Due nuovi insegnamenti: in questo semestre, dal 30 settembre, un laboratorio nel corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria e, nel semestre successivo, un altro laboratorio nel corso di laurea in Scienze dell’Educazione degli Adulti, della Formazione Continua e Scienze Pedagogiche.
Il prossimo laboratorio di tecnologie didattiche si pone due obiettivi principali: ottenere competenza sufficiente per proporre esperienze di coding nella scuola e approfondire le opportunità offerte da eTwinning. Secondariamente, verranno anche esaminate le possibilità offerte da vari tipi di hardware didattici a basso costo: Arduino, Raspberry, robot didattici e similari. Le attività di coding verranno effettuate con LibreLogo. Si può già accedere al manuale, anche questo in fieri.
Il laboratorio avrà luogo tutti i venerdì dalle 15 alle 19, a partire dal 30 settembre fino al 9 dicembre, escluso venerdì 14 dicembre. L’organizzazione precisa delle quattro ore di ciascun intervento non mi è ancora chiara, perché devo capire quanti saranno gli studenti, e anche come questi reagiranno alle varie proposte. In ogni caso, ho intenzione di videoregistrare tutti gli incontri in presenza e di renderli disponibili in rete appena possibile, soprattutto per aiutare gli studenti lavoratori o che hanno difficoltà ad essere presenti. Tutto quello che verrà detto e tutto quello che verrà proposto potrà essere studiato o sperimentato anche da casa. Chi ha bambini, potrà sperimentare con loro alcune delle attività che verranno proposte. I loro eventuali feedback potranno essere di grande valore.
Più precisamente: non voglio gente a scaldare sedie, ma studenti che studiano e che svolgono le attività per davvero. I mezzi tecnici per raggiungere le informazioni e per seguire saranno abbondanti. La presenza in classe deve servire a chi può ma soprattutto a chi vuole seguire realmente “dal vivo”, e a chi vuol interagire direttamente con il sottoscritto o con i compagni di corso. Vale a dire che in quelle ore non ci saranno solo le mie “lezioni” ma anche ampi spazi dedicati al confronto e alla discussione. Non ci saranno comunque differenze di trattamento fra coloro che potranno e vorranno essere presenti in classe e coloro che lavoreranno principalmente da casa.
Sono consapevole di “forzare il sistema” con questa posizione ma va bene così: fa parte della mia natura di sperimentatore. Ho bisogno di creare situazioni che mi rendano una grande quantità di informazioni. Non utilizzerò la didattica online per non essere presente in classe, infatti sarò presente per tutte le 36 ore previste, ma per migliorare consistentemente l’offerta didattica. Agli studenti chiedo di contribuire a questa impostazione sperimentale.
Diversamente dagli anni scorsi, quest’anno utilizzerò la piattaforma di e-learning di Ateneo, per ragioni contingenti – anche se io preferisco sempre gli ambienti aperti e “disordinati”. In ogni caso mi ingegnerò di mantenere la piattaforma quanto più aperta possibile e raggiungibile anche da questa mia “vecchia casa”.
Inizio subito offrendo il link Laboratorio di Tecnologie Didattiche nel sistema Moodle di Ateneo. Se non ho commesso errori dovrebbe aprirsi direttamente con un login automatico come ospite. Sto giusto inserendo i contenuti e strutturando l’insegnamento ma non ho motivi per non rendere da subito tutto trasparente.