Simone Aliprandi

Immagine di Simone AliprandiSi sa, nel nostro paese i giovani contano poco o nulla. Non è che non ci siano giovani capaci, semplicemente preferiamo i vecchi, meglio se birboni; per intendersi quelli che sanno come va il mondo e quindi ci si sanno muovere. Peccato che il mondo vada da tutte altre parti e molti giovani di valore se ne vanno.

Purtroppo nella nostra gerontocrazia si può fare poco, per il momento, ma quando capita l’occasione di dare una mano ad un giovane che malgrado tutto, circola ancora dalle nostre parti e riesce anche ad essere attivo e ad avere una visione che non sia ristretta ai nostri brevi orizzonti, ebbene diamogliela.

È l’occasione per farlo con Simone Aliprandi, che si presenta così nel suo sito:

Sono un avvocato dedito ad attività di consulenza, formazione e ricerca nell’ambito del diritto d’autore e più in generale del diritto dell’ICT.
Dal 2005 sono fondatore e responsabile del Progetto Copyleft-italia.it e collaboro con alcune cattedre universitarie. Nell’ambito dell’Informatica Giuridica e del Diritto dell’Informazione Partecipo costantemente a convegni ed eventi pubblici, e tengo conferenze divulgative sui temi a me cari.
Ho pubblicato alcuni libri, articoli e contenuti multimediali, rilasciando tutte le mie opere con licenze di tipo copyleft. In questo sito trovate tutte le informazioni relative alle mie attività e i collegamenti ai progetti da me seguiti.
Attualmente mi trovo a San Francisco per una internship presso Creative Commons, per un progetto relativo al database licensing.
Le questioni inerenti diritto d’autore e tecnologie sono fondamentali in relazione a ciò che dicevo a proposito del potere del codice e alla colonizzazione di internet. Gli scritti di Aliprandi sono ottimi per chiarirsi le idee.
Come fare a dare una mano a Aliprandi? Ci offre la possibilità lui stesso:

Per la mia tesi di dottorato sto conducendo una ricerca di carattere giuridico-sociologico sul tema “Il diritto d’autore nell’era digitale: comportamenti, percezione sociale e livello di consapevolezza”. Chiunque può parteciparvi (e quindi aiutarmi a raccogliere dati), rispondendo al questionario online.

Ebbene, rispondiamo al questionario, augurando a Simone Aliprandi di fare un buon lavoro.

P.S. Qualcuno potrebbe essere interessato anche alla richiesta di collaboratori per progetti in lingua inglese nell’ambito delle attività di Copyleft-Italia che Aliprandi ha messo nel suo blog.

2 pensieri riguardo “Simone Aliprandi”

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