
Claude ha scritto un bell’articolo sulle applicazioni del connettivismo, una recente teoria dell’apprendimento. Una teoria anche piuttosto controversa e che a me piace molto e alla quale innegabilmente mi ispiro per condurre questi corsi. L’articolo, intitolato Connective Learning: Challenges for Learners, Teachers, and Educational Institutionsè apparso su un blog dove scrivono accademici di tutto il mondo che si occupano di insegnamento e tecnologie. Claude ha fatto vari riferimenti a questa nostra esperienza.
Dov’è il valore? Il fatto di esporre il proprio lavoro a chi si occupa professionalmente proprio dello stesso argomento, in un consesso internazionale, può rivelarsi un formidabile banco di prova, che mai e poi mai avrei potuto immaginare di raggiungere altrimenti.
In realtà tutta questa esperienza di didattica e ricerca è frutto di paziente e lunga ricerca – coltivazione di connessioni – nel cyberspazio. Claude, Maria Grazia, Maria Serena, Davide, Cristina, sono persone che hanno tutte, nei loro rispettivi ambiti, competenze ed esperienze che travalicano abbondantemente le mie e che hanno arricchito e arricchiscono in modo sostanziale un’esperienza del genere. Sono tutte persone che ho conosciuto abitando il cyberspazio, e con ognuna di esse, in modi e misure diversi, ho sviluppato un dialogo costruttivo. Io da questa gente imparo tantissimo.
Anche le idee che alimentano i metodi che cerchiamo qui di applicare le ho apprese in corsi universitari online. Corsi ai quali ho partecipato negli ultimi anni come studente, leggendo, facendo assignment, seguendo conferenze online, scrivendo nel mio blog e dialogando con i blog di altri studenti, in tutto il mondo.
Lavoro nel cyberspazio dal 2007 e non ho mai imparato così tanto e prodotto così intensamente, in tutto il resto dei precedenti 25 anni di ricerca.
Grazie a te Matteo, in effetti è così che la vivo ed è così che mi diverte 🙂
Ammetto che una delle sorprese più inaspettate di questa esperienza, fatta abbastanza presto, diciamo dopo aver letto un paio di post di Andreas, è stata quella che mi ha fatto rendere conto che i post del prof non erano qualcosa che calava dall’alto ma un prodotto nato sul momento, sulla base dell’esperienza attuale e in forza di quel feedback ricevuti di volta in volta dagli interlocutori. Confesso che inizialmente pensavo che assistessi a dei post che di fatto erano la riproduzione di post già sfruttati in precedenza. E’ anche questa un’esperienza di una cosa viva; e credo che in nessuna aula universitaria potremmo assistere ad un’interazione così coinvolta come questa a cui stiamo partecipando: notare che quando lei interviene, prof, non ripete una nozione, come prevedibilmente avviene in aula durante una lezione frontale, ma esprime qualcosa che nasce sul momento benché arricchita da rimandi ad innumerevoli letture e commenti…ebbene, tutto questo è un’esperienza inaspettata. Grazie.
Qui si apprende e si muta.
Grazie Andreas
Seguo la blogclasse con amore e interesse, ed è per me fonte di continua ispirazione e arricchimento che mi ha aperto strade nuove e nel mio piccolo cerco di ritrasmettere il valore di coltivare le connessioni.
La quale blogoclasse entra nella mia lista “di persone ispiratrici” con la seguente motivazione:
per avermi fatto vorticosamente girare “il criceto nel cervello”, come lo chiamo io, negli ultimi tempi. Ne aveva bisogno, povero criceto pigro.
https://www.facebook.com/pages/la-blogoclasse-cyberspaziale/191471687564906?sk=info#!/pages/la-blogoclasse-cyberspaziale/191471687564906
Grazie per le gentili parole, Andreas, e soprattutto grazie per questo corso: gran parte del tempo vi “lurko” soltanto, non ho aggiornato il diario nel foglio di lavoro da settimane, ecc. Però appunto, la formula MOOC consente lo stesso di collaborare per imparare anche così, senza un impegno quotidiano regolare. E vi ho imparato tanto.