Leggendo l’anima del cervello, di Elkhonon Goldberg, UTET 2004, troviamo che i problemi si distinguono in quelli che richiedono di trovare una soluzione (VDM: Veridical Decision Making) e quelli che si risolvono in base a criteri soggettivi (ADM: Adaptive Decision Making). Con i primi si cerca la verità, con i secondi si soddisfa qualcosa che è in noi allorché ci troviamo in determinate condizioni. Se le condizioni cambiano potremmo anche decidere diversamente.
Ebbene, la scuola addestra primariamente gli studenti alla soluzione di problemi VDM. Nella vita si affrontano invece principalmente problemi ADM.
L’autore sostiene che, come gli studiosi di scienze neurocognitive hanno largamente ignorato lo studio dei processi decisionali ADM, anche gli educatori hanno ignorato questo tipo di processo e che tutto il sistema educativo del mondo occidentale è basato sul sistema decisionale (VDM) deterministico che ammette una sola soluzione. Invece le strategie decisionali adattative centrate sull’attore non vengono insegnate ma sono acquisite dagli individui in un processo di sperimentazione personale basato su tentativi ed errori .