Questo è un paese che sta perdendo contatto con quella parte di mondo sempre più ampia che, pur in mezzo a mille difficoltà, sta evolvendo rapidamente imparando a trarre vantaggio dal nuovo paradigma offerto dalla rete.
Un paradigma che mette al centro di ogni azione economica e di ogni atto conoscitivo la trasparenza. Ricordo in proposito i quattro principi della Wikinomia (Wikinomics, di Don Tapscott ed Anthony D. Williams che non sono comunisti bensì sono due esperti di economia e nuove tecnologie di fama internazionale) vale a dire della nuova economia emergente dalla rete:
- openness; apertura delle organizzazioni verso l’esterno, trasparenza
- peering; valorizzazione della collaborazione fra pari e non solo delle relazioni gerarchiche
- sharing; condivisione
- acting globally; azioni di portata globale, pensate sempre nella loro possibile valenza globale
Al governo abbiamo piazzato delle persone che, oltre a non possedere gli strumenti culturali e la visione adeguati per comprendere la natura dei grandi mutamenti che stanno travolgendo il mondo, sono anche accecati dalla necessità di perseguire interessi particolari.
Un’attività che svolgono applicando metodi ormai del tutto anacronistici che le ondate di rinnovamento globale spazzeranno come fuscelli. Per avere un’idea di quella che dovrebbe essere una visione consapevole del nostro momento storico conviene leggersi il saggio scritto da Geoff Mulgan, direttore dell’ufficio politico di Tony Blair.
Intanto il nostro paese rimane sempre più indietro.
Non è una critica alla destra. È una constatazione di inadeguatezza della cultura del nostro popolo. Una cultura che esprime modalità di governo che funzionano (apparentemente e provvisoriamente) con l’esercizio dell’imposizione è che al tempo stesso è incapace di dar corpo ad un pensiero dissidente che pur in germe esiste.
La libertà della Rete rischia di essere messa seriamente in pericolo in Italia dal disegno di Legge sulle Intercettazioni. Informazioni approfondite a riguardo si possono trovare per esempio nei blog dell’avv. Ernesto Belisario e dell’avv. Guido Scorza.
Se fossero solo quelli che “abbiamo piazzato” a non comprendere saremmo un passo avanti..
Lo sai sono un’amante delle regole, ma regole sane che servano come guida con come limite..soprattutto non debbono limitare la libertà individuale, ma tutelarla…e qui mi pare che la distanza sia oltre l’anno luce…e non mi ricordo neppure quanto è lungo!
Oggi ,al Tg3 delle 14:00 ho visto alcune immagini provenienti dall’Iran : immagini sgranate, acquisite in modo fortunoso con un cellulare e inviate fuori dai confini grazie alla Rete.
Grazie a questi strumenti , si è detto, riusciamo ad avere notizie che i media tradizionali non possono a far conoscere.
Le motivazioni che adduce il governo di Teheran per l’oscuramento di YouTube e di molti blog non mi sembrano tanto diverse da quelle che sento ultimamente a sostegno di questi interventi previsti dal “pacchetto sicurezza”.
In altri casi ho sentito accusare di diffondere un’immagine negativa del nostro Paese e addirittura di eversione , chi biasima comportamenti , che legittimamente reputa indegni di un paese civile.
Al diritto di libera espressione , corrisponde l’assunzione di responsabilità nei confronti delle proprie affermazioni. Punto. Non occorre altro. Credo che gli strumenti legislativi a disposizione siano più che sufficienti. Se si dimostra che viene commesso un reato , si interviene su chi l’ha commesso, non lo si “oscura” a scopo preventivo.
Ieri sentivo parlare di ronde. Oggi di censura.
MI sembra impossibile.
Questa sera il mio Paese mi sembra più vicino all’Asia che all’Europa.
non sono sicuro che le cose stiano così per quanto riguarda l’emendamento D’Alia:
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2009/06/03/girano-nella-rete-fantasmi-di-notizie/
.. mi è parso di capire che l’emendamento non sia passato, no?
tuttavia ciò non vuol dire che non dobbiamo più preoccuparci… al posto di D’alia ne hanno inventata un’altra non migliore:
http://punto-informatico.it/2641517/PI/Commenti/chiuso-rettifica.aspx
http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/informazione/il_bavaglio_colpisce_anche_la.php
http://www.beppegrillo.it/2009/06/la_rete_rettificata.html#comments
.
La situazione italiana ha del grottesco, soprattutto considerando quanti tra i miei amici – anche bravi ragazzi – parteggino per questo governo:
uno dei problemi è che “l’antiberlusconismo a tutti i costi e su tutte le cose” rende ridicola l’opposizione agli occhi di chi ha votato lega e PdL, e giustamente dato che anche gli antiberlusconisti non sono solitamente più coscienti dei berlusconisti.
il punto è che la gente (tutta) dovrebbe chiedersi se fra le tante accuse che questi “comunisti” rivolgono a questo governo – oltre a quelle fatte per moda, ci mancherebbe – non ve ne siano anche alcune vere.
vedi il caso mills, per dirne una fra tante.
bisognerebbe saper distinguere… è così che fanno le persone di destra che si tengono ben alla larga dal votare berlusconi e Co., perché anche se non sono di sinistra sanno riconoscere quando uno è interessato a fare solo i propri comodi e a esercitare il potere più che a fare il bene di tutto il popolo.
l’origine del problema è che la gente vota come se si trattasse di far vincere la propria squadra del cuore, e non vagliando con attenzione e sotto i vari punti di vista le idee del proprio partito e degli altri.
ribadisco: la politica si è perlopiù ridotta al rango di pubblicità o di tifo da stadio (con le dovute eccezioni: http://www.marcoboschini.it/ ):
“io tifo per il PdL, e tu?”
E’ chiaro che hanno paura…hanno capito che gran parte degli italiani si lascia “manipolare”…. (altrimenti come facevano ad essere dove sono) e quindi c’è bisogno di censura!!!!
E anche se la mia cultura è decisamente nella media,
questo “pacchetto sicurezza” mi offende, perchè oltre a minacciare la mia/nostra libertà, mi considera un “nonpensante” !!!!!!
pacchetto sicurezza….
sono quasi senza parole, me ne vengono poche in testa ma se le scrivessi chiuderebbero il tuo blog.
la censura su facebook è un fatto quotidiano ormai.
ammutolita e con le braccia abbandonate lungo i fianchi mi domando che cosa dovremmo fare.
E’ orrendo. Sono sensibilmente preoccupato. Mi sto adoperando ad informare il numero maggiore di persone possibile, attraverso twitter, facebook e, presto, il mio blog. Dinnanzi ad ogni evidente segnale di sudditanza della stampa mi sono sempre consolato pensando alla libertà offerta dalla rete. Ora vogliono toglierci anche quella. Ma sarà guerra. La libertà della rete non si tocca. Informiamo più persone possibile, perchè nessuno abbocchi alla menzogna: vorrebbero farci credere che questa legge tuteli la nostra sicurezza, ma in realtà è un mezzo per sottomettere al controllo della politica l’ultimo spazio libero presente in questo Paese.