344

344 fiammiferi accatastati alla rinfusa


Esattamente 344. Sono 344 fiammiferi accatastati a caso.

Immaginiamo che per una strana mansione – non sono affatto rare – io debba accenderli tutti, uno dopo l’altro. Non sarebbe un lavoro terribile ma richiederebbe un certo tempo e un po’ di pazienza. Accendere un fiammifero è un attimo, accenderne 344 uno dietro l’altro è un’altra cosa.

Gli studenti del prossimo corso sono 344, appunto. 344 studenti casualmente accozzati, per indole, ideali, competenze, inclinazioni, ambizioni, lingua, origine. Un insegnante, seppur incaricato in una materiucola marginale, dovrebbe comunque cercare di accendere una fiammella in ciascun studente, per illuminare un pezzetto di mondo, pur limitato. E ci vuole sicuramente più tempo che ad accendere un fiammifero. Se poi il tempo è poco l’impresa si fa disperata.

Il tempo manca e per martedì la pietanza dovrebbe essere almeno commestibile, ma gli ingredienti son davvero pessimi.

8 pensieri riguardo “344”

  1. Io credo che la maggior parte del lavoro ora spetti a noi… Lei professore ci ha dato degli imput molto buoni. Se però non siamo in grado di darci una mano tra noi e di COOPERARE, l’imput rimane fermo e non dà risultati… Io spero vivamente che questa fiammella accesa in un primo fiammifero giri per tutti gli altri e si accresca, anche se “la vedo bigia”… Ma mai disperarsi e soprattutto mai arrendersi 🙂 Siamo agli inizi di questo corso, diverso tantissimo dagli altri… Vedremo se questa fiamma riuscirà ad accendersi in ognuno di noi!! E un’altra ottima cosa è l’avere sempre a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda il fuoco principale: il professore

  2. Soprattutto un insegnante qualunque avrebbe dato fuoco all’1% dei fiammiferi aspettando che tutti piano piano si fossero consumati.. Quest’unica lezione frontale ha lasciato il segno, non so se questo era proprio il suo scopo fatto sta che la sua incongruenza di linguaggio ci ha scosso e fatto sì che quella massa sconclusionata di 344 pezzetti di legno posizionati a caso formasse alcune file di fiammiferi facili da conbustionare anche in una sola mandata!! Certamente alla fine siamo interessati a poter aggiungere questi 3 crediti al nostro curriculum ma spero che con il suo aiuto e anche con l’aiuto di altri professori un giorno potremmo diventare bravi medici sì, ma soprattutto delle belle persone e magari un giorno cercare di ambire a quella “santità” citata dal professor Gulisano.
    Tutto questo per dire…non si scoraggi che l’è proprio un bravo professore ora sta a noi!!

  3. ” siamo qui per questo, per sbagliare e correggerci… non ci si deve mai sentire disarmati: la natura è immensa e complessa, ma non è impermeabile all’intelligenza; devi girarle intorno, pungere, sondare, cercare il varco o fartelo.” Primo Levi
    Buon lavoro Andreas.

  4. Tanti 344 studenti per un solo insegnante. Ma @ Andreas la cooperazione, la collaborazione, e la capacità che l’insegnante ha di trasmettere i messaggi usando il suo personale codice, sicuramente faranno non solo accendere una fiammella, ma potrebbero anche scatenare un incendio.
    I post che hai scambiato con la blogclasse erano indirizzati a pochi allievi, ma gli stessi potrebbero essere letti da moltissime persone, ed ad ognuna di esse sicuramente rimarebbe qualcosa, per esempio capirebbe un pò meglio il codice HTML, oppure cosè un cloud, altro ancora si domanderebbe ma perchè le lobby dei potenti si permettono di censurare alcuni siti, potrebbe provare a fare un video, o interrogarsi sul diritto d’autore, e tanto altro ancora.
    A tutti 344 rimarrà sicuramente moltissimo.
    Nel web ho trovato questa poesia che mi sembra calzi a pennello:

    Un bravo insegnante può cambiare il mondo.

    Un bravo insegnante comprende quando un
    Allievo si sta impegnando, anche se i risultati
    Lasciano a desiderare. E soprattutto fa capire di
    Aver notato questo impegno.

    Un bravo insegnante è felice quanto te,
    quando, alla fine, ce la fai.


    Un bravo insegnante sa che un elogio
    Può donare un raggio di sole
    Alle giornate più cupe.

    Un bravo insegnante riesce a leggere fra le
    Righe di un tema che non ha né capo né coda,
    e a intuire quello che cerchi di esprimere.
    Non lo riscrive. Gli dà solo una rapida “rimescolata” e tutto funziona alla perfezione.

    Un bravo insegnante fa in modo che tutti abbiano a turno gli incarichi più belli…
    E quelli meno belli.

  5. 😀
    la strana mansione è proprio quella che richiede il sistema, che s’è dimenticato della cooperazione, magari per ricordarsela al momento del lavoro …
    oh ma ci si prova …

  6. professore,
    i fiammiferi che lei deve accendere, con un po’ di pensiero laterale, possono essere accesi tutti con pochissima fatica…. Basta mettere vicino le teste e una volta acceso uno si accendono tutti a catena….
    magari riesce a fare così anche con gli studenti…..

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: