Disporre soluzioni banali per problemi complessi. È così che si presenta oggi il problema dell’analfabetismo in un popolo. L’analfabetismo non significa saper leggere o scrivere simboli bensì carpire significato da essi.
Niente a che vedere con l’istruzione. Anzi, l’istruzione favorisce l’analfabetismo (del significato). Scuola e università vissute quasi unicamente con il paradigma della quantità producono persone (talvolta) molto istruite ma con scarsa autonomia di pensiero. La vera formazione è affidata alla palestra della vita.
È facile gestire il potere in un popolo analfabeta. I governi che si avvicendano in Italia ce lo dimostrano quotidianamente.
Il senato ha approvato il DDL sulla sicurezza. Soluzioni banali per problemi complessi. Il popolo (parte ma una parte abbastanza grande) plaude. Bene, vediamo se i principini che abbiamo cresciuto, cioè i nostri figli, andranno a fare il manovale a nero, a cogliere i pomodori a nero, a nettare le natiche dei propri nonni.
Poiché questi signori mostrano di corrrere, vediamo di rammentarci per tempo del “DDL intercettazioni”. Cito dal blog di Guido Scorza:
Il famigerato DDL intercettazioni con il suo carico di disposizioni “ammazza internet” che minacciano di “” la Rete è approdato all’esame del Senato e, tra il 13 ed il 14 luglio potrebbe diventare legge.
Ricordiamoci che siamo ancora in tempo per firmare contro la chiusura per rettifica:
per il mio commento andate sul mio blog e leggete i miei interventi…http://frangianco.blogspot.com
saluti
Io tremo invece. A me faceva già paura prima, ma adesso la follia ha preso talmente tanto campo che la mia paura si è trasformata in immobilità.
Mi rendo conto che un tempo ero più combattiva, adesso mi sembra che se ne sia andata anche la speranza… e quando ho raccontato ad una giovane amica che col nuovo disegno di legge per la sicurezza, lo stato sarebbe stato in grado di prendere il figlio appena partorito, alla donna extracomunitaria clandestina non in grado di produrre un permesso di soggiorno, e darlo in adozione, mi è stato detto che non poteva essere vero, che non poteva essere così… ecco a questo punto se n’è andata anche la mia voglia di dimostrare che la mia interlocutrice purtroppo si stava sbagliando.