce Centrality di Wikipedia, dove chi lo desidera può trovarne la definizione rigorosa. L’immagine è disponibile nei Wikimedia Commons con licenza Creative Commons Attribution 2.5 Generic, e come tale può essere condivisa e rielaborata.