Sono ormai diversi anni che da queste parti usiamo il blog come uno strumento didattico ma l’idea di chiedere alle persone di fare un account, spesso l’ennesimo account, può creare qualche perplessità. Non vi è niente di male di per sé ma sempre più i servizi Web rappresentano un terreno di conquista – conquista di mercato, accaparramento di clienti, fidelizzazione dei medesimi ecc. Non tutti i servizi sono uguali da questo punto di vista, ve ne sono di più intrusivi e di più rispettosi ma sempre entità commerciali sono. Questo è un aspetto che contrasta un po’ con quell’idea di territorio libero che ci piacerebbe sostenere.
È anche in base a motivazioni del genere che è emersa l’idea di dotare l’ambiente informatico della IUL di un servizio di blogging. Il servizio è stato appena attivato, avrà bisogno di qualche rifinitura ma può già essere utilizzato. Non è pubblico in quanto riservato agli studenti, ai docenti e al personale IUL. Tuttavia i blog sono visibili dall’esterno e chiunque può contribuirvi con dei commenti, sempre che l’autore lo consenta. L’editor dei testi si confronta bene con quelli dei servizi più noti, dispone di un notevole set di opzioni e consente di editare il testo anche in HTML – una caratteristica che lo rende molto interessante per realizzare un piccolo laboratorio condiviso di HTML. I post e i commenti sono inoltre tracciabili mediante il meccanismo dei web feed. Insomma ha tutto quello che serve per un’esperienza didattica completa.
Qui interessa mettere in evidenza la decisione da parte di un’istituzione di formazione che mette a disposizione degli studenti un servizio Web che interagisce con l’esterno, uscendo dalla logica usuale delle piattaforme blindate. Pare un fatto positivo.
Ecco il primo post su http://www.iuline.it/ambiente/blog/iamarf/.
“L’editor dei testi si confronta bene con quelli dei servizi più noti, dispone di un notevole set di opzioni e consente di editare il testo anche in HTML – una caratteristica che lo rende molto interessante per realizzare un piccolo laboratorio condiviso di HTML.”
“Piccolo laboratorio condiviso”
“Idea di territorio libero che ci piacerebbe sostenere”
… a volte mi confondo sul reale significato delle cose.
Comunque … mi associo agli auguri ai bloggatori IUL
Martina
Mi trovo a condividere pienamente il parere di Claude circa l'”apertura” dimostrata dalla IUL al social content, in un’ottica di crescita nella “condivisione”.
“Apertura” e “condivisione”, ciò che viene enfatizzato dall’etica hacker 🙂
Complimenti alla IUL per questa apertura! Ma visto che scrivi nel tuo blog IUL: “Quindi chiunque utilizzi questo servizio è pregato di segnalare eventuali disfunzioni o idee per possibili miglioramenti”:
1. quanto a “Tuttavia i blog sono visibili dall’esterno e chiunque può contribuirvi con dei commenti, sempre che l’autore lo consenta. ” (grassetto mio), quando ho cliccato su Commenta sotto il tuo blog IUL, c’è stato un popup:
“La scrittura di commenti nel Blog della IUL è riservata agli studenti, docenti e tutor iscritti.
Tutti possono leggere i post.
Se sei iscritto, >> >> fai login nell’ambiente.”
2. Non ci sono link permanenti (permalink)? Persino negli RSS feed dei post e dei commenti, l’URL è sempre lo stesso, per il post e per ciascun commento: http://www.iuline.it/ambiente/blog/iamarf/ , quello del blog.
3. Quanto al tuo commento sul problema del sistema che ti slogga facendoti perdere quanto stavi scrivendo, mi pare che ci sia una variante della tua proposta 3, “se proprio deve sloggarti di straforo prima salva lo stato corrente del post o commento”.
Cioè su Amara, se il browser ti va in vacca e devi forzarne la chiusura – oppure se sbagli ed esci – senza salvare, sembra che hai perso tutto quanto hai scritto dall’ultima registrazione, però quando torni nell’interfaccia di lavoro con lo stesso browser, ti salta fuori un messaggio sul fatto che hai modifiche non salvate, chiedendoti se le vuoi ripristinare. Copio la spiegazione data da una tecnica di Amara, senza tradurla per evitare fraintendimenti:
“As you are working on your subtitles in the transcription or translation dialog, your work gets saved locally in the browser cache about every other minute. This is done to protect it from being loss in case your computer or browser crashes unexpectedly. So, if you close your browser without saving subtitles and then reopen it, you should see the version you were working on, again, and no more than a minute or two of your work will be lost. Sounds like a very useful feature, doesn’t it?”
Sarebbe molto complicato implementare la stessa cosa nei blog della IUL?
Comunque, auguri ai bloggatori IUL!
Claude
Rapidamente:
Grazie!
Grazie, Andreas. Re B., però: il problema è che quei permalink connettono tutti allo stesso URL http://www.iuline.it/ambiente/blog/iamarf/ : vedi http://loptis.wikispaces.com/Blog+IUL dove ho inserito i feed in due lettori.
Hai ragione. Infatti ho messo anche questa osservazione nella lista delle cose da sistemare. Dovrei vedere gli sviluppatori mercoledì. Vedremo le disponibilità…